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Immagini, fotografie, grafici, voci e volti. Perché la scienza non è fatta solo di parole.

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Il verde in città

AMBIENTE - Un giardinetto per far giocare i bambini, un parco per il jogging serale o per leggere un buon libro lontano dal rumore del traffico: chi non li vorrebbe nella propria città? Le aree verdi urbane sono una risorsa fondamentale per la qualità della vita. Non solo migliorano il microclima delle città e contribuiscono a mitigare l'inquinamento, ma aiutano il benessere dei cittadini, rendendo l'ambiente urbano più bello e piacevole. I dati, purtroppo, mostrano che nelle città italiane le aree verdi sono ancora poche. Secondo il rapporto Ispra sull'ambiente...
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Verso una mobilità sostenibile?

AMBIENTE - C'è ancora molto da fare, anche se gli esempi positivi sono in aumento. L'Italia, nel complesso, ha investito ancora troppo poco nelle politiche di mobilità sostenibile ed ecco il risultato: troppe auto in circolazione, piste ciclabili ridotte al minimo e un trasporto pubblico poco efficiente. A dirlo è il rapporto Ispra sulla qualità dell'ambiente urbano. Il tasso di motorizzazione dei veicoli privati è passato da 501 auto ogni 1.000 abitanti nel 1991 a 606 nel 2010. Tra le 51 città analizzate, ben 8 hanno un numero di veicoli...
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L’Italia dal suolo fragile

AMBIENTE - Ogni autunno con l’arrivo delle prime piogge intense le strade delle città rischiano di trasformarsi in un percorso a ostacoli, caratterizzato da buche, voragini e sprofondamenti del terreno. Il rapporto sulla “Qualità dell’ambiente urbano”, elaborato dell’Istituto superiore per le protezione e la ricerca ambientale (Ispra), ha censito dal 2008 alcune migliaia di casi di sprofondamenti stradali. Tra le città con il terreno “più fragile” ci sono Roma con 1.832 eventi registrati, seguita da Napoli (234) e Cagliari (67). I fattori responsabili di queste buche e voragini sono diversi, dall’esistenza di una rete di cavità sotterrane fino alle insufficienze del sistema di smaltimento fognario e delle acque di superficie
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Cresce il carrello bio

AMBIENTE - C’è crisi. Non è una novità. Il portafoglio delle famiglie italiane è messo a dura prova: nei primi sei mesi del 2012 i consumi alimentari sono scesi del 3%, ma il mercato del biologico continua a crescere, facendo segnare un aumento del 6,1%. Secondo i dati diffusi dal dossier “Bio, benessere garantito” di AIAB, Coldiretti e Legambiente, l’Italia con oltre 1 milione di ettari certificati è tra i principali produttori europei di alimenti biologici. Un settore che oggi conta più di 48mila operatori, registrando un fatturato di circa 1,5 miliardi di euro
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Ischia, “l’Isola Verde”

La chiamano “l’isola verde”, forse per l’abbondante tufo verde di origine vulcanica, o per la rigogliosa vegetazione che lo ricopre. Di sicuro Ischia, la maggiore delle isole flegree che si affacciano sul Golfo di Napoli, è un piccolo gioiello naturalistico.
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Anche la corruzione inquina

AMBIENTE - Non ci sono solo il traffico illecito degli appalti per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti o le opere pubbliche realizzate con il cemento depotenziato, la corruzione ambientale è un "veleno che attraversa il nostro Paese". A lanciare l'allarme è il dossier "Corruzione, le cifre della tassa occulta che impoverisce e inquina il paese", presentato l'1 ottobre da Libera, Legambiente e Avviso Pubblico. Dati alla mano, dall'1 gennaio 2010 al 30 settembre 2012 sono state avviate 78 inchieste, relative a episodi di corruzione connessi ad attività dal...
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Lo spreco dell’acqua

