LA VOCE DEL MASTER - Anche i magnetar, nel loro piccolo rallentano. Grazie al telescopio Swift della NASA, un gruppo di astrofisici dell’Università di Mc Gill, in Canada ha scoperto che la velocità con cui ruotano i magnetar - particolari tipi di stelle – può subire talvolta delle diminuzioni improvvise, un comportamento assolutamente non previsto dal modello fisico comunemente accettato.
Quando una stella di grande massa finisce la sua vita, avviene un’esplosione, detta supernova, che rilascia un residuo compatto, chiamato stella di neutroni, il cui nome deriva dal fatto che contiene 20 volte più neutroni che protoni, e che ha la sua caratteristica di ruotare molto rapidamente. Un magnetar (magnetic star) è appunto un tipo particolare di stella di neutroni che possiede un enorme campo magnetico, milioni di miliardi di volte quello terrestre, e che genera delle intense ed abbondanti emissioni di raggi X e raggi gamma.
Il magnetar analizzato nello studio, pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista Nature, è in particolare 1E 2259+586, situato circa 10.000 anni luce di distanza dalla Terra, nella costellazione di Cassiopea
NOTIZIE - Il diamante più grande si trova nella costellazione del serpente, nel cuore del pianeta in orbita attorno alla pulsar PSR J1719-1438. Più grande di quanto possiate immaginare, se incastonato in un anello di fidanzamento non passerebbe senz'altro inosservato, ma certamente difficile da recuperare a 4000 anni luce dalla Terra.
Per scoprirla sono stati utilizzati tre radiotelescopi collocati in diversi continenti: il Parkes in Australia, il Lovell in Inghilterra e il radiotelescopio Keck alle Hawaii.
Il nuovisismo network di radiotelescopi LOFAR (e i radiotelescopi di Lowell ed Effelsberg) campionano gli impulsi radio delle pulsar in diverse "ottave"
Sotto gli impulsi radio e gamma, la stella emette anche una radiazione gamma diffusa molto estesa prodotta dall’interazione del vento di particelle della pulsar che interagisce con il mezzo interstellare circostante.