Il sistema nervoso degli animali serve ad acquisire e memorizzare informazioni per poterle poi utilizzare all'occorrenza. Oggi, grazie alla scoperta del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale dell'Università degli Studi di Firenze, sappiamo che anche le piante imparano e memorizzano ciò che hanno imparato. E che la mimosa pudica, con la quale sono stati condotti gli esperimenti, ha una memoria discretamente lunga.
Mi sono più volte chiesta, quando spontaneamente un ricordo lontanissimo sbucava nella mia memoria, a quale età risalisse. In mancanza di particolari di riferimento, un evento, un personaggio, un vestito o la testimonianza di qualche mnemone parente non sono mai riuscita a datare con esattezza le memorie apparentemente più sfocate e antiche.
“Non mi ricordo perché sono troppo stressato”: potrebbe essere la nuova scusa preferita dagli studenti, ed è ora scientificamente provata. Una nuova ricerca condotta sulla , la comune lumaca di stagno, ha infatti rivelato che alti livelli di stress possono bloccare i meccanismi della memoria, impedendo di ricordare ciò che si ha imparato. Nel caso si verifichino molti eventi stressanti in concomitanza, inoltre, diventa molto più difficile o addirittura impossibile anche assimilare conoscenze nuove.
Come comportarsi quando il proprio albero di fiducia è ormai spoglio di ogni frutto, e non sappiamo dove trovarne altri? Come ha spiegato il team di Karline Janmaat sulla rivista Animal Behavior, non è un problema degli scimpanzé.
Quali canzoni ascoltiamo più volentieri o ricordiamo meglio? Qualsiasi sia l'età, la risposta è sempre la stessa: la musica che ricordiamo meglio e con piacere è quella della nostra giovinezza.
Forse non avranno la memoria centenaria degli elefanti, ma anche i tursiopi (Tursiops truncatus) dimostrano di possedere straordinarie capacità nel rielaborare ricordi a lungo termine, anch'esse paragonabili a quelle umane.