CRONACA

Ognuno può vantare il suo record personale. C’è chi ai tempi dell’università era capace di restare a letto per due interi giorni, e chi è riuscito a concludere la lettura di tutta La Recherche costretto a letto una settimana da una polmonite. Qualcuno è andato anche oltre: nel 1969, John Lennon e Yoko Ono hanno protestato contro la guerra in Vietnam con un bed-in di due settimane. Ma l’impegno richiesto dall’ultimo esperimento lanciato dalla NASA rischia di sbaragliare qualsiasi primato dei più appassionati amanti del riposo a oltranza.

Probabilmente è ora di rispolverare il vecchio adagio secondo cui “non siamo altro che polvere di stelle”. Alcuni ricercatori dell’Imperial College di Londra, dell’Università del Kent e del Lawrence Livermore National Laboratory hanno infatti aggiunto qualche tassello in più sui processi che guidano l'originarsi della vita sul nostro pianeta, scoprendo che l'impatto tra una cometa lanciata a grande velocità e la Terra, è in grado di mettere in moto i processi chimici che generano alcune tra le componenti prime della vita, come gli amminoacidi.

Per la Terra è cominciato il conto alla rovescia. Secondo una ricerca pubblicata su Astrobiology lo scorso 19 settembre, infatti, il nostro pianeta rimarrà ancora abitabile per un periodo compreso tra 1,75 e 3,25 miliardi di anni.

Nei secoli scorsi, e fino a non molti decenni fa, la mano sinistra - anche in relazione al nome - veniva definita “la mano del diavolo”, poiché si riteneva che la propensione verso il mancinismo rappresentasse un'anticamera per loschi presagi.

Quali canzoni ascoltiamo più volentieri o ricordiamo meglio? Qualsiasi sia l'età, la risposta è sempre la stessa: la musica che ricordiamo meglio e con piacere è quella della nostra giovinezza.

Crema alla barbabietola, gelatina al tè o frappè di avocado? Certo, l'esperienza pregressa aiuta a fare le scelte migliori, in generale e in fatto di cibo. Ma quando ci troviamo di fronte ad alimenti, come questi, che non abbiamo mai assaggiato?

CRONACA - Acqua potabile a portata di mano, anche senza tubature e acquedotti: questo è il sistema progettato e realizzato dal gruppo di ricerca del laboratorio di ingegneria meccanica del MIT guidato da Steven Dubowsky. Il sistema di depurazione e desalinizzazione dell’acqua funziona completamente a energia solare e richiede una manutenzione minima; è in grado di produrre fino a circa 1000 litri di acqua potabile al giorno, anche in caso di nuvole, e il costo del macchinario si aggira solo intorno agli 8000 dollari. Per testare sul campo il funzionamento...