AMBIENTE - Entro il 2050 non ci sarà abbastanza cibo per sfamare i nove miliardi di popolazione previsti. La causa? La carenza di acqua. Secondo le recenti stime la domanda di cibo e fibre crescerà del 70% con un impatto insostenibile per l'oro blu. A lanciare l'allarme è lo Stockholm International Water Institute (SIWI), che denuncia anche lo spreco enorme di acqua. Oltre un quarto di tutta l'acqua che consumiamo al mondo serve a produrre un miliardo di tonnellate di cibo che vengono poi buttate. Se analizziamo i consumi attuali...
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The Heist

AMBIENTE - Pochi giorni e sapremo se Louie Psihoyos, regista di The cove (miglior documentario Academy Award 2010), riuscirà a realizzare il suo prossimo lavoro, The Heist. Il filmmaker americano, il 30 agosto 2012, ha infatti lanciato la sfida per raccogliere il budget necessario (50.000 dollari) per il nuovo documentario, attraverso kickstarter.com, una delle più importanti piattaforme web per promuovere progetti creativi e farsi finanziare attraverso la rete. The Heist, fortemente voluto dalla Oceanic Preservation Society (OPS), sarà un documentario sulle migliaia di specie in estinzione
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Verso una strategia energetica nazionale? Forse.

AMBIENTE - Quattro obiettivi principali, sette priorità, 14 miliardi di euro all'anno in meno di bolletta energetica e 180 miliardi di investimenti, da qui al 2020, nella green economy e nei settori tradizionali. Sono questi i primi numeri della bozza in circolazione della Strategia Energetica Nazionale. Dopo anni di assenza, il ministero dello Sviluppo economico ha deciso di definire entro la fine del 2012 una prospettiva energetica di medio lungo termine. Prima di guardare al futuro, qualche dato sul bilancio attuale. Nel 2011 abbiamo consumato più di 346mila GWh di energia elettrica, il 62,8% proveniente da fonti tradizionali, il 24% da rinnovabili e il 13,2% importata dall'estero. Il piano allo studio prevede un'evoluzione del settore elettrico verso un mix incentrato su gas e rinnovabili, dove le rinnovabili, con un 38% atteso, saranno la prima componente del mix energetico. Altro punto chiave consiste nella diminuzione della dipendenza dall'estero. Gli interventi di efficienza energetica previsti, l'aumento delle rinnovabili e la maggiore produzione nazionale di idrocarburi dovrebbero contribuire a ridurre la quota di elettricità importata dal 13,2% al 6%. Nel complesso, leggendo le cento pagine del documento, le intenzioni sembrano buone. Per ogni settore energetico analizzato sono definiti obiettivi e risultati attesi. Purtroppo, però, non sempre le analisi sono accompagnate da misure attuative chiare o coerenti con l'obiettivo da raggiungere. Ma, ricordiamolo, si tratta solo di una bozza. Stay tuned!
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Emissioni in calo

AMBIENTE - Nel 2011 è andata meglio. Le emissioni di gas serra, pari a oltre 4 miliardi di tonnellate, sono diminuite del 2,5% nei Paesi dell'Unione Europea, dopo l'aumento del 2,4% registrato nel 2010. La conferma arriva dagli ultimi dati rilasciati dall'Agenzia europea per l'ambiente (Aea). I Paesi che aderiscono al protocollo di Kyoto sono stati ancora più virtuosi con una riduzione del 3,5%. Tutto questo nonostante l'aumento del Pil e il maggior consumo di carbone. Il buon risultato è stato possibile grazie al clima favorevole: l'inverno mite ha infatti contribuito a ridurre il fabbisogno di riscaldamento e quindi il consumo di gas naturale. Anche il continuo aumento delle fonti di energia rinnovabile ha favorito il taglio delle emissioni di gas serra. Nel complesso nei Paesi dell'Ue27, i gas serra emessi sono passati da circa 5,6 miliardi di tonnellate nel 1990 a 4,6 miliardi nel 2011, diminuendo del 17,5% rispetto all'anno di riferimento del protocollo di Kyoto. Nei 15 Paesi aderenti a Kyoto il calo è stato del 14,1%. Un risultato sicuramente più che apprezzabile. Ma per sapere quale Paese è stato più virtuoso bisognerà attendere ottobre, quando l'Aea pubblicherà un rapporto dettagliato per ogni Stato delle emissioni di gas serra nel Vecchio continente.
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