Carnevale della Biodiversità VI: Parenti serpenti – Chi fa da sé…
Le famiglie terrestri sono state monoparentali per miliardi di anni fino all’invenzione del sesso maschile. Alcune specie ne fanno tuttora meno, non è chiaro se da tempo oppure occasionalmente, se per scelta o per assenza di opportunità, per senso di solitudine o per evitare l’estinzione. Una genitrice e basta è la regola fra gli unicellulari da cui discendiamo tutti e ne approfittiamo per elevare una vibrata protesta contro l’acronimo Luca per Last Ultimate Common Ancestor, quando non può che chiamarsi Lucia.
Fra i discendenti di Lucia, anche se non fra quelli di Lucy, fanno a meno di un compagno squali, uccelli, insetti, lucertole e nessuna vertebrata più sinuosa ed elegante della Boa constrictor. Un anno fa, sulle Biology Letters della Royal Society, Warren Booth e altri quattro americani descrivevano i parti nel 2009 e nel 2010 - non c’è più privacy, signore mie - delle 22 figlie di una constrictor imperator platinata con macchie color caramello. Le analisi del DNA avevano appurato che le piccole erano prive di un padre sebbene quattro candidati fossero presenti nella teca natia. Maculate come la mamma, eppure invece dei cromosomi W e Z ne avevano ereditato due volte il cromosoma W ed erano i suoi cloni solo per metà.