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“Affinità bestiali”, sesso e relazioni umane spiegate da quelle animali

Dagli incontri romantici all'accoppiamento, è difficile trovare atteggiamenti animali che non rispecchino i nostri. La recensione del libro di Jennifer Verdolin

Avete mai confrontato la vostra vita sentimentale e sessuale con il corteggiamento e le relazioni animali? C’è molto da imparare: le strategie del gallo insegnano che le galline badano ai fatti e non alle parole, mentre gli uccelli giardinieri satinati scelgono accessori e gingilli per valorizzare i propri colori, proprio come noi. Che siate decise come galline o artisti dotati come un uccello giardiniere, Affinità bestiali di Jennifer L. Verdolin (Edizioni Il Punto d’Incontro, 304 pp. edizione italiana di Wild Connection), è il libro che fa per voi. L’approccio dell’autrice, esperta di comportamento animale e ricercatrice alla Duke University, è stuzzicante quanto basta per avvicinare al tema dell’etologia anche i semplici curiosi.

Risorse, salute e inganni

affinità-bestialiLa fase del corteggiamento è fondamentale e negli esseri umani come negli animali l’obiettivo è mostrarsi il più attraenti possibili agli occhi del partner. Chioma e dentatura curate, una buona igiene, magari un po’ di trucco. Apparire in salute e con molte risorse a disposizione è fondamentale. Magari esagerando un po’, proprio perché a differenza degli animali ci è facile nascondere i difetti. Extension e parrucchino possono rinfoltire una chioma scarna, il make-up fa sembrare il volto più simmetrico, vestiti e accessori costosi possono essere specchietti per le allodole. Ma pensiamo a un pavone maschio, giudicato dalle femmine in base al numero di ocelli sulla coda. Non può certo disegnarsene qualcuno in più, lui non può ingannare. Siamo l’unica specie a farlo?

No, ma i limiti sono evidenti. Un gallo viene giudicato dalle galline in base alla dimensione della cresta e non può renderla più grande, mentre la raganella verde preferisce i maschi grossi con un gracidio basso, perché controllano territori più ampi. Che fare, se hai la cresta piccola o sei un raganello minuto? Menti, non sul tuo aspetto ma sulle risorse che hai. Quando il gallo trova del cibo attira l’attenzione delle galline e alle volte esagera sulla qualità. Può anche non aver trovato un bel niente, ma ha detto alle femmine quello che vogliono sentire. Anche se sono rimaste a becco asciutto non se la prenderanno per l’inganno, ma andranno dritte al punto, la cresta: se è grossa, il gioco sarà valso la candela. Anche il maschio della raganella può fingere, gracidando con tono più basso non tanto per attirare le femmine, che una volta arrivate vedono chiaramente le reali dimensioni, ma per scoraggiare gli avversari. Che penseranno d’essere in competizione con un avversario temibile.

Sì, ma poi?

Una volta conquistata la donzella – vi sorprenderà – esiste un corrispettivo animale per ogni tipo di aspetto delle relazioni umane possa venirvi in mente, da tradimento e orgasmi fino alle difficoltà di comunicazione e al divorzio. La scelta di un compagno o una compagna varia molto tra le diverse specie e gli elementi più importanti sono lo stato di salute, la capacità di protezione, l’accesso alle risorse e le capacità cognitive, che garantiscono una posizione di predominio e buone condizioni sociali. Ma anche la gentilezza e il comportamento corretto non rimangono in disparte, come dimostrano i macachi: i maschi qualitativamente migliori fanno il possibile per legare a sé la propria partner, con comportamenti gentili e affettuosi, mentre quelli scadenti ricorrono alla violenza e all’intimidazione. Questo la dice lunga, no?

Certo, una volta conquistato il partner la strada non è in discesa: se siete un pigoscelide di Adelia rischiate che la vostra compagna vi tradisca per il sassolino donato da uno sconosciuto (uguale a quello che le avete donato voi, ma lei non può proprio resistere), se invece siete un’amadriade rischiate di veder rapite le femmine del vostro harem. Le salvate e tutto torna come prima? No, spiega l’autrice del libro, perché a quanto pare la sindrome di Stoccolma non è qualcosa di unicamente umano. Se passa troppo tempo, potrebbe crearsi un legame tra la femmina rapita e il suo carceriere, e voi non la vedreste più.

Anche l’imitazione, quando si parla di scelta di un partner, non è certo una nostra prerogativa. Perché faticare e cercarsi un compagno valido quando possiamo approfittare di quello che un altro/a ha scelto in base alle sue qualità? Per molte specie di pesci la fecondazione è esterna, quindi un maschio che già sorveglia molte uova viene percepito come un padre affidabile. Le femmine che passano di lì si fideranno della scelta di chi le ha precedute e deporranno anche loro le uova.

Già dopo i primi capitoli avrete cominciato a esaminare la vostra vita sentimentale in chiave etologica. È stata una buona idea non uscire con quella ragazza che aveva un cattivo odore? Sono stata pragmatica come una gallina nel declinare il secondo invito di quell’uomo conosciuto su Tinder, che sul profilo aveva foto di 10 anni prima? Perché a molte donne piacciono gli uomini con la barba? Perché i balani hanno un pene lungo anche cinque volte il loro corpo? (Sì, troverete la risposta a ognuna di queste domande).


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Crediti foto: Dunpharlain, Wikimedia Commons CC 4.0

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

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Eleonora Degano

Eleonora Degano

Editor, traduttrice e giornalista freelance
Biologa ambientale, dal 2013 lavoro nella comunicazione della scienza. Oggi mi occupo soprattutto di salute mentale e animali; faccio parte della redazione di OggiScienza e traduco soprattutto per National Geographic e l'agenzia Loveurope and Partners di Londra. Ho conseguito il master in Giornalismo scientifico alla SISSA, Trieste, e il master in Disturbi dello spettro autistico dell'Università Niccolò Cusano. Nel 2017 è uscito per Mondadori il mio libro "Animali. Abilità uniche e condivise tra le specie".