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Diffidare delle imitazioni

CRONACA - Anche nella scienza, la refurtiva ha un mercato. Con una spesa modesta, alcuni businessmen aprono catene di riviste in open access nelle quali gli autori pagano per riciclare merce rubata sotto la propria firma. In cambio di una spesa ancora più modesta, gli editori che contano possono dotarsi di software in grado di identificare i plagi. Alcuni non lo fanno. Il motto "pubblicare o perire" è esagerato, ma all'università di Sidney 100 professori sono appena stati licenziati per non aver pubblicato "risultati di ricerca" nei tre anni precedenti. In tutto il mondo il numero delle pubblicazioni contribuisce agli indici che determinano stipendio, carriera o bonus, con il risultato che la quantità prevale sulla qualità e sulla credibilità di editori, riviste, autori, centri di ricerca e società scientifiche.

MrPod – Emergenza ILVA

MRPOD - È il 1905 quando l’Ilva, una grande acciaieria, si insedia a Taranto. Per i cittadini è un bacino occupazionale importante, lo è sempre stato in un sud afflitto dall'eterno problema della disoccupazione. Per l’ambiente e la salute dei cittadini però è una mannaia. Lo si sa da sempre ma è solo nell’ultimo decennio che la coscienza ambientalista, e non solo, delle persone ha puntato l’attenzione sull’industria pesante, specie se alle porte della città, e l’Ilva è uno degli esempi più paradigmatici. Circa un mese fa a seguito di una perizia presentata dal Gip Patrizia Todisco, dove si evidenziano una serie di danni ambientali e sulla salute pubblica causati dall’attività dell’azienda, il sindaco emette un’ordinanza che ingiunge a Ilva di tagliare drasticamente le emissioni. Frattanto è in corso un'indagine preliminare che potrebbe portare Emilio e Nicola Riva (ex e attuale Ceo dell'azienda) sotto processo per “catastrofe naturale”, e si sta anche discutendo di aprire un tavolo nazionale per valutare la vicenda (a quanti è venuta in mente la sentenza di poco più di un mese fa sull’Eternit di Casalmonferrato?). Come andrà a finire? Abbiamo chiesto a Giorgio Assennato, presidente di ARPA Puglia, cosa succederà allo scadere del mese di ultimatum del sindaco di Taranto, e abbiamo avuto una sorpresa. Abbiamo poi chiesto anche un parere a Lunetta Franco, presidente del circolo di Taranto di Legambiente

La gravità allo specchio

CRONACA - La teoria della gravità di Einstein e la fisica quantistica dovrebbero fondersi al limite noto come scala di Planck, caratterizzato da enormi energie che e da distanze minuscole. Quando si parla di lunghezza di Planck, ci si riferisce a dimensioni così piccole che, se supponessimo che questa scala equivale a un metro, allora un atomo sarebbe grande quanto l'intero Universo. Intorno a questo limite, si pensa, potrebbero apparire nuovi fenomeni: tuttavia, energie e distanze simili sono talmente remote dalle capacità sperimentali attuali, che si ritiene che testare le predizioni della gravità quantistica sia quasi impossibile

La prossima volta, i droni?

CRONACA (NERA) - In Camerun, nel parco nazionale di Bouba N’djida vicino alla frontiera con il Sudan, soltanto nei primi due mesi di quest'anno sono stati uccisi da 200 a 300 elefanti, oltre metà della popolazione, e il conteggio non è terminato. Giovedì scorso, il WWF aveva organizzato una conferenza stampa telefonica per un aggiornamento, dopo l'arrivo il 1 marzo di 150 soldati dell'esercito camerunese. Natasha Kofoworola, responsabile del WWF per l'Africa Centrale, ha detto che da allora nessun altro elefante sembra essere stato ucciso. I militari sono arrivati "troppo tardi", ha aggiunto, infatti le denunce si susseguono da due anni, e sono "troppo pochi" per contrastare a lungo il centinaio di guerriglieri venuti dal Sudan e dal Ciad, che uccidono gli elefanti e ne rivendono le zanne al mercato nero e con il denaro ottenuto, comprare armi

Screening anti-tumorali da una goccia di sangue

LA VOCE DEL MASTER - La Sissa, insieme all'Università di Trieste e al CRO di Aviano, ha dato il via ad un innovativo progetto con l'obiettivo di sviluppare nuovi strumenti per la diagnosi precoce dei tumori. Alessandro Laio, scienziato della Sissa coinvolto nel progetto, ci spiega come si potrebbero individuare marker proteici tumorali che, combinati con dei nanodipositivi, fornirebbero strumenti diagnostici rapidi e non invasivi.
LA VOCE DEL MASTER

Fatti non fummo a viver nello spazio?

