Gran parte delle discipline scientifiche viene chiamata in causa nella data science: matematica, statistica e calcolo delle probabilità, ricerca operativa,...
Riducono le emissioni di CO2 gli spostamenti in bici, e gli elettrodomestici a basso consumo. Riduce le emissioni di CO2 selezionare le vacche ad hoc e abbassare il termostato di casa, riducendo l’impatto ambientale delle nostre abitazioni.
CRONACA - Non siamo un popolo di internauti. Un italiano su tre dichiara di non essersi mai collegato alla rete nell'ultimo anno. Peggio di noi, per quanto riguarda il non utilizzo di Internet, ci sono solo la Romania (58%), la Bulgaria (54%) e la Grecia (56%). A dirlo è l'ultima ricerca dell'Eurostat sull'uso delle rete nell'Unione Europea.
CULTURA - Rivoluzionare il sistema educativo nel mondo. Con una modesta ambizione sono stati lanciati questo autunno i primi corsi gratuiti di edX, l’organizzazione fondata dalla Harvard University e dal Massachusetts Institute of Technology con lo scopo di sviluppare un sistema di insegnamento online di tipo interattivo.
Forse qualcuno ricorda gli improbabili corsi di matematica trasmessi anni fa a tarda notte su qualche canale televisivo italiano. Con un vecchio professore alla lavagna che non brillava certo per vitalità e un auditel prossimo allo zero. Ecco, niente di tutto questo.
Il progetto pilota di edX, chiamato MITx e testato la scorsa primavera, ha raccolto le iscrizioni di 155.000 studenti distribuiti in 160 paesi. Anche se il numero di studenti effettivamente arrivati a sostenere l’esame finale è sceso a 7.200, Anant Agarwal, presidente dell’organizzazione e docente del primo corso offerto, ha calcolato che ci sarebbero voluti 40 anni di insegnamento tradizionale per raggiungere la stessa cifra
POLITICA - Si lo sappiamo questo è un giornale di scienza, e c'è chi si lamenta che ogni tanto ci occupiamo di cose che travalicano la pure divulgazione scientifica. Ci tengo a far notare che OggiScienza è un giornale che dalla sua nascita ha subito mostrato una forte vocazione per quanto riguarda i temi che si trovano all'intersezione di "Scienza&Società", vocazione di cui siamo pienamente coscienti e speriamo che anche i nostri lettori lo abbiano ben chiaro (inosmma se cercate divulgazione "pura" questo non è il posto giusto). Detto questo segnalo con un certo sconcerto la chiusura di uno dei siti al quale attingiamo di più quando si tratta di offrire approfondimenti scientifici ai nostri articoli (i link a questo servizio dalle nostre pagine sono innumerevoli): Wikipedia. Per la precisione Wikipedia.it, e cioè la versione italiana. se andate oggi sulla home italiana del nota enciclopedia partecipativa troverete un annuncio che in soldoni avverte che per ora i contenuti del servizio sono solo nascosti per una sorta di sciopero, ma che potrebbe darsi che presto vengano cancellati davvero. Il motivo, spiegano ancora i responsabili di Wikipedia.it, è che "purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni".
Quello che preoccupa Wikipedia (e non solo) è soprattutto "l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine". La lesività dei contenuti però sarà valutata unicamente dal soggetto che chiede la rettifica, senza l'intervento di un giudice terzo, scrivono ancora.
NOTIZIE - "Eyes on the Solar System" è la nuova piattaforma web intarattiva lanciata dalla NASA che offre una spettacolare visione del sistema solare dal punto di vista degli satelliti NASA sparsi qui e lì in orbita intorno al Sole. Il nuovo strumento (anche 3D, bastano un paio di occhialetti con le lenti colorate) è l'unico a usare i dati reali e continuamente aggiornati delle missioni NASA, e oltre a dare la visione corrente del Sistema Solare dal satellite, riesce anche a viggiare indietro nel tempoi ricostruendo i passaggi precedenti della missione
“Se la conoscenza deve essere aperta a tutti, perché mai limitarne l’accesso?”. Ecco, questo è il fulcro del dibattito di questi giorni riguardante i provvedimenti dell'AgCom, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni nei confronti del World Wide Web, ciò che state usando in questo momento.