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Pulsar come sorgenti di raggi gamma ad altissime energie

I raggi gamma sono la forma più energetica della radiazione elettromagnetica. Nell’Universo ci sono eventi spettacolari e violenti in grado...

Investito da un lampo gamma

CRONACA - “Quando una stella muore, l’universo se ne accorgerà” recita il testo dell’ultimo singolo di Giorgia. E questa volta i segni di un’esplosione stellare sono stati rivelati dai telescopi in orbita e da quelli a terra per oltre sei mesi. Prima, lo scorso 27 aprile, è arrivato un luminoso e potente lampo di raggi gamma (detto GRB, Gamma Ray Burst) di qualche centinaio di secondi, seguito poi da una coda di raggi X durata molte settimane.
LA VOCE DEL MASTER

Rallentamenti imprevisti nell’Universo

LA VOCE DEL MASTER - Anche i magnetar, nel loro piccolo rallentano. Grazie al telescopio Swift della NASA, un gruppo di astrofisici dell’Università di Mc Gill, in Canada ha scoperto che la velocità con cui ruotano i magnetar - particolari tipi di stelle – può subire talvolta delle diminuzioni improvvise, un comportamento assolutamente non previsto dal modello fisico comunemente accettato. Quando una stella di grande massa finisce la sua vita, avviene un’esplosione, detta supernova, che rilascia un residuo compatto, chiamato stella di neutroni, il cui nome deriva dal fatto che contiene 20 volte più neutroni che protoni, e che ha la sua caratteristica di ruotare molto rapidamente. Un magnetar (magnetic star) è appunto un tipo particolare di stella di neutroni che possiede un enorme campo magnetico, milioni di miliardi di volte quello terrestre, e che genera delle intense ed abbondanti emissioni di raggi X e raggi gamma. Il magnetar analizzato nello studio, pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista Nature, è in particolare 1E 2259+586, situato circa 10.000 anni luce di distanza dalla Terra, nella costellazione di Cassiopea

Il tessuto dello spazio, come minuscoli granelli di sabbia

FUTURO - La teoria della relatività generale di Einstein descrive le proprietà della gravità e assume che lo spazio sia un tessuto liscio e continuo. D'altra parte, la teoria quantistica, che con la relatività generale non sembra andare molto d'accordo, suggerisce che lo spazio dovrebbe essere granulare a scale molto piccole, come la sabbia di una spiaggia. Una dei problemi principali della fisica contemporanea è conciliare questi due aspetti in un'unica teoria della gravità quantistica. Ora, Integral ha stabilito nuovi e più precisi limiti alle dimensioni di questi 'grani' quantistici dello spazio, mostrando che essi sono molto più piccoli di quanto alcune teorie della gravità quantistica suggerirebbero. Lo studio che ha permesso di arrivare a queste conclusioni, effettuato da Philippe Laurent e colleghi del Commissariat à l'énergie atomique di Saclay, non lontano da Parigi, è stato pubblicato sull'ultimo numero di Physical Review D.

Novità dal centro della Galassia

NOTIZIE - Due enormi globuli sono stati scoperti intorno al nucleo della nostra Galassia dall’osservatorio spaziale Fermi in orbita intorno alla Terra. Potrebbero essere i residui di un’esplosione di un grande buco nero.

Cosa nasconde la pulsar Vela

Sotto gli impulsi radio e gamma, la stella emette anche una radiazione gamma diffusa molto estesa prodotta dall’interazione del vento di particelle della pulsar che interagisce con il mezzo interstellare circostante.