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Investimenti umanitari

Per i costi della "fuga dei cervelli", da mezzo secolo le stime variano con le discipline e gli economisti sono divisi sulle conseguenze per lo sviluppo dei paesi esportatori. Nel caso della medicina, i dati sono più abbondanti, le stime più affidabili e confermano che i paesi più poveri sovvenzionano il sistema sanitario dei paesi più ricchi.
LA VOCE DEL MASTERPODCAST

ScienceForward – Vacanze spaziali

LA VOCE DEL MASTER - Eccoci ritrovati con ScienceForward, il podcast del Master in Giornalismo Scientifico Digitale della Sissa di Trieste. Ci trovate ogni due settimane su OggiScienza. In questa puntata vi faremo assaporare atmosfere extraterrestri! Avete mai pensato di andare in vacanza nello spazio? C’è chi ha vissuto già questa esperienza, e chi sta investendo nel mercato dei viaggi di piacere a gravità zero e panorama galattico. Abbiamo intervistato per voi Greg Olsen, uno dei sette turisti spaziali al mondo, che ci ha raccontato la sua vacanza in una navicella spaziale, e Anna Gregorio, astrofisica dell’Università di Trieste, con la quale abbiamo approfondito l’argomento dal punto di vista di chi fa ricerca.

Potenza delle masse

Nature Geoscience anticipa on-line il secondo lavoro sul clima coordinato da Myles Allen, dell'università di Oxford, e firmato da decine di autori appartenenti a centri di ricerca sparsi tra Gran Bretagna e Nuova Zelanda. Sono stati aiutati da oltre ventimila volontari che hanno scaricato il programma BOINC sul proprio computer e forniscono la potenza di calcolo necessaria per elaborare le simulazioni del clima futuro.

In politica conta la voce

CRONACA - Quando votiamo siamo più propensi a scegliere un candidato con la voce profonda, che si tratti di un uomo o di una donna. Lo conferma uno studio recentemente pubblicato sui Proceedings B della Royal Society. Casey Klofstad, professore associato di Scienze Politiche all'Università di Miami, e i ricercatori del dipartimento di biologia della Duke University, hanno scelto candidati ipotetici sulla base della loro voce e li hanno registrati mentre dicevano: “Vi chiedo di votare per me il prossimo novembre”. Successivamente la registrazione è stata manipolata in modo da distorcere le voci e farle diventare più basse o più acute. Il risultato è stato che i partecipanti allo studio, ossia gli “elettori”, hanno votato in maniera notevolmente più significativa le voci più profonde.

Verona, aspirante capitale creazionista d’Italia

IL PARCO DELLE BUFALE - Per ora il titolo resta a Brescia, dopo i tre monologhi dell'ing. Stefano Bertolini invitato nel 2009, quale informatico, mormone e creazionista, a celebrare l'anno Darwin nel Museo di scienze naturali. Tuttavia, Verona pare decisa a impossessarsi del titolo. Nell'amena cornice dell'auditorium della Gran Guardia il 29 marzo alle ore 16.30, avverrà il "grande convegno" Per una biologia libera dalle ideologia anche a scuola L'evento si colloca sotto l’egida dall’Associazione italiana genitori scuole cattoliche e del Comune di Verona, diretto dal sindaco più amato d’Italia Flavio Tosi grazie al suo portavoce più pagato d’Italia Roberto Bolis.

Luna: più terra che altro

NOTIZIE - La composizione chimica delle rocce lunari è straordinariamente simile a quella terrestre. Così simile da creare qualche problema all'ipotesi prevalente sull'origine della Luna, detta dell'impatto gigante. Secondo questa ipotesi, all'incirca 4,5 miliardi di anni fa un pianeta delle dimensioni di Marte (Theia per i planetologi) si sarebbe scontrato con la Terra, allora non completamente solidificata, liberando in orbita una gran quantità di detriti che avrebbero formato la Luna per condensazione. Ora, i modelli informatici per un evento di questo tipo indicano che almeno il 40% dei materiali che hanno dato origine al nostro satellite dovrebbe derivare da Theia. Significa che la composizione isotopica (cioè l'abbondanza relativa di isotopi, forme differenti di uno stesso elemento) per campioni lunari e terrestri dovrebbe essere differente. Questa, però, non è la storia che ci raccontano le rocce lunari, come conferma uno studio appena pubblicato su Nature Geoscience

