RICERCA – Il video rilasciato dalla NASA l’8 ottobre scorso comincia con Kelly Smith, ingegnere che lavora al sistema di navigazione, che annuncia: “Orion si sta preparando per essere lanciato”. Ora c’è una data: 4 dicembre 2014 alle 7:05 ora della costa orientale americana. L’Exploration Flight Test-1 (EFT-1) prevede un vero e proprio volo orbitale fino a toccare circa quota 5.800 km, una quindicina di volte la quota media a cui orbita la Stazione Spaziale internazionale, per testare la capsula Orion Deep Space (questo il nome completo) che rappresenta lo sforzo della NASA di dare nuova vita alle missioni umane nello spazio.
Il volo inaugurale sarà privo di equipaggio e servirà a testare il comportamento della capsula dopo gli ultimi ritocchi che comprendevano l’installazione di una serie di sensori che riporteranno a terra dati preziosi per lo sviluppo del progetto. In tutto il volo di test durerà 4 ore e mezza, durante le quali la capsula effettuerà due orbite terrestri, a quote molto diverse, prima di rientrare nell’atmosfera e paracadutarsi nell’Oceano Pacifico. Quest’ultima fase sarà particolarmente monitorata da terra, dato che la velocità della capsula al momento del rientro sarà attorno ai 30 mila chilometri orari e lo scudo termico sarà messo a dura prova dai circa 2000 gradi che si registreranno in questa fase.
Il programma Orion Deep Space della NASA è il centro del nuovo impulso di esplorazione umana del nostro Sistema Solare. Le tappe previste, non ancora definitive, sono l’atterraggio su di un asteroide vicino al nostro Pianeta nel 2025 e mettere piede su Marte nel 2030.
Nella notte tra l’11 e il 12 novembre scorsi, Orion è uscita dall’hangar e si è andata a posizionare sulla piattaforma di lancio, precisamente la numero 37 della Air Force Station di Cape Canaveral, dove c’erano il razzo di lancio pronto ad attenderla (si tratta dell’unità di lancio nota come United Launch Alliance Delta IV Heavy). Tutta l’operazione è riassunta dal video in time-lapse che la stessa NASA ha pubblicato sul proprio canale Youtube.
Dopo le operazioni di accoppiamento con il sistema propulsore sulla piattaforma di lancio, l’ETF-1 ha ricevuto l’ok definitivo per il 4 dicembre solamente giovedì 20 novembre, quando la Flight Readiness Review (FRR) ha dato esito positivo. Nel frattempo, la marina americana, assieme a Lockheed Martin (principale azienda coinvolta nel progetto Orion) e la stessa NASA stanno preparando la squadra di recupero al largo della costa californiana.
Di seguito, il video in cui potete seguire l’ingegnere Kelly Smith nel suo racconto di Orion:
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Crediti immagini: NASA