LA VOCE DEL MASTER - Una lunga permanenza nello spazio può indurre pericolose alterazioni agli occhi degli astronauti, con conseguenze sulla vista stessa. Lo dimostra una ricerca appena pubblicata sulla rivista Radiology. 27 astronauti sono stati sottoposti a risonanza magnetica in seguito a missioni spaziali prolungate, che hanno comportato lunghi periodi in condizioni di microgravità. Lo studio delle immagini ottenute ha evidenziato anomalìe delle orbite oculari e a livello endocranico nella maggior parte dei soggetti. In particolare, le condizioni rilevate sono molto simili a quelle connesse all’ipertensione endocranica idiopatica, una condizione in cui la pressione all’interno del cranio aumenta inspiegabilmente e che può portare a disturbi visivi potenzialmente anche gravi. Infatti l’aumento della pressione sul retro del bulbo oculare può determinare un rigonfiamento dell’area in cui l’occhio è connesso al nervo ottico, con conseguenti danni irreversibili alla vista

La CO2 fa bene alle rape

Crediti immagine: Daniel CDIL PARCO DELLE BUFALE - A conclusione di una ricerca FACE sugli storaci americani, Colleen Iversen et al. scrivono su Global Change Biology che gli alberi cresciuti con aggiunta di CO2 nell’aria avevano radici più lunghe profonde che fissavano più carbonio nel suolo. Con la profondità, tuttavia, diminuivano i microbi buoni e l’azoto a disposizione. Di conseguenza diminuiva la “produttività”: i rami, il fogliame e la fotosintesi. Grazie a quelle radici, il saldo della CO2 sequestrata era comunque positivo. I dati confermano quelli di precedente esperimento FACE condotto in Italia da Franco Miglietta e dai suoi colleghi sui pioppi. In parte è una buona notizia. Ma dall'analisi di Richard Norby e Donald Zak è chiaro che serviranno più dati per calcolare la CO2 assorbita dalle foreste, via via che la sua concentrazione in atmosfera cresce insieme alle temperature. Su Climate Monitor, il ten. col. Guido Guidi cita la nuova ricerca e ripete una vecchia tesi americana

Ruby, il segreto dell’arancia rossa

CRONACA - L'han chiamato Ruby, e voglio sperare che i ricercatori britannici che hanno studiato uno dei prodotti tipici dell'Italia, l'arancia rossa, non volessero far alcuna allusione ad alcune vicende a corollario di certa politica recente del nostro Paese. Ruby, nel caso della ricerca pubblicata su The Plant Cell, è un gene che fa sì che le arance "tarocco" diventino rosse rosse, ma solo se esposte a temperature rigide. Di questo tipo di arancia, una mutazione dell'arancia bionda, si hanno le prime notizie storiche già nel 1600 in Sicilia. Il colore rosso del frutto deriva dalla presenza di antocianina, una sostanza antiossidante, buona per la salute. Cathie Martin del John Innes Centre, nel Regno Unito, e il suo gruppo di ricerca hanno osservato che quando Ruby viene espresso nelle arance, queste prendono la caratteristica colorazione (e quando non lo è le arance invece sono "bionde"). Stessa cosa avviene quando viene espresso nelle piante di tabacco le cui foglie diventano rosse. Sempre secondo le osservazioni, l'intensità del rosso correla con la quantità di antocianina nel frutto

Un database pubblico sulla salute degli oceani

LA VOCE DEL MASTER - Pochi giorni fa è stato pubblicato in rete il più completo database riguardante i livelli di anidride carbonica (CO2) misurati sulla superficie degli oceani negli ultimi 40 anni. L’atlante, chiamato SOCAT (Surface Ocean CO2 Atlas), comprende 6.3 milioni di misurazioni eseguite in navi da ricerca o imbarcazioni commerciali in giro per gli oceani a partire dal 1968 fino ad oggi. L’ideazione di SOCAT è partita nel 2007 a seguito dalla necessità, espressa da oceanografi e climatologi di tutto il mondo, di riunire in un unico formato tutti i dati disponibili sulla quantità di CO2 presente nelle acque marine del pianeta. Alla stesura del database hanno partecipato più di 100 scienziati da diverse nazioni, coordinati, fra gli altri, dall’Università dell’East Anglia (UEA) e dalla Commissione Oceanografica Intergovernamentale (IOC) dell’UNESCO. Il database è a portata di click per chiunque lo voglia consultare. É stato infatti ideato per essere facilmente interrogabile da scienziati ma è aperto anche anche a curiosi o appassionati

Lotta di classe contro la Boiron

IL PARCO DELLE BUFALE - La legge statunitense consente agli acquirenti di prodotti le cui prestazioni non sono quelle descritte sulla confezione di intentare un processo collettivo detto Class Action. Per chiudere cinque cause iniziate l'anno scorso in California e nell'Illinois, la società Boiron USA Inc. ha pattuito un rimborso di 5 milioni di dollari ai consumatori insoddisfatti di alcuni suoi rimedi omeopatici. Ha accantonato anche 7 milioni di dollari per modificare la descrizione dei contenuti. C'è molta attesa per le prossime confezioni americane di due best-seller in particolare: - Oscillo, venduto in Italia sotto il nome di Oscillococcinum, un best-seller che dovrebbe prevenire l'influenza e/o guarirla in 48 ore; - Coldcalm, che corrisponde al Corylia contro il raffreddore, anche se rispetto alla preparazione americana, mancano alcuni"ingredienti attivi" quali Nux vomica, Apis mellifica, Kali bichromium, mentre gli eccipienti sono più vari ed abbondanti. La multinazionale dovrà cessare le pubblicità ingannevole, inserire nelle "informazioni per il consumatore" che il prodotto non è approvato per alcunché dalla Food and Drugs Administration, e tener conto delle osservazioni dell'accusa
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