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Inchieste e reportage dal mondo della scienza. Una lente d’ingrandimento sul ruolo che la ricerca svolge nei temi più caldi e controversi della nostra società.

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Soppresso Inran, grosso riordino per Agea

CRONACA - Per la riorganizzazione degli enti di ricerca, il futuro è molto più prossimo di quanto alcune dichiarazioni raccolte in ambienti ministeriali e lo stesso comunicato stampa sul decreto per la spending review lasciassero intendere. In un proprio comunicato, infatti, il ministro dell'agricoltura Mario Catania annuncia la soppressione dell'Inran, (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), le cui funzioni saranno svolte principalmente dal Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura. Le competenze nel settore delle sementi elette saranno invece trasferite all'Ente nazionale risi. Niente da...
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“Enti a rischio”: si cambia, ma non è ancora chiaro come e quando

CRONACA - "Ridurre gli uffici e gli organici" (cioè il personale) almeno del 20% e "razionalizzare gli assetti strutturali", per esempio eliminando le duplicazioni. Ecco che cosa chiede agli enti di ricerca (come pure alle amministrazioni e agli enti pubblici) il decreto legge sulla spending review approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri. Insomma, in qualche modo si cambia, anche se non è ancora chiaro come e in che tempi. Il dettagliato comunicato stampa emesso da Palazzo Chigi (il provvedimento completo sarà presto disponibile in Gazzetta Ufficiale) non menziona il destino di singoli enti di ricerca, come si leggeva in alcune bozze circolate nei giorni scorsi. In altre parole: non c'è scritto nero su bianco che Ogs, Inrim e Indam finiranno nel Cnr, che Inaf confluirà nell'Infn e che Inran sarà inglobato nel Centro di ricerca in agricoltura. Però è chiaro che un progetto di riorganizzazione di questi enti c'è. Ambienti vicini al Ministero dell'istruzione e della ricerca confermano che revisioni e accorpamenti, specie per enti piccoli o molto piccoli, potrebbero far parte di misure di contenimento della spesa applicate in un prossimo futuro.
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Il destino dell’INRIM

CRONACA - Anche l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM), degno erede dello storico Galileo Ferraris di Torino, potrebbe rientrare tra i tagli della spending review e venire inglobato nel CNR. Non è l’unico motivo per cui, negli ultimi mesi, l’INRiM ha attirato l’attenzione dei media e del pubblico. Purtroppo il motivo dell’attenzione non sono i brillanti successi scientifici. Anzi. La nuova presidenza del prof. Alberto Carpinteri, insediatosi a settembre dello scorso anno su nomina dell’allora ministro Mariastella Gelmini, ha suscitato critiche da parte della comunità scientifica e del personale dell’INRiM.
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Spending review, enti a rischio: per l’Indam la soppressione è assurda

CRONACA - È convocato per le 17 di oggi il Consiglio dei ministri in cui si discuterà del provvedimento sulla spending review. Secondo alcune indiscrezioni, tra le previste misure di risparmio ci sarebbe anche la soppressione di alcuni enti di ricerca (in realtà ciclicamente oggetto di progetti di riorganizzazione o eliminazione). Tra questi, anche l'Istituto nazionale di alta matematica, che ora risponde all'ipotesi di soppressione con un comunicato che la definisce seccamente un'assurdità. Un modo miope per risparmiare (pochi) fondi, mettendo in crisi l'eccellenza della ricerca matematica italiana. Ecco il...
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Spending review, enti a rischio: il presidente della Stazione zoologica Dohrn scrive a Napolitano

CRONACA - L'incertezza continua: a fronte di voci che annunciano, nella bozza di decreto sulla spending review, la soppressione di alcuni tra i principali enti di ricerca italiana, due tra quelli coinvolti - l'Istituto nazionale di astrofisica (INAF) e l'Istituto nazionale di alta matematica (INDAM) - ci fanno sapere di non avere ricevuto alcuna comunicazione in merito. La notizia, insomma, è ancora tutta da confermare, ma oltre al direttore di OGS anche altri, nel dubbio, cominciano a muoversi. È il caso del presidente della storica Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, l'etologo Enrico Alleva, che ha scritto una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (già una volta intervenuto a favore della Stazione e di altri enti). Ecco il testo della lettera. Ancora una volta apprendiamo con viva preoccupazione che la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli rischia la soppressione, nell’ambito del decreto sulla spending review. Con questo provvedimento la Stazione Zoologica perderebbe l’autonomia che la caratterizza sin dalla sua fondazione, oltre a veder ridimensionata o annullata la sua operatività
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Spending review, enti a Rischio: lettera dal presidente di OGS

