IL PARCO DELLE BUFALE

Il Salvatore

AII_cover_eng

IL PARCO DELLE BUFALE –  An Impossible Invention, “la vera storia di una fonte di energia che potrebbe salvare il mondo”, è un’agiografia di Andrea Rossi scritta in inglese da Mats Lewan, giornalista della rivista svedese Ny Teknik, e dedicata ai tre pionieri della fusione fredda morti di recente, Martin Fleischmann, Sven Kullander e Sergio Focardi.

Dopo il primo incontro con il filosofo italiano dalla stretta di mano ferma e dallo sguardo pensoso e sincero, l’autore ne diventa il discepolo. Riassume brevemente i progressi compiuti da celle e reattori a fusione fredda, pronti per il mercato dal 1992, raccoglie esperienze personali, articoli usciti su Ny Teknik, e interviste con il protagonista e con i testimoni dei suoi miracoli: l’estrazione di petrolio dai rifiuti, il Thermo-Electric Generator finanziato dalla Difesa statunitense e distrutto da un misterioso incendio prima di aver generato alcunché, i test pubblici dell’e-cat (e uno dell’Hyperion, altro candidato a salvare il mondo prodotto dai perfidi greci che ne hanno rubato il segreto).

L’inglese traballante è riscattato da un’abbondante retorica religiosa. Lewan descrive una missione in partibus infidelium iniziata nel gennaio 2011nella quale ogni “test decisivo” per convincere i miscredenti si traduce in un “disastro” e ogni disastro dimostra l’autenticità del miracolo. Nessun truffatore convocherebbe la stampa, in 6 mesi ridotta al solo Mats Lewan, a osservare sceneggiate tanto maldestre. Lo conferma un anonimo “partecipante” a un disastro dell’ottobre 2011:

Un test così disordinato è la garanzia che è vero. Significa una cosa sola: Rossi ha scoperto davvero quello che afferma d’aver scoperto.

Lewan si rende subito insostituibile. Recita tutti i ruoli che gli vengono assegnati da Rossi (e dai perfidi greci): unico verificatore indipendente dell’e-cat (e dell’Hyperion), confidente, consulente, addetto alle pubbliche relazioni, intermediario tra Rossi e gli “scienziati accademici” Essén e Kullander, ai quali Rossi scrive:

Dio ha voluto che ci incontrassimo.

Lo ha voluto lui, ma Dio interviene spesso a suo favore, si sarà confuso. Mentre ogni disastro viene celebrato dai fedeli come un successo, l’evasività di Rossi, i suoi capricci, il rifiuto di ogni verifica esterna anche se gratuita, le modifiche continue all’e-cat e all’allestimento dei test vengono spiegati con la difesa di proprietà intellettuale in attesa dell’imminente concessione di un brevetto internazionale…  Rossi incarna la sregolatezza e il genio italiano e quest’ultimo si vede a occhio nudo, come Giuseppe Levi e Sergio Focardi, ha

la fronte alta che evoca individui con un potere cerebrale ben sviluppato.

Suscita invidie, diffamazioni, complotti, minacce di morte (ne ricevono anche i perfidi greci). La sua vita è stato un lungo “Calvario” come dice il funzionario che gli dà un visto per gli Stati Uniti. Durante i mesi di reclusione a San Vittore, comminati in uno dei processi legati all’affare Petroldragon, l’ex “sceicco della Brianza” legge un articolo del prof. Bertin dell’Università di Bologna: è una “grazia di Dio” che lo avvia sulla strada dell’e-cat e del prof. Focardi, in pensione da tempo. Appena ottenuti i primi risultati nella sua officina di Bondeno, Rossi promette

a Dio che se tutto andava bene con la sua invenzione, ne avrebbe usato metà del denaro ricavato per curare bambini malati di cancro, le cui famiglie non potevano permetterselo.

In Italia le cure sono gratuite, già allora Rossi sapeva che la fortuna lo attendeva in America? Qui è incompreso come Galileo (che, stando a Lewan, “puntò il suo binocolo su Giove”). Nell’estate 2011 l’Università di Bologna “senza la quale non avrebbe avuto alcuna credibilità” sospende ogni rapporto finché non le avrà versato la prima tranche dei 500 mila euro previsti da un contratto di collaborazione con il Dipartimento di Fisica. Deve trovare un’università altrettanto credibile per i clienti prestigiosi che gli chiedono l’esclusiva. Tra questi in rapida successione o in contemporanea: la NASA che offre cento – “maybe” – milioni con un contratto che Rossi rifiuta di firmare, il “secret military customer” rappresentato da un presunto ex-colonnello della NATO, l’ing. Domenico Fioravanti. Maybe ingegnere quanto Rossi che, da laureato in filosofia, lo ricorda quale “compagno di università”. La US Navy smentisce di essere interessata, quanto al Dipartimento della Difesa americano, già scottato dal generatore termoelettrico, non si è manifestato.

