CRONACA - Un trucchetto matematico che i delfini usano per pescare potrebbe affinare le tecniche di rilevamento sonar in acque basse, per esempio quelle che servono per rilevare le mine.
I delfini usano "racchiudere" i banchi di pesce che cacciano in un muro di bolle per intrappolarli, ma questo metodo potrebbe ridurre la prestazione del sistema sonar che questi animali usano per individuare oggetti (e altri pesci) nell'acqua. Infatti le bolle nell'acqua riflettono il segnale sonar meglio dei pesciolini che i deflini vorebbero mangiarsi.
Perché usare le bolle allora, si sono chiesti gli scienziati? Timothy Leighton e colleghi dell'Univesità di Southampton pensano che i delfini usino un "trucco" basato sulla matematica. I ricercatori hanno generato dei "click" simili a quelli usati dal sonar del delfino dentro una vasca in cui una sfera di metallo (che simulava un pesce) era nascosta da una nuvola di bolle
COSTUME E SOCIETÀ - Negli ultimi sessant'anni il Dilemma del prigioniero - la scelta tra collaborare e fare defezione - è stato analizzato dai teorici dei giochi in ogni versione possibile e in contesti che vanno dall'economia all'evoluzione delle specie. Su PNAS, un imprenditore e un fisico teorico identificano a sorpresa mosse reiterate che nessuno aveva ancora formalizzato.
LA VOCE DEL MASTER - In genere è la matematica che aiuta a risolvere questioni in altri ambiti, stavolta è il contrario. Un gruppo di ricercatori in nanotecnologia dell’Università del Michigan e dell’Università del Connecticut ha introdotto una variante di un antico e famoso problema di matematica e hanno trovato anche una soluzione riportata nella rivista Physical Review Letters.
La questione potrebbe essere posta in questo modo. Immaginiamo di voler coprire una finestra con un certo numero di dischi di diverso raggio, sovrapponendoli in modo da non far passare più luce. Qual è il modo migliore? O più in generale, qual è il modo migliore per riempire una zona delimitata con un numero N di cerchi di varia dimensione (o sfere in 3D)? Questo è il nuovo problema di ottimizzazione presentato dagli studiosi, che diversamente dal tradizionale problema di imballaggio permette che i dischi si sovrappongano. Inoltre si differenzia anche da un altro problema simile, quello di copertura, perché i dischi non possono uscire dai confini della figura
L PARCO DELLE BUFALE - A febbraio alcuni matematici lanciavano un boicottaggio dell'editore Elsevier, contrario alle normative per la pubblicazione in open access di articoli di ricerca, sei o dodici mesi dopo l'uscita su riviste. L'editore ha fatto marcia indietro, ma è tuttora restio a rimborsare l'acquisto dei suoi prodotti difettosi.
Nel gennaio 2010, su Computers & Mathematics with Applications usciva"A computer application in mathematics", una paginetta in fondo alla quale M. Sivasubramanian e S. Kalimuthu (email presso budweiser com) scrivevano
CULTURA - Arrivo un po' tardi, ma l'ho visto solo ora. Anche nella comuità scientifica si fanno gli scherzi d'aprile. Quest'anno su arXiv, il sito dove matematici e fisici postano i loro articoli di ricerca prima che vengano pubblicati sulle riviste a revisione paritaria, il primo aprile è stato pubblicato questo paper dal titolo "God as Topological Invariants" (Le divinità come invarianti topologiche).
ecco la traduzione dell'abstract:
Mostriamo qui come il numero di divinità in un universo debba essere uguale alle caratteristiche Euleriane delle sue copie sottostanti (Ndd: fisici, matematici, controllate la mia traduzione? È un po' tecnica qui). Incorporando l'argomentazione cosmologica della creazione, il risultato getta un ponte tra la teologia e la fisica e rende l'ateismo una tesi testabile. Le implicazioni teologiche sono profonde dato che il teorema offre nuovi suggerimenti sulla struttura topologica del paradiso e dell'inferno. Le osservazioni astronomiche recenti non possono falsificare il teismo, ma i dati sono leggermente in favore dell'ateismo