La scienza è cultura: McEwan sul Guardian

ARTE, MUSICA E SPETTACOLI - Nel Regno Unito (e più in generale in tutto il mondo anglofono, e non solo) quando si parla di cultura si include automaticamente anche il sapere scientifico. Nel nostro Paese questo accade più raramente e forse l'ultimo più grande letterato nostrano che ha fatto del sapere scientifico parte della sua formazione è stato l'amatissimo Italo Calvino. Nel mondo anglosassone invece non è infrequente, e così capita di scovare sulle pagine del Guardian (un quotidiano diciamo - tagliando un po' con l'accetta - corrispondente della nostra Repubblica) un lungo articolo di Ian McEwan, celebre scrittore, autore di capolavori come "il Giardino di cemento" e più recentemente di "Solar", che traccia un paralellismo fra il processo creativo in letteratura e nella scienza, concentrandosi su due figure chiave: Charles Darwin e Albert Einstein. Più nello specifico, McEwan racconta dell'urgenza di essere primi stando però "seduti sulle spalle dei giganti". Sia Darwin che Einstein hanno infatti pubblicato i loro lavori più importanti perché temevano di perdere il primato: Darwin per via di un paper che Alfred Wallace stava per pubblicare, Einstein per David Hilbert che rese pubblica poco prima di Einstein la formulazione matematica della relatività generale (teoria formulata da Einstein)

I più Neanderthal sono i toscani

CRONACA - Già invidiati per via del sommo poeta, e per vivere nel luogo al centro del risveglio intellettuale del Rinascimento, i toscani ora hanno una ragione in più per essere orgogliosi. Come descrive l'antropologo John Hawks sul suo blog, stando ai dati diffusi da 1000 Genomes, l'imponente progetto di ricerca che dal 2008 sta mappando le varianti del genoma umano, in particolare in relazione alle malattie, sembra che tra tutte le popolazioni analizzate il genoma dei toscani sia quello che ha integrato più geni dei nostri cugini Neanderthal: questa la conclusione dopo aver confrontato i campioni delle popolazioni attuali con il genoma Vi33.16, cioè uno dei tre ricavati dalle ossa fossili di H. neanderthalensis provenienti dalla grotta di Vindija, Croazia. Niente di cui vergognarsi, anzi. Sembra ormai un dato di fatto che le storie evolutive di Neanderthal e H. sapiens si siano intrecciate nell'evoluzione umana, non solo perché hanno condiviso l'habitat per decine di migliaia di anni, ma perché evidentemente le due specie erano interfertili e oggi solo il genoma di alcune popolazioni africane sembra totalmente privo di un contributo da parte dei cugini del Nord.

I costi (disumani) dell’inazione – II

AMBIENTE - Il nuovo rapporto dell'Asian Development Bank conferma una proiezione del 1997 sulle vittime annue dei cambiamenti climatici. Era dovuta a Norman Myers, dell'università di Oxford, che l'anno scorso è stato a sua volta vittima di una campagna di denigrazione. Gli analisti della Banca quantificano i danni economici per i paesi del sud-est asiatico e le isole del Pacifico, in particolare per le metropoli lungo le coste e i fiumi, nonché costi e benefici delle misure per ridurre le emissioni, dal momento in cui vengono adottate. I costi peggiori sono quelli umani. Nel 2010 i migranti per disastri ambientali causati dalla maggior frequenza e intensità degli "eventi meteorologi estremi" - alluvioni, siccità, ondate di calore ecc. - sono stati 42 milioni. Nel 1997 Norman Myers scriveva in “Environmental Refugees” che nel 2010 sarebbero stati "almeno 50 milioni", cifra poi citata dal Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP). Nell’aprile 2011, gli "scettici" in merito al riscaldamento globale hanno accusato il prof. Myers, l’ONU e le Ong umanitarie di “esilarante inettitudine”: dei migranti non c'era traccia, le emissioni di gas serra non avevano danneggiato nessuno. (1)

Da Fermilab a E.T stop baci stop

FUTURO - Nei ritagli di tempo di un esperimento simile a quello tra il CERN e i laboratori del Gran Sasso, al FermiLab di Chicago un centinaio di fisici ha inventato il "neutrinofono". A bordo di un'astronave in viaggio nel sistema solare, consentirà di parlare con l'equipaggio anche se si trovasse dietro un altro pianeta. In un articol0 di prossima pubblicazione sulle Modern Physics Letters A, David Stancil e i suoi colleghi descrivono in realtà una variante del telegrafo. L'idea di partenza risale a trent'anni fa, quando Fasci di neutrini sono stati proposti per veicolare comunicazioni in circostanze insolite, quali comunicazione globale point-to-point, comunicazione con sommergibili, comunicazione sicura e comunicazione interstellare. Hanno scritto il messaggio in codice ASCII, invece del Morse, e riprogrammato l'acceleratore che spara protoni su un bersaglio di grafite e fornisce i conseguenti neutrini alla beamline NuMI, perché ogni impulso dovuto al botto dei protoni corrispondesse a 1 e uno senza botto a 0. Colpo di fortuna, la potenza del fascio era ridotta a metà perché l'acceleratore stava chiudendo per manutenzione.
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