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Riciclati: Anne-Lise Koch Lavisse e i fiumi di Francia

SCIENCEFORWARD - La salute di un territorio passa anche attraverso i suoi fiumi e i suoi laghi. Nel 2000 la Comunità Europea ha dichiarato che "L'acqua non è un prodotto commerciale al pari degli altri, bensì un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale", invitando quindi i singoli paesi a registrare, classificare e monitorare i bacini idrici del proprio territorio. Ma soprattutto a proteggerli e difenderli. Come si diventa paladini delle acque in Francia? Ce lo racconta Anne-Lise Koch Lavisse. È nata a Strasburgo nel 1986, e lavora per l'agenzia dell'acqua della regione dell'Île-de-France. I suoi studi l'hanno fatta viaggiare attraverso paesi e continenti diversi, dalla Germania alla Nuova Zelanda. Crediti immagine: Elisa Corni

Jekyll su OggiScienza

Questo post inaugura la nuova collaborazione tra OggiScienza e Jekyll. È un patto che si basa su importanti presupposti condivisi. Innanzitutto, sia a OggiScienza che a Jekyll sta a cuore il rapporto tra informazione e diffusione della cultura scientifica.

MrPod – Il Ministero raccomanda cautela con i rimedi naturali

MRPOD - Il mercato della salute “al naturale” è in crescita vertiginosa. Secondo i dati diffusi durante Sana 2011 (il salone internazionale del naturale) prodotti da IMS Health, un’azienda americana che fa analisi di mercato nel settore della salute, il comparto dei prodotti a base di erbe, tisane, dispositivi medici a base vegetale e integratori erboristici è cresciuto in dodici mesi (giugno 2010 - giugno 2011) del 12,3 % rispetto all’anno precedente, con un valore complessivo di mercato di quasi due miliardi e mezzo di euro. L’interesse del pubblico verso questi prodotti cresce costantemente, e l’uso si diffonde anche nella fasce più sensibili della popolazione, vale a dire bambini e donne in gravidanza o allattamento. Pochi giorni fa il Ministero della salute ha diffuso un documento in cui raccomanda cautela da parte del pubblico nell’uso dei rimedi naturali. La commissione unica per la dietetica e la nutrizione che ha redatto il documento sottolinea che il fatto di essere naturali non implica che questi prodotti siano sicuri (o efficaci per trattare stati patologici) e che soprattutto le fasce più sensibili della popolazione dovrebbero consultare il medico per l’assunzione. Particolare attenzione viene inoltre raccomandata alle persone che sono sotto trattamento farmacologico e che intendano assumere in maniera concomitante prodotti naturali: le interazioni possono essere anche gravi e in ogni caso bisogna informare il medico. Che cosa ha spinto il Ministero a rendere pubblico il documento e quali sono i reali pericoli? Ne abbiamo parlato con Renato Bruni, docente di biologia farmaceutica all’Università di Parma ed esperto di farmaceutica vegetale.

Un secondo intervento

AMBIENTE - Che sia previsto un secondo intervento di Protezione Civile sull'alveo del torrente Rosandra pare sia vero (qui e qui, la storia). Trovate qui una nota diffusa da Dario Gasparo. Per chi non avesse access0 a Facebook (poch,i ma esistono) riporto la nota per intero qui sotto: Cari amici vedo che molti stanno scrivendo chiedendosi quale sia la procedura corretta e se l’intervento della Protezioen Civile sia regolare o meno. Cerco di spiegare sinteticamente qual è la situazione che si è creata. Con decreto 254/ PC/2012 datatao Palmanova, 16 marzo 2012 e firmato dal responsabile di posizione organizzativa della Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia ing. Cristina Trocca e del direttore centrale dott. Geol. Guglielmo Berlasso, si emana un decreto facendo riferimento alla legge regionale 64/86 sugli Interventi urgenti di prevenzione per il ripristino dell'efficienza idraulica dei corsi d'acqua regionali/ a tutela della pubblica incolumita, mediante l'asporto della vegetazione arborea ed arbustiva infestante gli alvei.

Valrosandra, il modo e il tempo sbagliato

AMBIENTE- "Sicuramente c'erano parecchie specie già nidificanti." Chi parla è Paolo Utmar, biologo dell'Università di Trieste, esperto di specie avicole fluviali. Il tono è mesto, dato che stiamo parlando di quel che è successo pochi giorni fa in Valrosandra, un parco e riserva naturale nella provincia di Trieste, di interesse paesaggistico, naturalistico, geologico e non ultimo turistico, che di recente ha subito un intervento di manutenzione degli argini fluviali da parte della Protezione Civile qualche giorno fa, intervento che dopo aver valutato attentamente immagini e video e aver parlato con molte persone a consocenza dei fatti non possiamo che definire selvaggio. Sono stati abbattuti alberi vecchi di 30/40 anni, si è entrati con le ruspe in un ambiente delicato (e tutt'altro che pianeggiante, parliamo di landa carsica, rocciosa, un piccolo torrente che più in su diventa un vero e proprio canyon). Sono stati inoltre danneggiati luoghi di interesse storico e archeologico (nella parte bassa della valle, quella interessata dall'intervento passa un antico acquedotto romano) e anche strutture recenti che facilitavano le passeggiate dei turisti, finanziate con soldi comuitari

Valrosandra tabula rasa

AMBIENTE - Così è se vi pare. E se non vi pare, non importa, tanto ormai... un'altra area protetta del nostro Paese è stata violentata. Mentre aspettiamo che i responsabili ci diano una spiegazione, una giustificazione a quello che in questo momento ci appare uno scempio, racconto anche per il resto d'Italia quello che è succeso quattro gioni fa in provincia di Trieste (sicura che tanti dei nostri lettori conosceranno situazioni simili dalle loro parti). La Valrosandra è un pezzo di landa carsica di notevole interesse naturalistico e paesaggistico, nonchè meta di turismo, anche sportivo. Un canyon formato dal torrente Rosandra, parco naturale comunale eal 1984, Riserva naturale regionale dal 1996, e dal 1998 SIC (Sito di importanza comunitaria) e ZPS (Zona di protezione speciale).

Effetti meteorologici delle eclissi

CRONACA - Finora le testimonianze anedottiche secondo cui in corrispondenza delle eclissi di Sole i venti terrestri si modificano non era mai stata verificata scientificamente. Un nuovo studio pubblicato sui Proceedings of the Royal Society A porta ora dati sperimentali a supporto della credenza comune. Giles Harrison e Suzanne Gray dell'Università di Reading nel Regno Unito hanno preso i dati meteorologici precedenti a un'eclisse del 1999 e con questi hanno messo a punto una simulazione del tempo meteorologico in quel lasso di tempo, facendo una valutazione dei venti "come se non ci fosse stata l'eclisse" nelle ore corrispondenti all'eclisse appunto (nelle zone interessate dalla stessa, comprese per esempio la Cornovaglia e buona parte dell'Inghilterra)
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