Kullander e gli “scienziati accademici” sono provvidenziali, in effetti. Purtroppo la loro fede nelle prestazioni dell’e-cat non è del tutto salda, pretendono un test indipendente. Dopo numerosi rinvii con pretesti sempre più barocchi, Rossi decide finalmente di portare il bollitore in un laboratorio svedese, non dell’università dove i colleghi accademici non vogliono saperne. Il viaggio in macchina da Bondeno a Uppsala e ritorno vale da solo il prezzo del libro. Fa da cornice a un episodio esilarante: l’e-cat “non riscalda nemmeno una goccia d’acqua”. Il trucco che causa il disastro è meraviglioso, ma rivelarlo rovinerebbe la sorpresa dei lettori nello scoprire che la fede degli scienziati accademici ne esce rinforzata.

Invece il disastro dell’ottobre 2011 non converte gli esperti mandati ad assistere a un test da investitori svedesi pronti a offrire 60 milioni di euro. Ancora una demo, questa volta seria però, supplicano in coro Lewan, gli scienziati accademici e i quattro fondatori di HydroFusion che hanno già pagato la licenza di esclusiva per la Svezia. Niente più demo, risponde Rossi, comunque non si fida degli investitori. In rete si mormora che Carl Page, il fratello del fondatore di Google, abbia organizza un incontro con Elon Musk di Paypal e della Tesla Motors. Rossi sostiene di non sapere chi siano, però

Mi ha contattato un venture capitalist della California, ma in quel giro le frodi sono tante…

Così dice a Lewan, mentre su suo blog scrive di aver ceduto l’e-cat, l’azienda e tutta la sua proprietà intellettuale a un industrial partner di cui è diventato il direttore di ricerca e che ha costruito una fabbrica “magnificent” segreta in un luogo segreto della Florida. Cessione che sarà perfezionata quando gli “esperti indipendenti” svedesi avranno firmato il Third Party Report scritto da Giuseppe Levi, l’unico che misura ancora le prestazioni dell’e-cat e ai quali i co-autori svedesi si limitano a dare “suggerimenti” e quando l’industrial partner avrà raccolto 12 milioni di dollari e fatto sapere di non essere un’industria ma un piccolo fondo d’investimento per venture capitalist, con sede in un ufficio al secondo piano di una palazzina di Raleigh, North Carolina.

Per “gli scettici inclini a vedere cospirazioni dappertutto”, quella vendita al ribasso significava che

Rossi bluffava e se ne stava su un’isola del Pacifico con le tasche piene di soldi presi a gente tuttora in attese  che le facesse vedere e le consegnasse  una tecnologia funzionante.

Non per Lewan,

Potevo solo dedurne che aveva davvero un partner industriale, il quale aveva accuratamente verificato il buon funzionamento della tecnologia e ora stava sviluppando prodotti commerciali. 

Con le tasche piene di soldi, Rossi comprava otto appartamenti in Florida. Lewan preferisce ignorarlo, sta per iniziare l’ultimo capitolo e “Il nuovo mondo” dell’energia infinita e a buon mercato che darà cibo agli affamati e acqua agli assetati. Prima però, “riflette” sul proprio Calvario:

sullo scetticismo e sui sospetti che ho incontrato lungo la strada… Nel novembre 2011, “Medierna”, il programma della radio nazionale svedese che controlla le informazioni date dai media, aveva dedicato molto tempo a criticare i miei reportage… Se ora la tecnologia funziona, loro e altri critici ammetteranno forse che la mia valutazione era corretta, ma è difficile scordare quello che ho sopportato durante quel viaggio… Eppure difenderei di nuovo chiunque lo facesse.

Si sacrificherebbe un’altra volta senza esitare perché

Credevo necessario studiare fenomeni e idee dotate di tanto potenziale se il loro funzionamento era minimamente credibile.

 

Condividi su