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“Dormi?” “No, sto pulendo il cervello”

Una buona nottata di riposo potrebbe schiarirvi le idee: letteralmente. Un team di ricercatori guidato da Maiken Nedergaard ha mostrato per la prima volta che lo spazio tra le cellule del cervello aumenta durante il sonno, permettendoci di liberarci dalle tossine accumulate durante le ore di veglia. I risultati, pubblicati sulla rivista Science, suggeriscono un ruolo tutto nuovo del sonno nella nostra salute.

Sonni inquieti? Colpa della luna

CRONACA - "Stanotte ho dormito male". "Sarà stata la luna piena". Una risposta che a prima vista farebbe sorridere è sul punto di acquisire canoni di scientificità. A dare man forte alle alle molte persone che lamentano di dormire male in periodi di luna piena, arriva oggi un rapporto pubblicato su Current Biology, che offre delle prove scientifiche che gli esseri umani, nonostante i comfort del mondo civilizzato, rispondono ancora ai ritmi geofisici della luna, guidati da un ‘orologio circalunare’: un orologio simile a quello circadiano, che permette all’organismo di sincronizzarsi con il ciclo naturale giorno-notte

Sull’importanza del dormir bene

Chi dorme poco non piglia pesci. Da oggi il detto suona così. E per continuare l’ormai lunghissima saga de “La nostra vita malsana” aggiungiamo un capitolo relativo al sonno: la luce artificiale, di cui facciamo abbondante abuso serale, influisce negativamente sui nostri ritmi circadiani più di qualsiasi sostanza.

OggiScienza TV – In somnis veritas

OGGISCIENZA TV - Da sempre l'esistenza di un mondo parallelo, quello del sogno, esercita un fascino misterioso sugli uomini. Il fatto che durante il sonno si possano compiere azioni del tutto analoghe a quelle della veglia, che l'universo personale venga elegantemente sublimato in simboli e che anche l'impossibile diventi realizzabile, sono alcuni degli elementi che fanno dell'esperienza onirica un magnetico enigma. Ma qul'è il senso biologico di questa eccezionale esperienza mentale, che funzione hanno i sogni, e quali sono le dinamiche che regolano la loro strutturazione? Nonostante le teorie finora proposte siano molte, e in differenti discipline, i sogni rimangono un'intrigante rompicapo anche per la scienza.

Il valium naturale degli ipersonni

SALUTE - Una sostanza che funziona in maniera molto simile al Valium potrebbe essere alla base del disturbo contrario all'insonnia, che colpisce quele persone a cui 10 ore di sonno non bastano, per i quali caffè a altri stimolanti son solo acqua freca. L'ipersonnia è diversa dalla narcolessia, caratterizzata da improvvisi attacchi di sonno. Gli ipersonni tendono ad essere sonnolenti tutto il giorno e questa malattia colpisce spesso persone giovani fra i 20 e i 30 anni. David Rye, neurologo dell'Università Emory di Atlanta, sospettava che nella malattia sia ipmlicato un neurostrasmettitore chiamato GABA (i recettori per il GABA sono il target di farmaci come il valium). Il ricercatore ha prelevato del liquido cerebrospibnale dai pazienti
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