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Nuove prove sulla formazione del sistema solare

NOTIZIE - Nel numero di Science di questa settimana sono pubblicati due articoli che riportano i risultati delle prime misure dell'ossigeno e dell'azoto del Sole, dimostrando che l'abbondanza delle diverse specie isotopiche è diversa da quella presente sulla Terra. La missione Genesis della NASA, iniziata nel 2001, aveva proprio lo scopo di osservare il vento solare, intrappolare le particelle e riportarle sulla Terra. Per più di 2 anni ha raccolto gli atomi del vento solare (le particelle cariche espulse dall'atmosfera del Sole), posizionandosi al punto di Lagrange L1 a circa 1,5 milioni di km dalla Terra per evitare le complicazioni dell'atmosfera terrestre e del campo magnetico, che avrebbero potuto ostacolare le misure. L'equilibrio delle forze gravitazionali in corrispondenza del punto di Lagrange ha permesso inoltre al veicolo di mantenere un rapporto fisso con la Terra e il Sole con un consumo minimo di carburante.

Kepler, lo spazzino spaziale

NOTIZIE - "Hai portato fuori la spazzatura?" "uh, quasi dimenticavo. Sgancio subito subito l'astronave" Sì, perché se sei su una stazione orbitante (per la precisione la ISS, la Stazione Sapziale Internazionale, l'unica che orbita intorno al nostro pianeta osptitando degli esseri umani) come fai a elminare la spazzatura? Dopo che hai riciclato il riciclabile, recuperato il recuperabile, non ti resta che prendere un'astronave vuota e lanciarla verso Terra, facendo in modo che si bruci per bene. Lunedì verso le nostre cinque meno dieci del pomeriggio dalla ISS è stato sganciato il veicolo automatico di trasporto Johannes Kepler (ATV) dopo che era stato riempito di tutto ciò che sulla stazione non serviva più: vestiti sporchi, contenitori di cibo, equipagiamento guasto (e persino dei contenitori di urina processata da sistema di ricliclo dell'acqua).

Darwin digitale

NOTIZIE - Sono stati pubblicati e resi disponibili a tutti gli interessati più di 300 libri della biblioteca originale di Charles Darwin con le annotazioni personali dello scienziato. Una finestra su uno scorcio di storia della scienza e su uno dei suoi principali protagonisti.

Il pericolo che viene dalla lavastoviglie

NOTIZIE - A metterci in guardia è una ricerca in fase di pubblicazione su Fungal Biology, la rivista della British Mycological Society. Nutrienti derivati dai residui di cibo, l'ambiente umido e caldo creano un habitat ideale per due tipi di funghi, che si possono trovare anche in altri elettrodomestici da cucina come lavatrici e macchine da caffè. I ricercatori hanno riscontrato che il 62% dei campioni prelevati dalla gomma sulle porte delle lavastoviglie conteneva i funghi Exophiala dermatitidis e E. phaeomuriformis, entrambi conosciuti per essere potenzialmente pericolosi per la salute umana. Se pensiamo ad ambienti estremi ci vengono in mente gli abissi oceanici o le regioni aride, dove pochi organismi sopravvivono, e invece è proprio nelle nostre case accoglienti che l'evoluzione ha selezionato funghi estremamente resistenti, estremofili domestici che si sono adattati ad una nicchia ambientale non così ospitale. Alte temperature che oscillano tra i 60 e gli 80°C, un ambiente alcalino, l'uso di detergenti e sali nelle lavastoviglie creano un ambiente in cui questi organismi riescono a sopravvivere e a proliferare.

Novità da Ötzi

NOTIZIE - Le analisi sulla mummia dell'uomo di Similaun si moltilìplicano e ricorstruiscono nel dettaglio le sue ultime ore di vita, le abitudini e l'aspetto fisico (e molto sta ancora per essere svelato). L'altro ieri a San Diego in California si è tenuto il settimo Congreeso Mondiale sulle Mummie e naturalmente Ötzi l'ha fatta da padrone. Per chi già non lo sapesse (ma potete leggere degli approfondimenti qui, qui e qui) Ötzi è la mummia di un uomo vissuto circa 5200 anni fa, ritrovata nelle alpi nei pressi di Bolzano nel 1991 (conservata al Mueso Archeologico dell'Alto Adige). Studiatissima, in tutti questi anni ha fornito importanti indicazioni sulla vita degli uomini nel neolitico. Oggi con le moderne tecniche di imaging e di analisi genetica sta rivelando dettagli sempre più sofisticati. Già si sapeva che Ötzi è morto poco dopo aver consumato il suo ultimo pasto (assassinato con una freccia alle spalle) ma ora la scena si delinea con una precisione mai raggiunta in precedenza. Dopo aver riesaminato una TAC eseguita sulla mummia, il microbiolo Frank Maixner, dell'Istituo per le Mummie e l'Iceman di Bolzano, e colleghi hanno individuato per la prima volta lo stomaco di Ötzi, che era finora sfuggito, in quanto l'oragano si era spostato in una posizione diversa da quella normale. Una volta trovato lo stomaco è stato facile prelevare dei campioni del suo contentuo e analizzarli (era infatti pieno...). A queanto pare, l'ultimo pranzo di Otzi è stata carne di stambecco, un animale tipico nella zona alpina, anche all'epoca del nostro Iceman.

