Due compagnie americane lanciano la più moderna tecnologia nel settore della telepresenza.
LA VOCE DEL MASTER – Si chiamano Texai e QB e potrebbero essere la salvezza di molti. Di chi non ha voglia di trascinarsi al lavoro ogni mattina, o di chi vorrebbe trovarsi in un determinato luogo ma non può raggiungerlo, o anche di coloro che desiderano essere in più posti contemporaneamente. Giappone e Stati Uniti sono i paesi più all’avanguardia nell’elaborazione di idee che hanno a che fare con la presenza virtuale. Mentre lavoravano allo stesso progetto a 3000 chilometri di distanza, due ingegneri della compagnia californiana Willow Garage, stanchi delle audio e delle video conferenze, crearono il primo prototipo di Texai.
Si tratta di un robot telecomandato da remoto; anzi, come tengono a precisare sul sito, di un sistema di presenza remota perché Texai significa interazione di persone con altre persone, e non con un robot. Sfortunatamente il marchingegno non è ancora in vendita (se interessati, però, si può contattare la compagnia), ma per 15.000 dollari è possibile acquistare un altro avatar robotico, QB, anch’esso nato sotto il sole californiano. QB è dotato di un altoparlante, di un microfono, di una telecamera e di uno schermo video e può essere gestito dal proprio computer tramite connessione Internet utilizzando semplicemente un paio di cuffie ed un monitor, anche se ci si trova dall’altra parte del mondo. Se poi si possiede una web-cam si può mostrare un proprio video live o, nel caso fosse uno di quei giorni in cui i capelli proprio non stanno al loro posto, semplicemente una fotografia.
Per pilotare QB, che funziona a batterie al litio, come molti computer portatili, si usano i quattro tasti dotati di freccia sulla tastiera, mentre il suo sistema integrato di guida fa sì che eviti mobili e persone. Nonostante l’aspetto di QB e Texai sia ancora lontano da quello di certi robot scaturiti dalla mente di Asimov – sembrano infatti dei monopattini elettrici con uno schermo per testa – sono di quanto più moderno il settore della telepresenza ha da offrire oggi sul mercato. Essi fanno sì che la persona assente non sia più una mera immagine sullo schermo di un computer, ma le offrono un supporto tridimensionale e questo è un importante passo avanti. Al momento QB è disponibile solo in territorio statunitense, ma, in un società sempre più tecnologica e proiettata nel fantascientifico, c’è da scommettere che presto sarà facile imbattersi in aggeggi simili negli uffici di mezzo mondo … e forse non si limiteranno ai luoghi di lavoro! “Qualcuno recentemente è venuto nel mio ufficio chiedendo di me, e un collega gli disse che in realtà mi aveva appena incontrato,” racconta Trevor Blackwell, di Anybots, la compagnia ideatrice di QB, “ma in realtà ciò che avevano visto era il robot. Io mi trovavo ancora a casa.”