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Il meglio che si può

NOTIZIE - Il Giappone è all'avanguardia per quanto riguarda la prevenzione sismica e anti-tsunami. Nonostante il numero delle vittime e i danni siano ingenti, (lo stesso premier giapponese, Naoto Kan, ha definito il terremoto la tragedia più grande che ha colpito ilpaese dopo la seconda Guerra Mondiale) le cose avrebbero potuto andare molto peggio, a ribadire (sempre e con forza) che in caso di eventi sismici la prevenzione è fondamentale. Con Fabio Romanelli, sismologo dell'Università di Trieste, facciamo il punto di quanto è successo a livello sismico e parliamo di earthquake warning (via sms) e di tsunami warning.

Giappone I – le centrali

NOTIZIE - I reattori a rischio sono ad acqua bollente, più semplici ed economici, ma anche più vecchi. Il vantaggio è che usano l'acqua sia come vettore dell'energia da fissione delle barre d'uranio, che per il sistema di raffreddamento. Il vapore in uscita attiva le turbine, per la produzione di elettricità, entra nel condensatore dove raffredda, ridiventa acqua e ritorna nel reattore. Il problema è che in caso di incidente, e in Giappone sono stati parecchi proprio a causa dei terremoti, i danni al circuito di tubature e pompe bloccano il raffreddamento. Una volta che il reattore si è spento automaticamente, com'è accaduto a quelli in attività in tutte le centrali, occorre però dissipare il calore che continua a produrre, a volte per settimane, altrimenti le pareti del contenitore e le tubature ne vengono ossidate e danneggiate. Non c'è modo di fermare la reazione con un sistema indipendente, quindi vanno usati sistemi di emergenza, per esempio generatori diesel e iniettori "manuali". Ma la violenza del sciame sismico attuale e dello tsunami ha danneggiato anche quelli.

Terremoto: il giorno più corto (uno dei tanti)

Sui giornali si legge che il sisma che ha colpito il Cile lo scorso 27 febbraio ha avuto una curiosa conseguenza: il riassestamento delle masse terrestri ha accorciato la durata del giorno (e un lievemente modificato l'inclinazione dell'asse terrestre). Ma è davvero un fatto così insolito? OggiScienza ha raggiunto telefonicamente Fabio Romanelli, sismologo dell'Università di Trieste che ci ha spiegato che eventi come questo sono tutt'altro che un'eccezione e che il nostro pianeta accelera e decelera spesso in conseguenza di terremoti di grande intesità. Il terremoto in Cile è stato eccezionale, ma solo per l'energia che ha scatenato, si tratta infatti del 5° più energetico mai registrato dal 1900 in poi.

Le prime analisi del terremoto

Pubblicati i primi due lavori, uno dell'Università di Oxford e uno dell'INGV di Roma, che analizzano i dati sismici della scossa che ha colpito la zona de l'Aquila lo scorso aprile
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