Vaccini per il cancro: prove in corso

Il nuovo approccio terapeutico proposto nell'ultimo numero della rivista Nature Medicine sfrutta il sistema immunitario del paziente per eliminare le cellule tumorali, senza ricorrere alla chemioterapia e alla radioterapia. Una lotta senza effetti collaterali, che se effettivamente arrivasse in clinica potrebbe rivoluzionare la terapia oncologica. Istruire il nostro sistema immunitario ad aggredire le cellule tumorali non è certo un gioco da ragazzi. Prima di tutto è necessario conoscere quello che si chiama antigene che ci permetta di distinguere le cellule tumorali da quelle sane, come una bandierina issata sulla membrana cellulare... verde è buono, rosso è cattivo. La storia però non è così semplice. Gli epitopi sono tanti e nel corso della sua evoluzione, il tumore evolve e si modifica e quindi quella che oggi può essere una buona strategia, domani potrebbe non esserlo più. È una lotta ad armi impari, ma Alan Melcher e Richard Vile sembrano oggi aver ottenuto risultati più che incoraggianti nell'immunoterapia contro il tumore.

Memoria aumentata con una protesi “cognitiva”

NOTIZIE - Si tratta del primo passo rudimentale, ma solo a immaginare gli sviluppi futuri c'è da farsi girare la testa. È noto che negli ultimi anni sono stati fatti enormi progressi scientifici e tecnologici nel campo delle protesi motorie: braccia, gambe, piedi artificiali, computer e vari altri dispositivi oggi possono essere controllati anche dalle persone colpite da tetraplegie solo con la forza del pensiero (attraverso elettrodi appoggiati sulla superficie dello scalpo). Poco però fino ad oggi si è fatto al di fuori del campo motorio e più precisamente in quello delle protesi che posso aumentare o rimpiazzare in caso di deficit le funzioni cognitive. Uno studio pioniere in questo campo è quello pubblicato la scorsa settimana sul Journal of Neural Engineering, firmato da Thoedore Berger, dell'Università della Southern California, e colleghi. Gli scienziati hanno creato un vero (seppur rudimentale) chip di memoria da impiantare nell'ipoccamopo di un roditore

Il ritorno dell’orice d’Arabia

NOTIZIE - Dopo il rischio di estinzione negli anni settanta, questi magnifici animali sono stati salvati da un programma di tutela. Oggi sono più di 1000 gli orici che abitano i deserti d’Arabia.

Hubble fotografa Centauri A

NOTIZIA - Hubble ci ha inviato dettagli mai visti della parte polverosa della galassia Centaurus A, conosciuta anche come NGC 5128, nota per le sue linee di materiale scuro. Le osservazioni sono state possibili grazie al suo strumento più avanzato, la Wide Field Camera 3, che permette di acquisire e combinare immagini a diverse lunghezze d'onda. Oltre alle caratteristiche dello spettro visibile, questa immagine composita mostra la luce ultravioletta proveniente dalla stelle giovani e la luce nel vicino infrarosso che permette di osservare i dettagli solitamente oscurati dalla polvere. L'immagine, catturata nel luglio 2010, ma resa pubblica dalla NASA solo oggi, rivela il bagliore degli ammassi di stelle giovani (blue star clusters) e lascia intravedere le regioni mai viste prima

Il peso della nicotina

NOTIZIE - Il fumo provoca la morte del 50% dei fumatori, lentamente, dopo anni di consumo e accumulo di danni all'organismo, provocando l'insorgenza di tumori, malattie croniche e cardiovascolari. Ma mediamente, i fumatori sono più magri dei non fumatori. Una nuova ricerca presentata sulle pagine di Science, rivela come la nicotina, il principio attivo delle sigarette, agisce sul cervello riducendo l'appetito. La scoperta mette in evidenza un bersaglio molecolare per lo sviluppo di nuovi farmaci per aiutare a smettere di fumare e per favorire la perdita di peso.
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