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La dieta del papà per una gravidanza più sicura

Le donne se lo sentono ripetere da anni: l'acido folico è importantissimo per una gravidanza serena perché riduce il rischio di spina bifida e altri difetti del tubo neurale nel feto e in generale - lo suggeriscono gli studi più recenti - quello di esiti avversi, dall'aborto ai ritardi di crescita.

Quando la paura è ereditaria

Riuscite a immaginare di spaventarvi così tanto da trasmettere la paura ai vostri figli? Come spiega un nuovo studio su Nature Neuroscience può succedere, ed è un tratto che viene ereditato a tutti gli effetti.

Quando l’epigenetica rende i topi più attraenti

Parliamo di topi e madri di topi: i biologi della University of Utah hanno scoperto che quando una madre può competere attivamente con i propri simili per l’accoppiamento in un ambiente promiscuo, i figli che partorirà attrarranno molte più femmine. Che il fascino murino si possa trasmettere dai genitori alla prole? In un certo senso sì.
CRONACA

Modifiche epigenetiche, meno segreti

CRONACA - Sequenziare il Dna è diventata ormai quasi una routine, ma si può andare oltre come hanno fatto i ricercatori dell'Università di Cambridge in collaborazione con il Babraham Institute. Shankar Balasubramanian del Dipartimento di Chimica e Ricerca sul Cancro e Michael Booth, studente di PhD hanno messo a punto una nuova tecnica che permette di sequenziare due particolari modifiche - “epigenetiche”- che avvengono a livello del Dna nei mammiferi. Queste modifiche regolano l'espressione dei geni, accendendoli e spegnendoli in modo da portare al differenziamento e allo sviluppo delle varie cellule, in diversi tessuti e organi, a partire da un medesimo genoma. L'epigenetica è una parte della genetica che studia le modifiche (fenotipiche) a livello di DNA, come l'aggiunta di gruppi chimici sulle basi azotate, che non intaccano la sequenza del genoma e sono necessarie per regolare l'espressione dei geni, determinando quali esprimere e quali no in ciascuna cellula. Il risultato è visibile a livello cellulare ed è ciò che permette la differenziazione tra tipi cellulari appartenenti a diversi tessuti e organi.

Prendete gli occhiali e preparatevi al genoma in 3D

CRONACA - Non è una novità assoluta e già da tempo si parla di mappe tridimensionali del genoma, ma finalmente oggi un gruppo di ricercatori francesi è riuscito ad ottenere una mappa tridimensionale del genoma della Drosophila con una risoluzione mai raggiunta fino ad ora. Dopo la notizia del genoma a 1000 dollari, la ricerca apparsa sulle pagine di Cell mette in luce un aspetto del funzionamento del DNA: la sua organizzazione spaziale dentro il nucleo della cellula. L'espressione genica infatti è il risultato non solo della sequenza nucleotidica ma anche dell'organizzazione spaziale che il DNA ha nel nucleo e di come i cromosomi permettono di avvicinare (e far interagire) pezzetti del genoma che si trovano lontani.

L’elisir di lunga vita

CRONACA - Il piccolo C.elegans è di nuovo sotto ai riflettori, questa volta per un nuovo studio sulla longevità. Grazie al vermiciattolo per la prima volta è stato possibile vedere che la longevità si trasmette ai discendenti anche secondo meccanismi non genetici.

Si fa presto a dire clone

NOTIZIE - Pioppi con lo stesso DNA reagiscono diversamente alle stesse variabili ambientali, e maggiore è il tempo per cui due rami "clone" sono stati separati e sono cresciuti in luoghi diversi, maggiore è questa differenza di comportamento. Anche nell'essere umano gemelli con un identico corredo genetico possono reagire fisiologicamente in maniera diversa a certi stessi stimoli ambientali, per esempio possono mostrare probabilità diverse di sviluppare certe malattie. Lo stesso accadrebbe anche nel mondo vegetale.

Cancro al seno: diagnosticarlo con l’epigenetica

SALUTE - Usando metodi dell'epigenetica, ricercatori belgi sono riusciti a identificare vari sottotipi di tumori al seno, trovando così nuovi possibili metodi per rilevare e curare la malattia. Il termine epigenetica può spaventare, ma il concetto è in realtà molto semplice: Kathleen T. Ruddy, nel suo blog sul cancro al seno, lo spiega con un'analogia culinaria. Diamo a cento persone cento copie di un medesimo libro di cucina, e diciamo loro di cucinare un piatto. Alla fine, supponiamo di trovare che ottanta di questi cento aspiranti cuochi abbiano cucinato dolci, e gli altri venti piatti salati. Passiamo ora ai geni. Questi, continua Ruddy, funzionano come le parole di una ricetta: vengono letti e usati per preparare, invece di piatti, proteine, che vengono poi aggregate per generare i tessuti. Ora, ogni cellula cancerogena del seno contiene un suo ricettario di geni, con cui crea le proteine del cancro al seno. Invece di preparare una cassata o uno strudel, le cellule cancerogene creano recettori di estrogeni, o di progesterone, eccetera. Quando vengono letti i geni, come in una ricetta, si dice che sono espressi. Cosa determina quali ricette sono eseguite? cioè, quali geni sono espressi nelle cellule cancerogene del seno?
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