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In viaggio su Protectedplanet

AMBIENTE - Un viaggio in pochi minuti partendo dalla Croazia dal Parco delle cascate Plitvička jezera (laghi di Plitvice), passando per Yellowstone fino al Parco del Serengeti in Tanzania. Vacanze del futuro? Forse. Per adesso l’esperienza che si può provare navigando su www.protectedplanet.net, il nuovo portale dedicato alle aree protette promosso dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) e il Programma delle Nazioni Unite per la Protezione dell’Ambiente (UNEP). Attraverso il sito è possibile compiere un viaggio virtuale nei parchi di tutto il mondo ma non solo. Tutti i naviganti possono diventare parte attiva del processo di conoscenza.

Alternativa pulita per pannolini sporchi

AMBIENTE - I pannolini usa e getta, in cellulosa mista a polietilene, polipropilene ecc., sono inquinanti e nelle discariche ci mettono decenni a disintegrarsi. Su Waste Management, Rosa María Espinosa-Valdemar e altre ricercatrici dell’UNAM, a Città del Messico, propongono una soluzione commestibile.

Gas naturale con metanolo e caffè

IL CORRIERE DELLA SERRA - L'anno scorso il Comitato per l'energia e il commercio della Camera ha chiesto informazioni sulle "pratiche estrattive" alle 14 principali società che dal 2005 sfruttano concessioni ottenute nei vari stati e iniettano fluidi ad alta pressione nelle rocce per creare fratture e microfratture dalle quali far uscire il gas. Il 18 aprile scorso, ha pubblicato i risultati. La fratturazione idraulica ha dato accesso a vaste riserve interne di gas naturale, che potrebbero rappresentare una tappa importante verso le energie pulite del futuro. Eppure è tuttora incerta la sicurezza del procedimento, una situazione aggravata dalla segretezza sui prodotti chimici impiegati. La presente analisi è la prima valutazione a livello nazionale, per tipo e volume, dei prodotti usati tra il 2005 e il 2009. In sintesi, nelle rocce sono stati immessi 3 miliardi di litri di 2.500 prodotti (esclusa l'acqua aggiunta nei "pozzi") contenenti 750 composti chimici diversi. Comprendono

Alghe tuttofare

FUTURO - Eric Lannan si sta laureando in ingegneria meccanica al RIT (Rochester Institute of Technology), ma la sua tesi non mancherà di attirare l'attenzione di chimici e biologi (e imprenditori). Lo studente ha infatti messo a punto un procedimento che non solo permette a comunissime alghe di ripulire acque inquinate ma, allo stesso tempo, di produrre biocombustibile. Le alghe del genere Scenedesmus sp. sono normali alghe d'acqua dolce: unicellulari e ad abito coloniale, prosperano (come tutte le piante) in presenza di fosfati e nitrati. Infatti, è l'eccesso di questi composti, di solito a causato dagli scarichi domestici e industriali, a determinare il fenomeno dell'eutrofizzazione, cioè la crescita sproporzionata di organismi fotosintetici che può danneggiare gravemente gli ecosistemi acquatici.

Lezioni di ecostile dall’Alaska

Juneau, Alaska: una crisi energetica innesca una serie di comportamenti virtuosi improntati al consumo responsabile, all'abbattimento degli sprechi e all'attenzione...

OggiScienza TV – Come ridurre l’impatto ambientale

OggiScienza TV Il 15 aprile si conclude la Settimana Europea dell’Energia Sostenibile. OggiScienza coglie l'occasione per darvi alcuni consigli pratici per adottare stili di vita a minor impatto ambientale e vi segnala il Manuale di sopravvivenza energetica di Andrea Mameli (Scienza Express,2001) e la campagna Porta la sporta.

I fiori del polo Sud

IL CORRIERE DELLA SERRA - Esistono già centinaia di riviste specializzate, ne serviva un'altra? Questa si distingue già dalla dichiarazione di intenti: Nature Climate Change pubblica ricerca originale in scienze fisiche e sociali e vuol sintetizzare ricerche multidisciplinari (...) su temi quali adattamento, antropologia,atmosfera, biochimica, comunicazione, criosfera, ecologia, economia, energia, etica, geografia, salute, idrologia, impatti e vulnerabilità, mitigazione, oceanografia, paleoclima, "policy" e "governance", filosofia, psicologia, sostenibilità e sviluppo Tutti invocano ricerche multidisciplinari perché il clima incide su ogni attività umana e ogni luogo del pianeta, ma in pratica sono considerate un po' meno scientifiche delle altre. Le scienze umane, sospirano gli scienziati puri e duri [Continua...] , fisici per primi, sono fin troppo umane. D'altronde rispetto ai modelli del clima che da quello di Manabe e Smagorinsky nel 1965 sfornano previsioni sempre più azzeccate, quelli dell'economia fanno un po' pena. E nel 1965 quale sociologo aveva previsto i conflitti religiosi e il loro impatto sulle forniture d'energia?

Biodiverso e conveniente: complesso, ma possibile

SOCIETÀ - Non solo: secondo il gruppo, quando agli abitanti di un'area forestale è permesso di stabilire le regole sulla gestione dell'ambiente in cui vivono, è più probabile che questo produca maggiori benefici economici per le famiglie, e che sia anche caratterizzato da una maggiore biodiversità. Lauren Persha, Arun Agrawal e Ashwini Chhatre hanno raccolto dati di più di ottanta siti forestali in sei paesi tropicali, per testare come la partecipazione locale si rifletta sui benefici economici e sociali tratti dalle foreste. I benefici sociali includono l'accesso ai prodotti della foresta a cui si affidano le famiglie per la loro sussistenza, come legna da ardere, mangime per il bestiame e legname per le abitazioni. Il principale beneficio economico è una maggiore biodiversità nelle foreste tropicali. I risultati del gruppo sono stati pubblicati sull'ultimo numero di Science.

Come un pulcino bagnato (e anche peggio)

AMBIENTE - Questo è un video composto dalle immagini raccolte dal Servizio della Pesca e della Fauna Selvatica degli Stati Uniti (Fish and Wildlife Service Pacific Region, USFWS) in uno degli atolli corallini più remoti del pianeta, l’atollo di Midway, dopo il passaggio dello tsunami scatenatosi l’11 marzo in seguito a un terromoto di magnitudo 9 al largo di Sendai (Giappone). Sebbene sia solo un puntino in mezzo all’oceano, l'atollo appartiene al più vasto parco marino del mondo, dal nome alquanto esotico ed impronunciabile di Papahānaumokuākea. Si tratta di una riserva recentemente istituita dal governo americano, che si sviluppa lungo quasi tutte le isole hawaiana
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