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Il sogno infranto della sigaretta salubre

LA VOCE DLE MASTER - Le sigarette elettroniche rappresentano veramente l’alternativa non nociva al fumo tradizionale? Leggendo le conclusioni tratte da un recente articolo pubblicato sull’Indoor Air journal, parrebbe proprio di no. Le e-cigarettes emettono nanoparticelle volatili che possono causare danni da fumo attivo e passivo, irritando le vie aeree. Questo è il risultato dello studio condotto al Dipartimento di Chimica e Analisi dei Materiali del Fraunhofer Wilhelm-Klauditz-Institut (WKI) di Braunschweig in Germania, nel quale sono state confrontate le sostanze immesse nell’aria da sigarette convenzionali ed elettroniche, consumate da un gruppo di volontari all’interno di una camera sperimentale grande otto metri cubi. Nel nostro paese i fumatori sono circa il 20% della popolazione, con un consumo medio di 13 sigarette al giorno. [SS1] Secondo il Rapporto annuale sul fumo in Italia 2012, pubblicato lo scorso Maggio dall’OssFAD (Osservatorio Fumo Alcol e Droga), i fumatori italiani sono più di 8 milioni, ma solo il 7.3% di questi ha provato la sigaretta elettronica, spesso come vano tentativo per smettere di fumare

Sotto l’albero di Natale – 5

“Cosa offrire e a lui/lei che ha già tutto?” Per rispondere alla domanda in questi giorni più assillante che mai, Oggi Scienza ha selezionato regali originali, spesso indispensabili e sempre ad alto contenuto scientifico.

L’oceano acido che scioglie le conchiglie

AMBIENTE - L’acidificazione degli oceani sta già mietendo le prime vittime. Un team di ricerca internazionale, guidato da Nina Bednaršek, ha scoperto che le conchiglie degli pteropodi, piccoli molluschi marini, si stanno sciogliendo per via delle concentrazioni troppo elevate di CO2 nell’acqua di mare, per cause soprattutto legate all’attività umana. Lo studio, pubblicato su Nature Geoscience, mostra per la prima volta in concreto gli effetti dell’acidificazione dei mari sugli organismi marini. Alcuni esperimenti di laboratorio avevano già rivelato i potenziali rischi in cui possono incorrere molte specie, ma fino a oggi non erano emerse prove di un impatto diretto sugli organismi in natura. Durante una crociera scientifica, nel 2008, il team anglo-statunitense ha però osservato danni dovuti alla dissoluzione dei gusci di numerosi esemplari di Limacina helicine antarctica, una specie di mollusco di un centimetro di lunghezza che abita le acque dell'Oceano Antartico, dove rappresenta un’importante fonte di cibo per pesci e uccelli e svolge un ruolo cruciale nel ciclo del carbonio

Microarray prenatali: una novità controversa

SALUTE - Cariotipo molecolare. A molti queste parole suoneranno oscure, ma sono di sicuro familiari a mamme e papà in attesa di un bimbo. Già, perché si tratta dell'ultima frontiera (o moda?) della diagnosi prenatale. Il punto di partenza è sempre una procedura invasiva - amniocentesi o villocentesi - ma la novità sta nel tipo di analisi dei cromosomi fetali, già pronta - dicono alcuni - a sostituire il cariotipo tradizionale. Ma c'è anche chi frena, sottolineando qualche importante zona d'ombra, e in particolare una certa percentuale di risultati "dubbi", buoni soltanto a gettare in un'ansia terribile i futuri genitori

Matti per gli insetti

Il progetto internazionale IBISCA-Panama ha coinvolto 102 entomologi di 21 paesi. Guidati da Yves Basset, hanno censito gli artropodi della foresta pluviale del Panama e 35 di loro - tra cui Gianfranco Curletti in rappresentanza dell'Italia - ne pubblicano oggi i risultati su Science.

Sotto l’albero di Natale – 3

"Cosa offrire e a lui/lei che ha già tutto?" Per rispondere alla domanda in questi giorni più assillante che mai, Oggi Scienza ha selezionato regali originali, spesso indispensabili e sempre ad alto contenuto scientifico.
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