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Acqua e roccia: le condizioni per la vita in un altro sistema solare

I pianeti abitabili ci sono, ma ci vuole un po' a raggiungerli. E una volta che li avremo raggiunti, che facciamo? Li colonizziamo? Li usiamo come miniere? Ci manca solo l'imperialismo galattico.

Settanta giorni a letto per il bene della scienza, lo chiede la NASA

Ognuno può vantare il suo record personale. C’è chi ai tempi dell’università era capace di restare a letto per due interi giorni, e chi è riuscito a concludere la lettura di tutta La Recherche costretto a letto una settimana da una polmonite. Qualcuno è andato anche oltre: nel 1969, John Lennon e Yoko Ono hanno protestato contro la guerra in Vietnam con un bed-in di due settimane. Ma l’impegno richiesto dall’ultimo esperimento lanciato dalla NASA rischia di sbaragliare qualsiasi primato dei più appassionati amanti del riposo a oltranza.

Buon anniversario Yuri!

CULTURA - Era il 12 aprile 1961 e Yuri Gagarin era il primo uomo ad aver appena compiuto un'intera orbita attorno alla Terra. 52 anni dopo noi festeggiamo l'anniversario con una canzone (un grazie all'amico Mattia...)
CRONACAESTERI

Primati nello spazio: primo passo per l’Iran?

CRONACA - Avrebbe toccato terra sana e salva la scimmia inviata nello spazio a bordo di una sonda iraniana. Secondo le agenzie di stampa persiane, la scorsa settimana l’Iran avrebbe lanciato a un’altezza di 120 km un razzo Kavoshgar con a bordo un primate vivo. Sebbene non siano stati forniti la data e il sito esatto del lancio e nessuna fonte indipendente abbia confermato la notizia, i media iraniani hanno diffuso immagini e video dell’impresa. Il primate, apparso nelle immagini legato a un seggiolino, non sarebbe il primo animale inviato nello spazio dalla Repubblica Islamica. Un topo, due tartarughe e alcuni vermi avevano già viaggiato nello spazio all’interno di un altro razzo Kavoshgar nel febbraio del 2010.

Da stelle mancate a pianeti vagabondi

LA VOCE DEL MASTER - La Via Lattea potrebbe ospitare un numero rilevante di pianeti a lungo confusi con stelle “mancate”. È quanto emerso dalle osservazioni del Canada-France-Hawaii Telescope (CFHT) e in seguito confermate dall'osservatorio dell'Europa meridionale Very Large Telescope (VLT). La ricerca, pubblicata nel 2012 sulla rivista Astronomy and Astrophysics, ha coinvolto ricercatori canadesi e francesi e potrebbe risolvere una controversia astronomica.

Quando ri-nasce una stella

CRONACA - L'hanno già ribattezzata “la stella che visse due volte”. Il suo vero nome è Abell 30 e si tratta di una stella morente che, dopo aver scagliato nello spazio circostante i suoi gusci gassosi – segno di una morte imminente e fine prevista anche per il nostro Sistema Solare tra qualche miliardo d'anni – è improvvisamente tornata a brillare. Lo si vede chiaramente, grazie agli occhi superpotenti dei telescopi Hubble e XMM-Newton, che sono riusciti ad ottenere un'immagine di questa nuova vita. Abell, stella molto simile al nostro Sole e distante da noi 5.500 anni luce, morì la prima volta 12.500 anni fa, quando il suo guscio esterno fu spazzato via da un forte vento stellare

Zucchero nello spazio

CRONACA - Non dimostra che c'è vita nello spazio, ma dimostra almeno che i componenti organici fondamentali per l vita si possono formare ancor a prima dei pianeti in grado di ospitarla. Sorprenderà molti sapere infatti che gli scienziati hanno trovato dello zucchero galleggiare nello spazio fra i gas intorno a una stella in fase di crescita. Lo zucchero in questione è la glicolaldeide, ed è stato rilevato da un team danese grazie alle osservazioni effettuate con ALMA (Atacama Large Millimiter/Submillimiter Array) il nuovissimo (e ancora in costruzione) radio-osservatorio in Cile, che si sta già rivelando prezioso

Super tornado spaziali

NOTIZIE - Super tornado spaziali potrebbero essere la causa per cui l’atmosfera delle stelle, come per esempio il Sole, è...
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