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La giornata internazionale dell’albinismo tra discriminazione, bellezza e violazione dei diritti umani

APPROFONDIMENTO – «Nessuno parla dei problemi veri degli albini in Africa: non vanno a scuola, l’80% rimane analfabeta perché non...
LA VOCE DEL MASTER

Terapia genica al Festival con Luigi Naldini

Era il 1999 quando al Festival di Sanremo approdò la scienza italiana, con la conduzione, assieme a Fabio Fazio, del Premio Nobel per la Medicina Renato Dulbecco. A distanza di quindici anni, la sera di martedì 18 febbraio, Luigi Naldini, direttore dell’Istituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica (TIGET), esperto mondiale nella terapia genica e nella ricerca sulle cellule staminali, sarà testimonial dell’eccellenza scientifica del nostro paese durante la serata inaugurale del Festival della canzone italiana.
ricerca

Un successo reale contro le malattie genetiche

«Noi siamo abituati a raccontare storie, ma forse questa è la storia più bella che abbiamo raccontato finora» afferma Francesca Pasinelli, direttore generale di Telethon. Una storia che riguarda Mohammad, Giovanni, Kamal, Samuel – unico italiano fra i sei – Canalp e Jacob. Sei piccoli pazienti affetti da due gravi malattie genetiche – la leucodistrofia metacromatica (la stessa malattia della piccola Sofia del caso Stamina) e la sindrome di Wiskott-Aldrich – che tre anni fa hanno iniziato il trattamento con una terapia genica innovativa e che ora mostrano significativi benefici e stanno bene.
eventi

Il Duomo, la Galleria, i Navigli e … gli elefantini

ARTE, MUSICA E SPETTACOLI - Ormai dallo scorso mese e fino al 15 novembre, 80 statue di piccoli di elefante, vere e proprie opere d’arte, invadono pacificamente Milano. L'obiettivo? Salvare la specie dall’estinzione. Alto due, anche tre metri, usa il lungo naso per odorare, respirare, emettere suoni simili a quelli di una tromba, bere e anche per afferrare cose, può arrivare a pesare cinque tonnellate ed è tra gli animali più longevi del mondo, con una durata media della vita in libertà di oltre 60 anni. Impossibile non intuire di chi stiamo parlando: l’elefante può vantare un identikit inconfondibile. E, ora, quello asiatico (più piccolo del cugino africano), anche di essere il protagonista della più grande esposizione d’arte all’aperto, Elephant Parade, sbarcata a Milano lo scorso mese dopo i successi di Rotterdam, Anversa, Amsterdam e Londra. Più di 80 statue di elefantini, a grandezza naturale, dipinte da artisti famosi ed emergenti hanno invaso la città meneghina, dal centro storico al quadrilatero fashion fino ai suggestivi Navigli, dove rimarranno a fare bella mostra di sé fino al 15 novembre.