POLITICA

Cronaca, esteri, politica, economia, cultura, costume e sport. Quando la ricerca esce dai laboratori e incontra la società.

AMBIENTEINFOGRAFICHEPOLITICA

Il “salva Italia” dal punto di vista dell’ambiente

POLITICA - Nelle intenzioni del neoministro dell’Ambiente Corrado Clini le misure per lo sviluppo avrebbero dovuto contenere anche un “pacchetto ambiente”: energie rinnovabili, prevenzione e sicurezza del territorio e sviluppo dei parchi. La proposta, in particolare, prevedeva il completamento degli incentivi per le fonti rinnovabili e l'efficienza energetica, una quota di risorse per la sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico e la valorizzazione per parchi e riserve marine. Nel decreto “salva Italia” approvato dal Consiglio dei Ministri il 4 dicembre questi punti mancano. Rientrano solo la valutazione ambientale strategica che sarà incardinata nel processo delle grandi infrastrutture di interesse nazionale e la conferma, anche per il triennio 2012-2014, della detrazione del 55% per le eco-ristrutturazioni in chiave efficienza energetica
CRONACAINFOGRAFICHEPOLITICA

Me ne vado all’estero

POLITICA - Ogni anno circa 50mila italiani lasciano il bel Paese per trasferirsi all’estero. Nel 2009 se ne sono andati più di 48mila, il 16% con una laurea in tasca, nel 2000 erano il 9,7%. Questi “cervelli in fuga” - giovani e brillanti neolaureati, ricercatori e professionisti - hanno portato con sé 4 miliardi di euro. È questo, infatti, il valore economico dei 301 brevetti depositati dai 20 principali scienziati italiani emigrati all’estero, secondo i calcoli dell’Istituto per la Competitività (ICom). Del resto il 35% dei 500 migliori ricercatori italiani lavora all’estero. Se consideriamo i primi 100, addirittura uno su due ha abbandonato il nostro Paese
AMBIENTECOSTUME E SOCIETÀECONOMIAPOLITICA

Difendersi da che cosa?

CRONACA - “Il Piano per il dissesto in molte regioni è ancora fermo al palo... con il decreto legge di agosto, tutte le risorse Fas statali, incluse quelle per il dissesto, sono state cancellate” e ancora “al ministero dell’ambiente non è stata assegnata alcuna risorsa” - che a pronunciare queste parole sia stato appena due giorni fa il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo non può che fare una certa impressione mentre la città di Genova è in ginocchio, sono morte delle persone, continua a piovere e da più parti è confermato che ci saranno sempre più eventi estremi e di breve durata.
POLITICA

Occupy the Laboratory

POLITICA - E se si lamentano loro... qui in Italia abbiamo l'abitudine vagheggiare le università americane (USA), immaginando una specie di paradiso, dove chi ha cervello e buona volontà potrà (a differenza che nella patria natia) riuscire a combinare qualcosa di buono nel campo della ricerca (oltre che ricevere uno stipendio adeguato). Ahimè, mentre le cose qui non si rimettono, anche là il sistema evidentemente inizia a scricchiolare
AMBIENTEECONOMIAPOLITICA

VolksWagen, Morte Nera per il pianeta Terra

AMBIENTE - Continua l'azione di Greenpeace contro la Volkswagen, accusata di ostacolare le politiche europee per la salvaguardia del clima. L'azienda tedesca avrebbe architettato una perfetta strategia di greenwashing contro l'UE «Salva Volksvagen dal Lato Oscuro della Forza. Unisciti all'Alleanza Ribelle» si legge dal sito vwdarkside.com promosso da GreenPeace International (www.greenpeace.org). L’associazione ambientalista ha lanciato, da inizio estate, una campagna di comunicazione contro la casa automobilistica tedesca, accusata di greenwashing e in particolare di opporsi a due leggi europee fondamentali per la salvaguardia del clima. La campagna, costruita sulla saga di Star Trek, si basa su un Rapporto dettagliato di Greenpeace International riguardante i «piani segreti della Volkswagen». Secondo il Rapporto (Il lato oscuro della Volkswagen, giugno 2011) l’azienda tedesca ha fatto di tutto per contrastare la normaiva europea sull’efficianza dei veicoli.
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Wikipedia Italia chiuso per protesta

POLITICA - Si lo sappiamo questo è un giornale di scienza, e c'è chi si lamenta che ogni tanto ci occupiamo di cose che travalicano la pure divulgazione scientifica. Ci tengo a far notare che OggiScienza è un giornale che dalla sua nascita ha subito mostrato una forte vocazione per quanto riguarda i temi che si trovano all'intersezione di "Scienza&Società", vocazione di cui siamo pienamente coscienti e speriamo che anche i nostri lettori lo abbiano ben chiaro (inosmma se cercate divulgazione "pura" questo non è il posto giusto). Detto questo segnalo con un certo sconcerto la chiusura di uno dei siti al quale attingiamo di più quando si tratta di offrire approfondimenti scientifici ai nostri articoli (i link a questo servizio dalle nostre pagine sono innumerevoli): Wikipedia. Per la precisione Wikipedia.it, e cioè la versione italiana. se andate oggi sulla home italiana del nota enciclopedia partecipativa troverete un annuncio che in soldoni avverte che per ora i contenuti del servizio sono solo nascosti per una sorta di sciopero, ma che potrebbe darsi che presto vengano cancellati davvero. Il motivo, spiegano ancora i responsabili di Wikipedia.it, è che "purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni". Quello che preoccupa Wikipedia (e non solo) è soprattutto "l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine". La lesività dei contenuti però sarà valutata unicamente dal soggetto che chiede la rettifica, senza l'intervento di un giudice terzo, scrivono ancora.
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La solita strage

