archive2011

Durban, l’anti-Kyoto?

CRONACA - Molti sapranno che il 2012 (il 31 dicembre per la precisione) segna una data chiave per il protocollo di Kyoto e cioè la fine del primo periodo d'impegno, entro il quale nazioni (e aziende) dovranno (dovrebbero?) aver raggiunto il loro goal di riduzione delle emissioni di gas serra, entro i limiti stabiliti in vari trattati e negoziazioni. Quella che dovrebbe rappresentare una data "felice" nel senso "abbiamo soddisfatto i nostri impegni, ora continuamo con nuovi obiettivi", potrebbe diventare invece una data infelice, e cioè la morte del protocollo di Kyoto

Cambiamenti climatici, agire subito

AMBIENTE - Agire subito. È questo l’appello lanciato dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) in vista della conferenza sul clima, che è tuttora in corso a Durban. Le emissioni globali di gas serra sono destinate a raddoppiare nei prossimi 40 anni, causando un aumento della temperatura tra i 3 e i 6 gradi centigradi, soprattutto se i governi non attuano dei piani di taglio della Co2. Per esempio, senza nessun intervento nell’attuale mix energetico, le emissioni di gas serra potrebbero raggiungere le 685 parti per milione, un livello di gran lunga superiore alle 450 ppm che permetterebbero di contenere l’aumento della temperatura sotto i 2 gradi.

Oggiscienza e Daniela Cipolloni premiate

CULTURA - Vi segnaliamo che Daniela Cipolloni, nostra caporedatriche ha vinto la quart< edizione del Premio Giornalistico Riccardo Tommassetti, con l'articolo Tutte le bugie delle banche private del cordone, con la motivazione: " per aver affrontato con apprezzabile chiarezza e rigore scientifico un argomento estremamente controverso, in cui scarsa informazione e interessi economici offuscano la realtà oggettiva dei fatti." CULTURA - Vi segnaliamo che Daniela Cipolloni, nostra caporedatriche ha vinto la quart< edizione del Premio Giornalistico Riccardo Tomassetti, con l'articolo Tutte le bugie delle banche private del cordone, con la motivazione: " per aver affrontato con apprezzabile chiarezza e rigore scientifico un argomento estremamente controverso, in cui scarsa informazione e interessi economici offuscano la realtà oggettiva dei fatti." Noi della redazione siamo felici per il premio di Daniela, soprattutto perché il tema controverso ha acceso un importante dibattito e non è sempre semplice parlare di certe cose.

Sogni antistress

SALUTE - Non è il tempo che cura le ferite, ma il sonno REM. Questo almeno secondo Matthew Walker, neuroscienziato dell'Università della California di Brekeley. Che l'attività onirica abbia un legame con la nostra vita emotiva lo si sospetta da molto, ma l'esperimento di Walker (pubblicato su Current Biology) ha messo direttamente in relazione il contenuto emotivo delle esperienza durante la veglia con il sognare. Secondo quanto osservato solo i volontari che avevano potuto dormire avevano un ricorso più "attutito" di un serie di immagini che veicolavano emozioni forti e negative, che i soggetti avevano potuto osservare prima del sonno. I soggetti inoltre erano anche monitorati attraverso una risonanza magnetica che mostrava un abbassamento dell'attività dell'amigdala (nucleo cerebrale associato alle emozioni negative) durante il sonno REM (normalmente la fase di sonno in cui sogniamo) e un abbassamento delle sostenze chimiche nel cervello ormalmente associate allo stress.

Durban, al via COP17

CRONACA - È iniziata COP17, conferenza mondiale sui cambiamenti climatici la diciassettesima dall'ormai mitica Kyoto. Cosa succederà? Niente di buono, secondo alcuni, ma si sa la speranza è l'ultima a morire. 194 le nazioni che partecipano. Siamo appena alle battute iniziali e per il momento è precoce dare alcuna notizia. Se però volete seguire minuto per minuto chi è là, andate su twitter e seguite l'hashtag #COP17. Nei prossimi giorni torneremo a parlarne. Per il momento, per nnoi italiani, segnaliamo l'iniziativa di Greenpeace Italia: "Manda una cartolina dal caos ambientale al ministro dell'ambiente".

Una pratica ben nota?

COSTUME E SOCIETÀ - In attesa che Curiosity trovi batteri su Marte, un gruppo di biologi americani ha censito quelli di provenienza umana prevalenti nei bagni dell'università del Colorado, a Boulder. Ha anche trovato le tracce di un'usanza che alla redazione di Oggi Scienza era sconosciuta. Qualche lettore può dirci se è diffusa anche in Italia? Gilberto Flores e altri sei microbiologi pubblicano su PLoS One una ricerca la cui lettura è sconsigliata agli ipocondriaci. Per gli altri, pubblichiamo alcuni estratti che ci sembrano eloquenti. In un solo giorno del novembre 2010, gli autori hanno raccolto campioni da 10 superfici: maniglie della porta d’ingresso, interne ed esterne, maniglie della porta della toilette, interne ed esterne, rubinetti, specchio, distributore di sapone, lunetta del w.c., maniglia dello sciacquone, pavimento attorno al w.c, pavimento sotto il lavandino in 12 bagni dell’università del Colorado (6 femminili, 6 maschili). Paragonati ad altri ambienti interni, i bagni pubblici offrono infatti un ambito unico per esplorare la diversità microbica, date le attività che lì si svolgono e l’elevata frequenza di uso da parte di individui con abitudini igieniche diverse.

Lui, lei e il papillomavirus

SALUTE - Il papillomavirus, o Hpv, è nemico giurato delle donne, essendo il responsabile del 99% dei tumori al collo dell’utero. Ma non è tanto amico neppure degli uomini. Nuove ricerche stanno mettendo in luce che quest’infezione, trasmessa principalmente attraverso i rapporti sessuali, provoca nei maschi guai peggiori di quanto finora si pensasse. “Il virus aderisce agli spermatozoi, rendendoli più radi, più lenti e meno reattivi”, annuncia Carlo Foresta, direttore del Centro di crioconservazione dei gameti maschili dell’Università di Padova. Le analisi condotte nel suo laboratorio hanno dimostrato che i campioni di liquido seminale positivi all’Hpv presentano alterazioni biologiche, in particolare nella quantità e nella motilità degli spermatozoi. “Una condizione che predispone all’infertilità”, è il logico corollario. Si stima che il 10% degli uomini infertili sia portatore del virus, contro il 2,2% della popolazione generale.
1 5 6 7 8 9 90
Page 7 of 90