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La domanda di oro blu

AMBIENTE - Tempi duri per l’acqua dolce. Se nel 2000 la domanda globale di acqua era poco più di 3.500 km3 all’anno, le ultime proiezioni dell’Ocse prevedono un aumento del 55% della domanda di oro blu entro il 2050. Tra le cause, oltre all’aumento della popolazione, troviamo la crescente domanda da parte delle industrie (+400%), della produzione elettricità (+140%) e dell’uso domestico (+130%). In particolare la disponibilità di acqua sarà messa a dura prova dai 2,3 miliardi di abitanti in più che dovrebbero vivere nelle zone dei bacini fluviali del Nord e del Sud dell’Africa e del Sud e del Centro Asia, aree soggette a gravi problemi di stress idrico. Se nei Paesi Ocse si registrerà una leggera diminuzione della domanda, i BRIICS (Brasile, Russia, India, Indonesia e Sudafrica) segneranno un aumento dell’80%, così come gli altri Paesi non Ocse. L’esaurimento delle falde acquifere potrebbe diventare la più grande minaccia per l’agricoltura e per l’approvvigionamento di acqua urbana in molte regioni. A ciò si aggiunge l’inquinamento causato dalle sostanze provenienti dalle acque reflue urbane e dall’agricoltura. Nonostante l’incremento dell’accesso a fonti di acqua migliorata, si calcola che nel 2050 oltre 240 milioni di persone rimarranno senza accesso ad acqua potabile. Per una sintesi delle criticità che ci aspettano nel prossimo futuro, guardate questa videografica.

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Che cosa vi siete persi questa settimana? Ecco le nostre proposte di lettura per il week-end - Dal celebre webcomic Saturday Morning Breakfast Cereal, il triste decorso di alcuni fisici... http://www.smbc-comics.com/?id=2556

I costi dell’inazione

AMBIENTE - La strategia dello struzzo ci costerebbe 1.4 miliardi di dollari da qui a fine secolo. A tanto, infatti, ammonterebbe il costo dei danni creati dai cambiamenti climatici nel caso in cui non venisse presa alcuna misura efficace di riduzione dei gas serra in atmosfera. A dirlo è il rapporto Valuing the Ocean Environment: Economic perspectives pubblicato in questi giorni dal SEI (Stockolm Environmental Institute). Per giungere a una simile conclusione Frank Ackerman e Elizabeth A. Stanton, autori del rapporto, hanno preso in considerazione due possibili scenari futuri, descritti in precedenza dal Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC). Il primo (“low emission scenario”) prevede una rapida riduzione delle emissioni di gas serra e quindi il raggiungimento di una temperatura media di “solo” 2.2 °C al di sopra dei livelli pre-industriali entro il 2100. Il secondo (“high emission scenario”) assume il mantenimento delle emissioni al livello attuale, con un conseguente aumento di 4 °C della temperatura per fine secolo

Lezioni di pesca sostenibile (dal passato)

AMBIENTE - L'approccio storico e antropologico allo studio del mare non è una novità (qui e qui trovate un esempio e un approfondimento), e un nuovo studio pubblicato su Fish and Fisheries (per ora solo sulla versione cartacea, appena è online aggiugiamo il link) offre spunti di riflessione sull'efficacia e importanza di questa metodologia. John "Jack" Kittinger, del Center for Ocean Solutions della Stanford University, e colleghi hanno confrontato gli ultimi sette secoli di pesca in due luoghi chiave negli Stati Uniti: le isole Hawaii e l'acrcipelago delle Florida Keys. Per tracciare la storia della gestione delle risorse ittiche in questi due luoghi il team ha usato dati di varia provenienza: dai record dei tassi di pesca specie-specifici del 1800 alle ricostruzioni archeologiche della densità umana nelle isole e il consumo procapite di pesce (già dal 1300). Il team ha poi ricostruito i regimi di gestione associati a periodi di pesca molto intensivi usando anche qui fonti molteplici, incluse per esempio le pubblicazioni di studiosi nativi Hawaiani. I risultati sono staiti definiti "sorprendenti" dagli autori. Secondo le ricostruzioni infatti, i nativi hawaiiani pescavano in quantità molto sostenute che eccedevano di gran lunga quelle che oggi la barriera corallina offre alla società, senza però depauperarla. Il contrario invece è avvenuto alle Florida Keys, che hanno a lungo alternato periodi di prosperità a periodi di impoverimento della fauna ittica. Lo studio secondo Kittinger dimostra che si può pescare in maniera molto produttiva e anche molto sostenibile, e gli hawaiiani ne sono un esempio

