Novembre, ricomincia a piovere nelle foreste tropicali. La volta arborea e il sottobosco della foresta tropicale ricominciano ad animarsi. È un pulsare di vita e di rumori, uno strisciare e attorcigliarsi, arrampicarsi e appostarsi.
C’è poco da fare il MuSe stupisce in maniera progressiva, man mano che dalla superfice vitrea ci si avvicina al nucleo. Non è solo la forma, non è solo il concetto, non è solo la vita spiegata fra avventure verticali e dilatazioni temporali, ma è uno spirito dinamico adattabile, fiducioso e transdisciplinare a fare del MuSe qualcosa di completamente nuovo.
Tra le tante novità presentate dal MuSe di Trento – il nuovo Museo delle Scienze che ha aperto i battenti lo scorso weekend – desta grande curiosità la serra tropicale (Oggiscienza ne ha parlato qui), una ricostruzione di 600 metri quadri di un habitat proveniente da un luogo esotico e remoto, i Monti Udzungwa della Tanzania centro-meridionale.