APPROFONDIMENTO - Ogni tanto, sulle pagine Facebook, appassionati di scienza e professionisti della comunicazione scientifica si incontrano con i cosiddetti...
Alberto Donzelli ha una fortuna senza precedenti. Un nota casa farmaceutica ha fatto una pubblicità internazionale ai suoi consigli, rivolti ai colleghi medici, sull'uso (in)appropriato di alcuni dei farmaci più consumati in Italia.
Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista PLoS Biology, gli studi preclinici effettuati sugli animali spesso mancano di tutti quei dettagli importanti che sarebbero fondamentali per altri ricercatori per valutare i lavori -e replicare gli esperimenti-, oltre a utilizzare calcoli statistici non adatti allo scopo.
Informazioni di ogni sorta, dalle foto della vostra colazione fino alla comunicazione dai campi di guerra: questo e molto altro viene veicolato da Twitter ogni giorno, a colpi di 400 caratteri. Perché dunque non sfruttarlo anche per indagare i trend nella comunicazione scientifica?
Le riviste scientifiche prestigiose fanno una selezione dei paper totalmente artificiale, limitando il numero di quelli che vengono accettati in base ai propri interessi di marketing: una policy che alimenta la domanda, ma compromette il livello della ricerca.
IL CORRIERE DELLA SERRA - Esistono già centinaia di riviste specializzate, ne serviva un'altra? Questa si distingue già dalla dichiarazione di intenti:
Nature Climate Change pubblica ricerca originale in scienze fisiche e sociali e vuol sintetizzare ricerche multidisciplinari (...) su temi quali adattamento, antropologia,atmosfera, biochimica, comunicazione, criosfera, ecologia, economia, energia, etica, geografia, salute, idrologia, impatti e vulnerabilità, mitigazione, oceanografia, paleoclima, "policy" e "governance", filosofia, psicologia, sostenibilità e sviluppo
Tutti invocano ricerche multidisciplinari perché il clima incide su ogni attività umana e ogni luogo del pianeta, ma in pratica sono considerate un po' meno scientifiche delle altre. Le scienze umane, sospirano gli scienziati puri e duri [Continua...] , fisici per primi, sono fin troppo umane. D'altronde rispetto ai modelli del clima che da quello di Manabe e Smagorinsky nel 1965 sfornano previsioni sempre più azzeccate, quelli dell'economia fanno un po' pena. E nel 1965 quale sociologo aveva previsto i conflitti religiosi e il loro impatto sulle forniture d'energia?