Come il melanoma si diffonde nel corpo
Prima di diffondersi in altre parti del corpo, il melanoma invia piccole molecole per preparare i tessuti circostanti all'invasione tumorale. Bloccando il meccanismo si potrebbe forse fermare la diffusione del tumore.
SCOPERTE – Un gruppo di ricercatori della Tel Aviv University, in Israele, ha individuato un meccanismo con cui il melanoma forma le sue metastasi, diffondendosi in altre parti del corpo. Prima di raggiungere altri organi, il tumore invia piccole vescicole che contengono molecole di microRNA. Sono queste molecole ad aprire la strada all’invasione delle cellule tumorali, preparando i tessuti a riceverle. La ricerca, pubblicata su Nature Cell Biology, suggerisce anche una strategia per bloccare la diffusione del melanoma, che potrebbe diventare un potenziale trattamento per il tumore.
Il melanoma è una forma di tumore molto aggressiva e difficile da trattare, responsabile di circa l’80% delle morti per tumori alla pelle. Secondo i dati dell’Associazione italiana registri tumori (AIRTUM), in Italia si contano 13 casi ogni 100 000 persone, con circa 6000 nuovi casi ogni anno.
Questo tumore colpisce i melanociti, le cellule dell’epidermide che contengono il pigmento melanina, coinvolto nella colorazione della pelle e nell’abbronzatura. Il primo passo per la diffusione del tumore è l’invasione dello strato sottostante della pelle, il derma. In questa regione si trovano infatti molti vasi sanguigni, che permettono il trasporto di cellule tumorali in altre regioni del corpo, con la formazione di metastasi.
Esaminando alcuni campioni proveniente di pazienti colpiti da melanoma, i ricercatori hanno osservato alterazioni nella struttura del derma, che hanno permesso di ipotizzare il meccanismo responsabile della diffusione tumorale. “Prima di invadere il derma”, spiega in un comunicato Carmit Levy, a capo dello studio, “il melanoma invia piccole vescicole che contengono molecole di microRNA.” Queste molecole sono note per avere la capacità di modificare l’espressione di alcuni geni, alterando quindi il funzionamento delle cellule. Arrivati nel derma, i microRNA inducono cambiamenti morfologici nel tessuto, preparandolo per ricevere e trasportare le cellule tumorali. “A questo punto abbiamo capito che bloccando le vescicole avremmo potuto anche fermare la malattia”, continua Levy.
Il gruppo di scienziati ha quindi identificato due sostanze in grado di bloccare la diffusione del tumore in queste prime fasi, aprendo la strada per potenziali farmaci da utilizzare nel trattamento del tumore. Inoltre, secondo i ricercatori, i cambiamenti osservabili nel derma potrebbero essere di aiuto alla diagnosi precoce di melanoma.
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