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Celiachia: rischio maggiore per i bimbi nati d’estate

La chiave potrebbe essere la concomitanza tra la prima esposizione al glutine e i periodi di maggior esposizione a infezioni gastrointestinali virali acute da Rotavirus

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SCOPERTE – I bimbi nati durante l’estate, tra giugno e luglio, corrono un rischio più elevato di sviluppare la celiachia, ovvero l’intolleranza permanente al glutine che oggi riguarda tra lo 0,7 e l’1% della popolazione pediatrica del nostro Paese. Lo ha scoperto uno studio clinico coordinato dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (OPBG) di Roma e da poco pubblicato sull’European Journal of Pediatrics.

La celiachia è una malattia autoimmune dell’intestino tenue e può interessare persone di ogni età che siano geneticamente predisposte: più a lungo queste persone seguono una dieta normale, ignare della propria condizione, più aumenta il rischio per la salute epatica. I sintomi, una volta che la patologia si presenta, comprendono diarrea e letargia e, nei pazienti pediatrici, un ritardo nella crescita (uno degli elementi principali coinvolti nella diagnosi). A diagnosi avvenuta, che generalmente si fonda sulla presenza di anticorpi per glutine concomitante a un’infiammazione dell’intestino tenue, il paziente celiaco dovrà seguire una dieta apposita per tutta la vita (il glutine è contenuto in grano, segale, avena, orzo).

Non è la prima volta che si cerca un’associazione tra la stagionalità e il rischio, per i bambini, di sviluppare la celiachia. “Il possibile link tra la stagione di nascita e lo sviluppo di celiachia, in soggetti geneticamente predisposti, potrebbe essere rappresentato dalla concomitanza tra la prima introduzione del glutine (consigliata dai pediatri in genere a sei mesi di età e quindi tra novembre e gennaio nei nati in estate) con il periodo di maggiore probabilità di esposizione a infezioni gastrointestinali virali acute da Rotavirus”, spiega Antonella Diamanti, gastroenterologa e responsabile della Nutrizione Artificiale dell’OPBG.

“Si tratta della causa più comune di gastroenterite pediatrica in neonati e bambini al di sotto dei 5 anni e che si manifesta con più frequenza tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera”. Anche quelli che soffrono di sindrome dell’intestino irritabile, un disordine delle funzioni intestinali (a volte asintomatico) che colpisce tra il 10 e il 15% dei bambini in età scolare, corrono rischi maggiori di diventare celiaci.

Alcuni studi epidemiologici, in passato, avevano già individuato il maggior rischio di celiachia quando vi sia un alto tasso di infezioni da rotavirus. L’ultimo studio ha coinvolto i ricercatori delle Unità Operative di Epato-Gastro e Nutrizione e di Patologie Epato-Metaboliche del Bambino Gesù di Roma e di Gastroenterologia dell’Università di Bari, valutando il periodo dell’anno in cui sono nati tutti i bambini tra il 2003 e il 2010 afferenti ai due centri e che poi hanno sviluppato la celiachia.

La stagione di nascita è stata confrontata con quella di un gruppo di riferimento costituito da quasi 440mila bambini, nati tra Roma e Bari negli stessi anni e non affetti dalla patologia. Da queste osservazioni i ricercatori hanno avuto conferma dell’influenza della stagione di nascita sul rischio di celiachia: durante l’estate c’è una prevalenza del numero di nascite di bimbi celiaci (il 28,2%) rispetto al gruppo di riferimento (23%).

@Eleonoraseeing

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CRediti immagine: Bridget Coila, Flickr

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Eleonora Degano

Eleonora Degano

Editor, traduttrice e giornalista freelance
Biologa ambientale, dal 2013 lavoro nella comunicazione della scienza. Oggi mi occupo soprattutto di salute mentale e animali; faccio parte della redazione di OggiScienza e traduco soprattutto per National Geographic e l'agenzia Loveurope and Partners di Londra. Ho conseguito il master in Giornalismo scientifico alla SISSA, Trieste, e il master in Disturbi dello spettro autistico dell'Università Niccolò Cusano. Nel 2017 è uscito per Mondadori il mio libro "Animali. Abilità uniche e condivise tra le specie".