Neutrini sott’acqua

CRONACA - A largo di Capo Passero, la punta più a sud della Sicilia, sta per esser avviata la costruzione di un grande telescopio sottomarino a 3.500 metri di profondità, destinato a captare le particelle più elusive dell’Universo, i neutrini di altissima energia provenienti dai confini più remoti della Via Lattea. Anche se non viaggiano più veloci della luce (come i dati preliminari dell’esperimento Opera avevano lasciato intendere), i neutrini serbano comunque una miniera di segreti ancora da scoprire. Il progetto europeo, al quale l’Italia partecipa con l’Istituto nazionale di fisica nucleare grazie a un finanziamento di 20,8 milioni di euro, si chiama Km3NeT (acronimo che sta per “telescopio per neutrini di chilometri cubici”) ed è una delle ricerche di punta individuate dalla Commissione Ue per la fisica del futuro. Una volta ultimata, l’opera sarà la seconda più maestosa dopo la Muraglia Cinese. Di questo e delle altre avventure in corso all’acceleratore Lhc di Ginevra, si parlerà domani a Catania in occasione della conferenza “Esploratori dell’invisibile”, organizzata dall’Infn, alla quale si sono prenotati più di 1.200 studenti. Sarà possibile seguire l’evento via streaming.

Modelli di previsione sulla demenza

SALUTE - forse fra le più importanti conoscenze acquisite dalla scienza di recente possiamo annoverare la consapevolezza che tutte le demenze si verificano in concomitanza (e accertare se esiste una causalità sarà il prossimo importante passo) con la presenza diffusa di proteine "difettose" (nella maggior parte di tratta di proteine che sono "ripiegate" in maniera errata) nel cervello della persona malata. Sul numero di oggi della rivista Neuron uno studio usa questa conoscenza per creare un modello per prevedere il decorso della malattia nel corso degli anni, a partire da uno stadio molto precoce. Tutte le forme di demenza sarebbero collegate alla presenza di proteine tossiche: la proteina Tau sia nell'Alzheimer sia nella demenza frontale temporale (FTD), la TDP43 e l'ubiquitina nella FTD, e l'alfa sinucleina nella malattia di Parkinson

OggiScienza TV – Un robot per amico

OGGISCIENZA TV - Un robot amico degli anziani. Si chiama Care-O-bot, è alto 1 metro e 50, al posto dei piedi ha delle ruote e grazie a un lungo e grosso braccio meccanico può sollevare pesi e porgere oggetti. Alla sua sperimentazione sta lavorando un network di centri di ricerca tra cui il Fraunhofer-Institut in Germania e l'Università di Siena in Italia, nell'ambito del progetto europeo Accompany (Acceptable Robotics Companions for Ageing Years) che vuole migliorare la qualità della vita delle persone anziane, supportando la loro autonomia grazie a una sorta di badante robotico. Ne parliamo con Patrizia Marti, che coordina il team dell'ateneo senese. Un team multidisciplinare, composto da una psicologa sperimentale, un ingegnere, un designer e una progettista dell’interazione.

Nani da giardino per misurare la gravità terrestre

COSTUME E SOCIETÀ - Il Fronte di liberazione dei nani da giradino, nasce nel 1995 (ben prima del famoso film che li ha resi celebri) e ha sparso in giro per il mondo le sculture di dubbio gusto che ancor oggi capita di trovare nei giardini. Un'azienda tedesca, nota nel suo paese per una lunga tradizione nella produzione di bilance di precisione ha lanciato un singolare progetto: Tthe gnome experiment". Una statuetta, in cui peso è stato determenato accuratamente alla partenza, sta viaggiando in tutto il globo e verrà pesata ad ogni tappa (con la stessa bilancia) per determinare le anomalie del campo terrestre. COSTUME E SOCIETÀ - Il Fronte di liberazione dei nani da giradino, nasce nel 1995 (ben prima del famoso film che li ha resi celebri) e ha sparso in giro per il mondo le sculture di dubbio gusto che ancor oggi capita di trovare nei giardini. Un'azienda tedesca, nota nel suo paese per una lunga tradizione nella produzione di bilance di precisione ha sfruttato l'immaginario creato da questo movimento e ha lanciato un singolare progetto: "The gnome experiment". Una statuetta, in cui peso è stato determinato accuratamente alla partenza, sta viaggiando in tutto il globo e verrà pesata in ogni tappa (con la stessa bilancia) per determinare le anomalie del campo gravitazionale terrestre. Una singolare campagna di marketing virale, ma tutto sommato i dati possono essere interessanti, anche perché a quanto pare la procedura è rigorosa. Sul sito trovate una mappa interattiva con tanti gnometti: più è grande il disegno maggiore è stato il peso della statua in quel luogo. Se poi volerte partecipare alla pesa dello gnomo non avete che da farvi avanti. L'esperimento è (c'era da spettarselo) partecipativo. Qui il video che spiega il progetto.
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