CRONACA

Cronaca, esteri, politica, economia, cultura, costume e sport. Quando la ricerca esce dai laboratori e incontra la società.

CRONACA

Envisat non risponde più

CRONACA - Dal 2002, quel grosso satellite di dieci tonnellate, un po' goffo d'aspetto ma infarcito di strumenti abilissimi, misurava lo stato di oceani, atmosfera, laghi, fiumi, ghiacci, vegetazione, nubi, nevi, piogge, della salute del pianeta insomma. Mandava pure cartoline come questa, dalle Azzorre, l'ultima che ci è arrivata. Tace da almeno quattro giorni, forse per sempre. Il comunicato dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) è scarno, ci aggiungiamo parole di gratitudine e di incoraggiamento per l'eroe del progetto "Pianeta vivo" Dopo 10 anni di - leale e instancabile - servizio, Envisat ha smesso di mandare dati a Terra. Il controllo missione sta lavorando - indefessamente, sai - per ristabilire il contatto
CRONACA

Nuovi studi e vecchie dicerie sull’autismo

A VOCE DEL MASTER - In occasione della Giornata Mondiale dell’Autismo, che si è svolta il 2 aprile scorso, si sono riaccesi i riflettori mediatici, in maniera più o meno appropriata, su questa complessa patologia. Risale a qualche giorno prima la pubblicazione da parte del CDC (Centre for Disease Control and Prevention) di un rapporto che dà il numero di bambini statunitensi affetti da disturbi dello spettro autistico nel 2008 in aumento del 78% rispetto al 2000. Secondo questi dati, ne soffrirebbe un bambino su 88. Numeri tutt’altro che generosi, che fanno capire la necessità di un dibattito costante e costruttivo sugli aspetti sociali e scientifici che riguardano questo disturbo. Obiettivo non sempre facile da raggiungere dal momento che c’è ancora chi associa l’aumentato numero di casi di autismo a vecchie leggende ormai sfatate da tempo. Come Donald Trump, qualche sera fa nel programma Fox News, che ha avanzato (di nuovo!) la “teoria” che siano le vaccinazioni le colpevoli di questo incremento, nonostante questa si sia rivelata una delle più grosse frodi scientifiche degli ultimi anni (di cui si è occupata anche Oggiscienza).
AMBIENTECRONACA

Sversamento di carburante nel porto di Taranto

CRONACA - Ieri sera, 11 aprile, una motonave battente bandiera panamense, la East Castle, ha riversato nelle acque del porto mercantile di Taranto una considerevole quantità di carburante. Le cifre non sono ancora chiare, ma si parla di decine di tonnellate. Stando alla Capitaneria di Porto la situazione ambientale è sotto controllo, e già metà del carburante è stato recuperato. Abbiamo contattato anche l’ARPA di Taranto, ma all’Agenzia non si vogliono sbottonare: i risultati ufficiali delle analisi saranno pronti tra qualche giorno, anche perché l’area pare non sia del tutto...
CRONACA

Cade un altro mito sulla “cura” dell’omosessualità

CRONACA - Uno studio controverso che è stato per anni il riferimento per i sostenitori del movimento "ex-gay" viene ritrattato dal suo autore. CRONACA - Uno studio controverso che è stato per anni il riferimento per i sostenitori del movimento "ex-gay" viene ritrattato dal suo autore. Luca era gay cantava Povia in un pezzo che, volente o nolente, ha fatto conoscere al grande pubblico italiano (in maniera oserei dire piuttosto ingenua, per essere gentili) un argomento scottante, e cioè quello dell "cura dell'omosessualità". Non stiamo parlando di folkoristiche cadute di stile, come quello sulla presunta terapia omeopatica dell'omosessualità) ma di un ben più preoccupante fronte di opinione che sostiene che l'omosessualità sia una malattia mentale e che dunque possa essere curata proprio come si curano altre malattie mentali (e sì, esistono anche cliniche specializzate). Non che sia una novità: fino al 1973 - quando è stata depennata - l'omosessualità figurava come distrubo psichiatrico nel Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (lo stranoto DSM). ​Per fortuna da bel po' è chiaro che la stragrande maggioranza di medici, piscologi e scienziati in genere (e dell'opinione pubblica) non la considera più tale, ma, si sa, le cattive abitudini sono dure a morire
CRONACA

Sumatra: allarme rientrato

CRONACA - Buone notizie: il Pacific Tsunami Warning Centre ha fatto rientrare l'allerta lanciato qualche ora fa a seguito della scossa di magnitudine 8.6 al largo di Sumatra (e la successiva scossa di 8.2 qualche ora dopo). Le onde registrate sono all'incirca quelle del post precedente e non hanno superato il metro di altezza. Meno male. Qui trovate l'ultimo messaggio diffuso.
CRONACA