CRONACA - Diffondiamo una lettera ufficiale in cui il direttore dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS), Cristina Pediccchio, esprime preoccupazione per la Spending Review (il piano di tagli alla spesa pubblica) messa a punto dal Governo Monti in questi giorni. La manovra rischia infatti di far saltare più di un ente di ricerca (vi ricorda qualcosa?). Le voci che circolano sostengono che il finanziamento ordinario delle università sarà ridotto di 200 milioni (ma alle escuole non statali invece verranno erogati appunto 200 milioni). il Cnr, l'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) saranno "rioganizzati" mentre direttamente "soppressi" saranno l'Istituto nazionale di ricerca metrologica, la Stazione zoologica Anton Dohrn, l'Istituto italiano di studi germanici, l'Istituto nazionale di alta matematica, l'Istituto nazionale di astrofisica e il Museo storico della fisica e centro di studi e ricerche "Enrico Fermi", e appunto, L'OGS. Il Governo smentisce, però. Attendiamo di avere la bozza della manovra in versione originale per darvi conferma. Intanto ecco il testo del presidente di OGS. riportiamo qui in versione integrale il testo della lettera Spending review e ricerca Tutti i paesi progrediti investono in modo intelligente in ricerca e innovazione e soprattutto in risorse umane dedicate alla “conoscenza”. Sembra che per l’Italia invece la ricerca rappresenti un settore minoritario da “buttare nella spending review” con grande leggerezza e senza alcuna oggettiva motivazione
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Inran e altri enti: il Disegno di legge sulla riforma

Intervista a Leana Pignedoli, senatrice Pd e promotrice del Ddl, con un commento sul caso Inran POLITICA - Il caso Inran è il tema caldo del momento, ma quello della ristrutturazione degli enti vigilati dal Mipaaf, il Ministero dell'agricoltura, è in realtà un argomento ricorrente, specie in questi anni di crisi economica, tutti all'insegna della necessità di stringere la cinghia. A riaccendere la miccia della discussione negli ultimi tempi è stato un disegno di legge presentato in Senato lo scorso 22 marzo, su iniziativa della senatrice Leana Pignedoli, capogruppo del...
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Il ministro Catania risponde sul “caso Inran”

POLITICA - “Tutto è a rischio, e nulla è a rischio. Stiamo facendo a livello di governo una riflessione su tutto il sistema degli enti pubblici, e l’Inran non è in condizioni diverse dagli altri enti. Ma le funzioni dell’Inran non spariranno, saranno eventualmente aggregate”. Così si è espresso il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, a margine dell'inaugurazione di “Eataly”, il forum del Pd sull'agricoltura a Roma, circa l’allarme di un’eventuale chiusura dell’Istituto nazionale della ricerca per gli alimenti e la nutrizione. Per Catania, “non esiste un caso Inran”, in quanto non è stata ancora presa la decisione di sopprimere l’ente. Tuttavia, dalle sue parole si evince che l’ipotesi non è neppure esclusa. “Quando e se lo decideremo, valuteremo il da farsi”, prosegue il ministro del Mpaaf. “Se anche venisse soppresso l'Inran attraverso un accorpamento con altri enti, questo non significa che sopprimiamo le funzioni dell’istituto e la ricerca che fa con i suoi ricercatori. In una fusione tra due o tre enti, al massimo scomparirà il nome, ma i ricercatori li portiamo dietro”. Chissà, invece, che fine farà il personale precario, che all’Inran è circa la metà di quello di ruolo.
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L’Inran non deve morire

OLITICA - L’Istituto nazionale per la ricerca sull’alimentazione e la nutrizione (Inran), l’ente che ha promosso la dieta mediterranea nel mondo, potrebbe chiudere battenti. Il motivo? Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), a cui l’Inran afferisce, sta facendo pulizia nel marasma di enti e società sotto la propria vigilanza. Riordino, soppressione, riduzione sono le parole d’ordine, in tempo di spending review. Ma c’è il rischio di buttar via il bambino con l’acqua sporca. Nel mirino del Mipaaf ci sono organismi disparati e con compiti spesso sovrapposti. Alcuni si occupano di agricoltura, come il Cra (Consiglio per la ricerca in agricoltura), con 1.800 dipendenti e 47 centri sparsi per l’Italia, e l’Inea (Istituto nazionale di economia agraria), con 300 dipendenti e 20 filiali regionali. Spicca l’Inran, che fa ricerca sull’alimentazione e conta circa 250 persone, dopo l’accorpamento nel 2010 di due enti più piccoli, l’Ense (Ente nazionale sementi elette, 100 dipendenti) e l’Inca (Istituto nazionale per le conserve alimentari, 16 dipendenti). Poi ci sono gli enti economici, come l’Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo e alimentare), che finanzia l’acquisto dei terreni da parte degli agricoltori e ha un organico di circa 150 persone, l’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) che distribuisce fondi comunitari per quasi 7 miliardi l’anno. Nell’elenco rientrano inoltre società controllate da questi stessi organismi, come la Sin (Sistema informatico agricolo nazionale), l’Isa (Istituto per lo sviluppo agroalimentare), l'Agecontrol, l'Agensud.
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Carnevale della Biodiversità VI – Parenti serpenti

Con grande piacere Oggi Scienza ospita il IV e ultimo (per quest'anno, non temete) Carnevale della Biodiversità. Il tema scelto dal Comitato questa volta, forse ispirato, visto il periodo Natalizio, dal film del 1992 di Monicelli è stato Parenti serpenti. Il tema si poteva leggere in diverse maniere, c'è chi ha voluto parlare dei serpenti nel senso di ofidi, chi ha colto invece lo spirito del film di Monicelli e ha parlato dell'importanza delle parentele, e chi invece è riuscito a fondere i due temi assieme. Il carro di Chris...
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