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LIBRI – Il libro blu dello spreco in Italia: l’acqua

LIBRI - Lo spreco idrico? Purtroppo è facile come bere - ma soprattutto mangiare - un bicchiere d'acqua. Infatti, dietro al consumo, l'utilizzo e lo spreco di cibo si nasconde il consumo, l'utilizzo e lo spreco di acqua. Andrea Segrè, professore di Politica agraria interazionale dell'Università di Bologna e Luca Falasconi, ricercatore presso la Facoltà di Agraria dell'ateneo bolognese sono i curatori di un volume che indaga e illustra nello specifico l'utilizzo di acqua e in particolare lo spreco idrico, le sue cause, gli scenari attuali e quelli futuri. Composto da cinque saggi sull'argomento, il libro propone alcune possibili soluzioni concrete che portino verso un approccio più responsabile: stiamo parlando di Il libro blu dello spreco in Italia: l'acqua, edito da Edizioni Ambiente.

Sotto l’albero di Natale – 2

"Cosa offrire e a lui/lei che ha già tutto?" Per rispondere alla domanda in questi giorni più assillante che mai, Oggi Scienza ha selezionato regali originali, spesso indispensabili e sempre ad alto contenuto scientifico.

Gratitudine

Dove il "prof." Fabio Cardone rivela chi ha finanziato le sue ricerche sulle reazioni piezonucleari e la custode rivela chi ne ha scritto la cronaca trionfale.

Fame

Questo post fa parte del VII° Carnevale della biodiversità, il cui argomento è “Ho visto cose... la biologia dei mondi fantastici”. Il Carnevale è ospitato da Livio Leoni, sul suo blog Mahengechromis, dove potete trovare anche tutti gli altri blog della “manifestazione”. Tutti i viventi devono mangiare. Sembra un'ovvietà, ma non è così. Nel caso degli animali la fame e, per estensione, la sete sono le pulsioni più potenti assieme a quella a riprodursi, che però si manifesta in seguito. La fame stimola comportamenti estremi che, nel caso dell'uomo, riescono addirittura ad aggirare raziocinio ed etica: si pensi agli episodi di cannibalismo in situazioni limite, o alle storie di naufraghi che, stremati dalla sete, cedono e tentano di dissetarsi con acqua di mare.
AMBIENTEECONOMIAPOLITICA

Rigassificatore di Trieste: incognita sicurezza

AMBIENTE - È da due anni che a Trieste, appare e scompare, la notizia della costruzione di un rigassificatore onshore nella zona di Zaule, a una manciata di chilometri dal centro cittadino. Dopo una serie di false partenze, smentite e apparenti retro-front, da qualche settimana, l'impianto a mare, proposto dalla multinazionale spagnola Gas Natural Fenosa, attraverso la società Gas Natural Rigassificazione Italia, sembra più vicino alla sua realizzazione.

Sotto l’albero di Natale – 1

"Cosa offrire e a lui/lei che ha già tutto?" Per rispondere alla domanda in questi giorni più assillante che mai, Oggi Scienza seleziona regali originali, spesso indispensabili e sempre ad alto contenuto scientifico.

Milli-moltein: un robot multiforme

LA VOCE DEL MASTER - Immaginate un cubo di Rubik e poi scomponetelo fino a ottenere una lunga catena; immaginate poi che questa catena riesca ad assumere da sola qualsiasi forma voi desideriate. È questo che hanno realizzato Neil Gershenfeld e Ara Knaian , insieme ai colleghi del Center for Bits and Atoms del Massachusetts Institute of Technology (MIT): un mini-robot, non misura più di 2 cm, con una struttura modulare in grado di riorganizzarsi e assumere così quasi qualsiasi forma possibile. “Milli-moltein” (Millimeter-Scale Motorized Protein), questo il nome dato al robot, è un esempio di quella che è definita materia programmabile: un oggetto il cui cambiamento di forma può essere programmato tramite software, rendendolo in grado di adattarsi a nuove funzioni e circostanze. Le informazioni riguardo alla forma da assumere sono impostate tramite un programma informatico: il computer è in grado di distinguere i vari nodi del robot, leggere la loro posizione e poi imporre alle varie articolazioni un diverso grado di rotazione per arrivare alla forma complessiva progettata

Il bianco degli odori

Riusciamo tutti a distinguere un odore piacevole da uno cattivo, un aroma acre da uno pungente. Ma siamo in grado di riconoscere un odore neutro? Un odore, cioè, che non rientri in nessuna delle precedenti classificazioni , e che sia la summa di ogni diversa fragranza? In termini scientifici, esiste un “bianco” olfattivo? È noto che la luce bianca rappresenta la combinazione di tutte le frequenze luminose del visibile, mentre il rumore bianco indica l’insieme di tutte le frequenze sonore. Non eravamo a conoscenza, però, del loro analogo olfattivo. Fino alla scoperta, avvenuta recentemente, del Laurax, un miscuglio variabile di almeno 30 diverse molecole, che originano un profumo dalle proprietà neutre. Il Laurax non è mai stato trovato in natura, ed è stato ottenuto per via sperimentale dai ricercatori del Weizmann Institute di Rehovot, Israele, guidati dal neuroscienziato Noam Sobel. L’esperimento è descritto nei dettagli in un articolo pubblicato sulle pagine di PNAS

Emissioni di gas serra: le pagelle

AMBIENTE - Il podio è rimasto vuoto. Nessun Paese è stato in grado di mettere in campo azioni virtuose per limitare le emissioni di gas serra al di sotto dell’obiettivo dei 2°C. Per questo motivo, il rapporto annuale sulla performance climatica di 61 Paesi redatto da Germanwatch non assegna i primi tre posti della graduatoria. A guidare la classifica, che si basa sul Climate Change Performance Index (un mix tra livello di emissioni di gas serra, trend nei principali settori, efficienza energetica e politica del clima) sono Danimarca, Svezia e Portogallo, rispettivamente al quarto, quinto e sesto posto.
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