Scossa a Sumatra: dati sull’onda

CRONACA - il Pacific Tsumani Warning Centre diramai dati sull'effettiva onda di tsunamic he dunque è avvenuta. pe rora si sa poco sulla sua distruttività Le letture al livello dle mare indicano che si è generato uno tsunami. Potrebbe essere già stato distruttivo lungo alcune coste Queste le zone che hanno riportato il dato: GAUGE LOCATION LAT LON TIME AMPL PER ------------------- ----- ------ ----- --------------- ----- DART 23401 8.9N 88.5E 0956Z 0.03M / 0.1FT 06MIN MEULABOH ID 4.1N 96.1E 0950Z 0.27M / 0.9FT 14MIN SABANG ID 5.8N 95.3E 0956Z 0.31M / 1.0FT 08MIN (LAT - latitudine (N-Nord, S-Sud) LON - Longitudine (E-Est, W-Ovest) TIME – ora di misurazione (Z = UTC) AMPL – ampiezza dell'onda in relazione al livello del mare; PER - periodo di tempo fra un’onda e la successiva).
CRONACA

Aggiornamento su Sumatra

CRONACA - Al momento non si hanno notizie dell'arrivo di un'onda di tsunami. Intanto il Pacific Tsumani Warning Centre dirama un comunicato che dice (fra le altre cose): Terremoti di questa entità hanno il potenziale per generare un'onda di tsunami diffusa e distruttiva che può colpire le coste di tutto il bacino dell'oceano Indiano. COMUNQUE - non è noto al momento che si sia generato uno tsunami. Questo allarme nasce solo sulla base di valutazioni dell'evento sismico. Le autorità nella regione dovrebbero mettere in atto azioni appropriate per risponedere alla possibilità che avvenga uno tsunami esteso e di forza distruttiva. Stiamo ancora attendendo da parte delle più vicine stazioni a livello del mare la conferma della presenza di un'onda. Qui sotto un elenco degli orari stimati di arrivo dell'onda nelle stazioni all'interno dell'area di allerta. Gli orari reali possono differire da quelli previsti e la prima onda potrebbe non essere quella più grande. Uno tsunami è fatto da una serie di onde e il tempo fra una e l'altra può variare da 5 minuti a un'ora
CRONACA

Scossa sismica vicino a Sumatra, allerta tsunami

CRONACA - Per ora sappiamo solo questo: alle 10.38 italiane (8:38 UTC) c'è stata una forte (molto forte) scossa di terremoto (magnitudine 8.7, coordinate 2.348°N, 93.073°E, vale adire poco a ovest della costa nord dell'Isola di Sumatra, di nuovo vicino ad Aceh). È stato lanciato un allerta tsunami nell'Oceano Indiano dal Pacific Tsunami Warning Centre (qui potete seguire le informazioni in diretta).
POLITICA

La wikificazione di PLoS

POLITICA - Qualche giorno fa, il 29 marzo, la rivista Plos Computational Biology ha iniziato un esperimento. Facciamo una premessa: già da un po' la comunità scientifica sta portando avanti una profonda riflessione sul processo di pubblicazione degli articoli scientifici. Per ora il modello imperante è quello della peer-review (revisione paritaria) classica, che possiamo qui definire "statica". In soldoni: uno scienziato o un gruppo di ricerca "sottomette" un articolo, frutto di una ricerca, a una rivista scientifica, che si preoccupa di individuare un certo numero di revisori (persone esperte nel campo, altri scienziati cioè) che "fanno le pulci " al lavoro, chiedendo eventualmente ulteriori chiarimenti, esperimenti, o arrivando persino a rigettare la ricerca se alla fine della revisione non incontra i criteri stabiliti. Nella versione pù classica del peer-review (doppio cieco) gli autori non conoscono i revisori e i revisori non conoscono gli autori (e non sanno chi sono gli altri revisori).
CRONACA

Ridateci Plutone

CRONACA - Con un golpe, nel 2006 l'Unione astronomica internazionale ha retrocesso Plutone a un "nano trans-nettuniano" di nome 134340 Pluto e i pianeti "normali" del nostro sistema solare son rimasti in otto. Cittadini del sistema Sol I ribellatevi, prima che quelli di HD 10180 si vantino di averci battuti. Sarà un corpo celeste di periferia e dall'orbita eccentrica, però con quattro satelliti 134340 Pluto/Plutone non è nemmeno da buttar via. Relegarlo tra i plutini o plutoidi è stata un'ingiustizia e un autogol. Mikko Tuomi ha appena calcolato che a 24 anni-luce da qui, un Sole ha nove pianeti e tutti degni di questo nome. Fino all'uscita dei suoi dati su Astronomy & Astrophysics, eravamo i detentori del titolo. Nel 2010, i suoi colleghi che usano anch'essi HARPS - per “High Accuracy Radial Velocity Planet Searcher”, uno strumento dell’Osservatorio Meridionale Europeo a La Silla, in Cile – avevano scoperto HD 10180 e identificato 5 pianeti certi, più 2 sospetti tali attorno a quella nana gialla di 4 miliardi e rotti anni (video artistico) nella costellazioncina dell’Idra. Che a rigore dovrebbe chiamarsi Idro.
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