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Università e ricerca col fiato sospeso

NOTIZIE - “Questa riforma non la vuole nessuno.” A parlare è Massimiliano Tabusi, ricercatore dell’Università per stranieri di Siena, raggiunto qualche minuto fa sul tetto di Fontanella Borghese, proprio nel momento in cui insieme a una delegazione della Rete29aprile (di cui fa parte) si accinge a muoversi per raggiungere il corteo che si muoverà verso Piazza Montecitorio. “Gli unici a volerla ancora sono quelli del PdL, per potersi fregiare di aver fatto una grande riforma.” Cosa succederà oggi? “Oggi alla Camera dei deputati ci sarà il voto finale sulla riforma, ma anche in caso venisse approvata, dovrà comunque passare nuovamente al Senato per diventare legge dello Stato,” spiega Tabusi. “C’è un altra possibilità però: la stessa Gelmini ha detto che se verranno presentati emendamenti troppo grossi, che dovessero sconvolgere l’assetto della legge, la ritirerà.”

Come addestrare il tuo batterio

Le bioplastiche sono essenzialmente il prodotto della lavorazione di zuccheri di origine vegetale. Quelli finora utilizzabili sono però solo una frazione di quelli contenuti negli scarti organici di origine agricola e in quelli provenienti dalla produzione di alimenti. Ora, batteri geneticamente modificati e poi allevati selettivamente promettono uno sfruttamento molto più efficiente di questa biomassa.

Ossigeno su Rea

NOTIZIE - È tenue, ma c’è: Rea la luna di Saturno ha un’atmosfera composta da ossigeno e anidride carbonica. Purtroppo devo subito sopire gli entusiasmi di chi come me da bambina rubava gli Urania e passando ore e ore a fantasticare su marziani, venusiani e, ora, reiani: i dati raccolti dalla sonda Cassini danno sì prova della prima atmosfera a base di ossigeno che si sia mai osservata al di fuori del nostro pianeta, ma il pianeta è incredibilmente ghiacciato e l’atmosfera incredibilmente tenue.

Era glaciale park

NOTIZIE - Visionario o genio? Sergey Zimov (in origine fisico quantistico) sta cercando di reintrodurre la fauna originaria dell’era glaciale in un’ampia zona della Siberia. Lo scopo? Fermare il riscaldamento globale. Dal 1898, Zimov sta reintroducendo la fauna tipica del tardo Pleistocene nei pressi della Stazione Scientifica del Nordest. I primi a essere reintrodotti sono stati 40 capi di cavallo della Yakuzia. Poi sono venute le alci e il bue muschiato. Anche la renna si trova nel parco. Zimov spera un giorno di portare qui anche il bisonte canadese. Delle specie reintrodotte quella dei cavalli selvatici sembra ormai in equilibrio, e ogni anno il numero di capi sta crescendo.

Identità alla prova

AMBIENTE - Perché quando apriamo la confezione di un cellulare ci aspettiamo di trovare esattamente l’oggetto raffigurato sulla scatola e non pretendiamo lo stesso con il cibo che mangiamo? Potrebbe essere questo il motivo che ha spinto Greenpeace ad aprire le scatolette di tonno per analizzarne il contenuto. A un anno dalla campagna Rompiscatole, in cui l’associazione ambientalista aveva controllato tutti i passaggi della filiera ittica e le scelte in tema di sostenibilità dei principali produttori di tonno, questa volta l’esame del DNA ha permesso di capire cosa mangiamo quando apriamo una scatoletta di tonno.

I nuovi volti del giornalismo

Intervista a Sergio Maistrello, giornalista, scrittore e docente dell'Università di Trieste, intervenuto alla tavola rotonda conclusiva di MAPPE, il IX...

Insetti Vs Piante

Per la prima volta abbiamo l'opportunità di studiare una corsa agli armamenti evolutiva a livello genetico e molecolare in corso d'opera. Merito di due organismi modello che, in laboratorio, si fanno guerra.

Spontanei e arrabbiati

POLITICA - La parola d'ordine è spontaneità. La protesta di studenti, ricercatori professori contro il “decreto Gelmini” di riforma universitaria che prevede tagli finanziari pesantissimi dilaga in tutta Italia al tam tam di sms e social network.

Un museo a misura di tutti

NOTIZIE - L'accessibilità per le persone diversamente abili non va intesa in senso paternalistico ma partecipativo, anche come un'occasione di lettura su piani diversi dello stesso oggetto, della stessa opera teatrale, della stessa mostra scientifica. Al planetario di Roma si fanno prove di progettazione partecipata per offrire al pubblico (tutto il pubblico) un servizio davvero cross-mediale, per vedenti, sordi e ciechi, dove l'handicap non è più un recinto ma un modo diverso di veder e sentire le cose. Ne abbiamo parlato a MAPPE, il IX convegno nazionale di comunicazione della scienza, con Gabriele Catanzaro, curatore scientifico del Planetario di Roma
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