POLITICA - Tabella dell'Economist sulla mortalità femminile in eccesso di quella maschile per fascia di età dalla nascita ai 60 anni, tratta dal Rapporto sull'uguaglianza di genere pubblicato il 19 settembre dalla Banca Mondiale. No comment.
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Processo ai sismologi

POLITICA - Comincia il 20 settembre il processo, che si protarrà sicuramente per mesi o forse anni, per il terremoto dell’Aquila. Gli accusati sono Franco Barberi, presidente vicario della Commissione Grandi rischi, Bernardo De Bernardinis, vicecapo del settore tecnico del Dipartimento di Protezione civile, Enzo Boschi, allora presidente dell’INGV, Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto CASE, Claudio Eva, ordinario di fisica all’Università di Genova, Mauro Dolce, direttore dell’ufficio rischio sismico di Protezione civile e Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti dell’INGV e dovranno rispondere di omicidio...
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Eticamente impossibile

POLITICA - Un anno fa, Susan Reverby presentava a una conferenza la storia degli esperimenti condotti da medici americani in Guatemala tra il 1946 e il 1948. Ora esce il rapporto del Comitato presidenziale di bioetica. Il rapporto Ethically Impossible (1) è la conclusione dell'inchiesta su uno degli esperimenti razzisti sulle malattie sessualmente trasmissibili, commessi tra il 1932 e il 1972 con l'approvazione e sotto la sorveglianza del Servizio sanitario nazionale degli Stati Uniti. Finora il "più infame" era quello di Tuskegee, in Alabama, nel quale i medici seguivano il decorso...
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Telescopio cerca sponsor

POLITICA - Non c'è pace, sembra, per Vst (Vlt Survey Telescope), il grande occhio italiano che dalla cima del Cerro Paranal, in Cile, ha appena iniziato a gettare lo sguardo nell'immensità dei cieli del sud. Era giugno scorso quando, dopo oltre 10 anni di lavori, 15 milioni di euro investiti e disastrosi incidenti di percorso eroicamente superati, lo scalognato telescopio spalancava la sua pupilla da 2,6 metri di diametro. Le prime immagini, riprese con il suo obiettivo esagerato da 268 mega-pixel, sono mozzafiato. Gli astronomi gongolano. Finalmente le aspettative della comunità scientifica e gli sforzi di tante persone dedicatesi alla costruzione del Vst sono ripagati. Si brinda. Passano pochi mesi (io nel frattempo ho lasciato la redazione di Media Inaf, dove seguivo da vicino le vicende dell'astronomia nazionale e non solo), e leggo un articolo che non lascia presagire niente di buono: “L'Italia non ha soldi per interpretare i dati dal nuovo telescopio in Cile”. È su Science online, e riprende in realtà un allarme lanciato da L'Espresso qualche settimana prima. Ma come? Non ha fatto in tempo a entrare in funzione che già Vst potrebbe dire addio alle stelle (della serie, è stato breve ma intenso)? POLITICA - Non c'è pace, sembra, per Vst (Vlt Survey Telescope), il grande occhio italiano che dalla cima del Cerro Paranal, in Cile, ha appena iniziato a gettare lo sguardo nell'immensità dei cieli del sud. Era giugno scorso quando, dopo oltre 10 anni di lavori, 15 milioni di euro investiti e disastrosi incidenti di percorso eroicamente superati, lo scalognato telescopio spalancava la sua pupilla da 2,6 metri di diametro. Le prime immagini, riprese con il suo obiettivo esagerato da 268 mega-pixel, sono mozzafiato. Gli astronomi gongolano. Finalmente le aspettative della comunità scientifica e gli sforzi di tante persone dedicatesi alla costruzione del Vst sono ripagati. Si brinda. Passano pochi mesi (io nel frattempo ho lasciato la redazione di Media Inaf, dove seguivo da vicino le vicende dell'astronomia nazionale e non solo), e leggo un articolo che non lascia presagire niente di buono: “L'Italia non ha soldi per interpretare i dati dal nuovo telescopio in Cile”. È su Science online, e riprende in realtà un allarme lanciato da L'Espresso qualche settimana prima. Ma come? Non ha fatto in tempo a entrare in funzione che già Vst potrebbe già dire addio alle stelle (della serie, è stato breve ma intenso)?
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