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Bachi in technicolor

NOTIZIE - Il processo di colorazione della seta, una volta ottenuta dal bozzolo dei bachi, è complesso e danneggia parzialmente il filo stesso, tant’è che alcune delle proprietà del pregiato materiale devono essere ripristinate dopo la colorazione. Se invece i bachi vengono trattati in modo che producano direttamente dei fili colorati tutto ciò può essere risparmiato. È quanto realizzato da un gruppo di ricercatori dell’Institute of Materials Research and Engineering A*STAR http://www.a-star.edu.sg/ a Singapore, e pubblicato sulla rivista Advanced Material (qui l'articolo originale Adv Mater 201003860_Natalia).

With a little help…

NOTIZIE - Gli elefanti sanno quando è il caso di chiedere una mano. Uno studio sugli elefanti asiatici dimostra che questi animali sono in grado di capire quando falliranno in un compito, a meno di non essere aiutati da un compagno. Pubblicata su PNAS la ricerca dimostra che i pachidermi, come gli scimpanzé, le iene e le cornacchie sono animali in grado di cooperare. Nell’esperimento è stato usato un procedimento classicamente utilizzato per gli scimpanzé e adattato agli elefanti, dove la ricompensa viene vinta solo se due animali cooperano, altrimenti non ottengono nulla.

Un cucchiaio a cavatappo

Al cebo dorato piacciono molto le termiti, ma il sentimento non è reciproco. Ha quindi inventato un apposito strumento, descritto sull'ultimo...

La punta dell’iceberg

CRONACA - Il 12 febbraio si è inaugurata a Gorizia "L'albero della vita", una mostra itinerante aperta al pubblico fino al 19 giugno 2011. Venerdì 11 marzo Edoardo Boncinelli terrà a Gorizia l'incontro pubblico intitolato "Darwin e il genoma: geni della scienza e geni dell'uomo", OggiScienza ne ha approfittato per scambiare due chiacchiere con lo scienziato.

Of mice and men

NOTIZIE - “Nuovo farmaco anti-cancro si dimostra efficace.” Nei topi però. Quante di queste notizie leggiamo ogni giorno sui media (questo blog compreso)? Quanti di queste scoperte portano a un vero e proprio farmaco efficace sull’essere umano? I dati dicono che solo il 5% dei prodotti che iniziano i trial clinici finiscono per essere commercializzati. Uno studio del 2003 ha per esempio calcolato che solo il 5% dei risultati più importanti ottenuti nella ricerca di base hanno portato a termine con successo l’iter clinico entro i dieci anni successivi dalla prima scoperta.

E il vincitore è…

È appena stato dichiarato campione del mondo per numero di articoli ritrattati il prof. Joachim Boldt dell'università di Giessen, ex ricercatore in farmacologia anestetica alla clinica di Ludwigshafen. Il titolo è meritato? IL PARCO DELLE BUFALE - Sedici riviste hanno ritrattato d'autorità e di concerto 88 articoli in cui il prof. Boldt, spesso in illustre compagnia, riferiva il risultato di esperimenti clinici non autorizzati o diversi da quelli autorizzati. Il conteggio non è definitivo, l'università indaga ancora su eventuali falsificazioni dei dati, ma la custode non è contenta. Per prima cosa, un simile riconoscimento va condiviso con i coautori e i direttori delle riviste per la fiducia e l'assenza di curiosità. Dato il tempo necessario per reclutare pazienti, come minimo dovevano informarsi su quale sostanza assumeva il prof. Boldt per tenere il ritmo

Ötzi, la mostra che emoziona

NOTIZIE - Dopo aver chiacchierato con Andreas Putzer mi è venuta una gran voglia di andare a vedere Ötzi alla mostra che si è aperta il 1 marzo al Museo Archeologico dell’ Alto Adige di Bolzano. Si chiama “Life. Science. Fiction: Reality. Ötzi”, e a sentire Putzer, co-curatore dell’esposizione, la reazione emotiva del pubblico (complici probabilmente l’eccezionale stato di conservazione e la ricostruzione straordinariamente realistica dei due artisti olandesi Alfons e Adrie Kennis esposta per la prima volta in questa occasione) è intensa al punto di spingere i visitatori a scrivere al museo (e all'Università di Innsbruck) per raccontare pensieri, emozioni, scoperte. “Le persone si emozionano, si identificano, e sono anche incuriosite dalle circostanze misteriose della morte di Otzi,” ci spiega Putzer. Il nome della mostra è piuttosto esaustivo, e rende l’idea di cosa vi si può trovare. “Il nome così complesso,” racconta Putzer, “deriva dalla sua organizzazione. È una mostra complessa, ma abbiamo dato la possibilità ai visitatori di scegliere con quale profondità approcciarla, privilegiando una parte piuttosto che un’altra.”

Ancora minacce per le barriere coralline mondiali

MARE - Sono state paragonate ai canarini che un tempo venivano usati nelle miniere di carbone come sistema di allarme poichè la presenza di gas tossici avrebbe ucciso loro prima dei minatori. Sono le barriere coralline, un importante indicatore dello stato di salute dei nostri oceani, che come canarini in presenza di monossido di carbonio stanno diventando sempre più morte e silenziose. Secondo Reefs at Risk Revisited, il più recente ed esaustivo aggiornamento sullo stato di salute di questo ecosistema marino, più del 60% delle barriere coralline mondiali è attualmente minacciata dalla pesca eccessiva, dallo sviluppo non controllato dell'edilizia costiera e dall'inquinamento. A livello locale, le azioni più invasive sono rappresentate dall'uso di esplosivi per la pesca, dall’ingresso nelle acqua marine di eccessivi sedimenti dovuti a deforestazione e dalla cattiva gestione del territorio, da cui consegue un input eccessivo di nutrienti originati dall'agricoltura e di materiali tossici
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