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L’alba dei megavirus

CRONACA - Avete presente i virus giganti? Sono stati scoperti pochi anni fa (ce li avevamo sotto gli occhi, ma gli scienziati non otevano credere che così grandi fossero proprio virus, pensavano piuttosto a delle forme batteriche): si tratta di virus enormi, con migliaia di geni (quelli "normali" ne hanno molti meno, anche solo poche decine), ma per il resto hanno comportamenti (se così si può dire di un entità da più nemmeno considerata viva) da virus. Ora un gruppo di ricercatori ne ha individuato uno davvero grande e che offre alcuni spunti interessanti sull'origine di queste forme di quasi-vita (e forse anche sulle prime fasi della vita come la conosciamo)

Antenne puntate sull’Universo

CRONACA -È ancora in costruzione, ma è già diventato il più grande, costoso e complesso osservatorio astronomico al mondo. Inaugurato ufficialmente una settimana fa, a 5.000 metri di altitudine sull’altopiano di Chajnantor in Cile, l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) ha dato il via alle prime osservazioni mettendo in funzione circa un terzo delle 66 antenne paraboliche previste dal progetto. Per ora le 19 parabole, dal diametro di 7 e 12 metri, sono separate al massimo da una distanza di 125 metri l'una dall'altra, ma quando saranno tutte posizionate tale distanza potrà raggiungere i 16 chilometri, come è possibile vedere nell’infografica interattiva realizzata dal Guardian
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Neutrini in gara contro il tempo

FUTURO - Tic, tac, tic, tac, tic … è già scaduto il tempo per i neutrini superveloci? Sembra un paradosso ma le critiche più consistenti finora sollevate ai dati dell’esperimento OPERA evidenziano un problema di sincronizzazione degli orologi. Al momento della pubblicazione del paper, gli stessi membri della Collaborazione hanno chiesto alla comunità scientifica di aiutarli a capire dove avessero sbagliato o come, eventualmente, potesse essere spiegata quella osservazione così inaspettata. Qualcuno ha messo in moto la macchina delle nuove idee, qualcun altro è andato in cerca dell’errore. Un particolare non spiegato accuratamente nello studio di OPERA riguarda il modo di regolare i due diversi orologi che misurano il tempo di partenza e di arrivo dei neutrini. Un’operazione apparentemente banale ma che nasconderebbe numerose insidie, analizzate da Carlo Contaldi dell'Imperial College di Londra in un articolo pubblicato qualche giorno fa sugli Archivi e ripreso anche da Nature. Il fascio di neutrini prodotto al CERN su cui è stata effettuata la misura della velocità viene emesso in un solo senso, dunque il tempo all'arrivo non può essere misurato con lo stesso starter. Occorrono per forza due orologi, uno al CERN e uno al Gran Sasso che, trovandosi a causa della rotazione terrestre in due sistemi di riferimento non equivalenti, vanno sincronizzati, con una precisione almeno del nanosecondo.

Altro declassamento in vista

IL PARCO DELLE BUFALE - Il programma di un convegno che si terrà il 24 ottobre ad Aosta rivela, tra l'altro, che entro il 2020 l'Italia dovrà versare un quarto del suo prodotto interno lordo alla Banca Mondiale. L'università della Valle d'Aosta e il Dipartimento di geotecnologie dell'università G. D'Annunzio di Chieti-Pescara organizzano una giornata di studio intitolata "Clima: quale futuro? La storia del clima per tentare previsioni". Sull'elegante pdf che ci è pervenuto, viene presentata in questi termini: È frequente leggere o ascoltare dai mass media frasi come questa: "Ormai gli scienziati sono tutti d'accordo che stiamo assistendo ad un riscaldamento globale del nostro Pianeta: ciò è dovuto alla immissione in atmosfera dei cosiddetti gas serra, soprattutto anidrite carbonica, da parte dell'Uomo".

GreenJobs: il verde pensile

AMBIENTE - Ormai è confermato da più parti: in futuro la maggior parte della popolazione mondiale vivrà nelle grandi città. Tra le varie strategie per rendere più sostenibili, e quindi vivibili, questi spazi potrebbe esserci il "verde pensile". Parchi e orti urbani, giardini a centinaia di metri d'altezza sopra i grattacieli, coperture verdi per agevolare il recupero dell'acqua piovana, il rispermio energetico e il raffrescamento degli edifici. Così le grandi città potrebbero continuare a respirare. Abbiamo intervistato Sergio Andri, naturalista, che per lavoro si occupa di verde pensile.

La mappa completa di Titano

CRONACA - Messa insieme dagli astrofisici dell'Università di NAnates (e presentata pochi giorni fa al meeting di EPCS-DPS di quest'anno) quest'immagine spettacolare è un paziente collage delle immagini di Titano (la più grande luna di Saturno) raccolte negli utlimi sei anni anni dalla missione Cassini. Si taratta di tutte le immagini all'infrarosso raccolte in oltre 70 flyby (voli di avvicinamenti) compiuti dalla sonda. L'infrarosso è necessario per vedere oltre alla spessa coltre di nuvole di metano che ricopre il satellite. In questo modo si è potuta ricostruire un'immagine complessiva della superficie del pianeta.

VolksWagen, Morte Nera per il pianeta Terra

AMBIENTE - Continua l'azione di Greenpeace contro la Volkswagen, accusata di ostacolare le politiche europee per la salvaguardia del clima. L'azienda tedesca avrebbe architettato una perfetta strategia di greenwashing contro l'UE «Salva Volksvagen dal Lato Oscuro della Forza. Unisciti all'Alleanza Ribelle» si legge dal sito vwdarkside.com promosso da GreenPeace International (www.greenpeace.org). L’associazione ambientalista ha lanciato, da inizio estate, una campagna di comunicazione contro la casa automobilistica tedesca, accusata di greenwashing e in particolare di opporsi a due leggi europee fondamentali per la salvaguardia del clima. La campagna, costruita sulla saga di Star Trek, si basa su un Rapporto dettagliato di Greenpeace International riguardante i «piani segreti della Volkswagen». Secondo il Rapporto (Il lato oscuro della Volkswagen, giugno 2011) l’azienda tedesca ha fatto di tutto per contrastare la normaiva europea sull’efficianza dei veicoli.
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Nei mosaici, la storia delle specie marine

AMBIENTE - Pescare una cernia bruna (Epinephelus marginatus) di mezzo metro è il sogno di molti pescatori ricreativi, mentre vedere una cernia bruna di un metro durante un visual census in una riserva marina è il sogno di molti biologi. Ma di certo essere inghiottiti da una cernia bruna mentre si fa snorkeling lungo le coste del Mediterraneo non è il sogno (o meglio, l’incubo) di nessuno, tanto è raro questo pesce. In una lettera pubblicata su Frontiers in Ecology and the Environment, due ricercatori italiani (il primo, Paolo Guidetti, lavora presso l’Università del Salento a Lecce; la seconda, Fiorenza Micheli, lavora presso l’Università di Stanford, Stati Uniti) ci fanno sapere che per quanto nelle riserve marine italiane le cernie brune stiano meglio che nelle aree non protette, in passato questa specie era decisamente più abbondante e raggiungeva dimensioni molto maggiori. Lo studio si basa sull’analisi di più di settanta mosaici romani che si trovano in Tunisia, Inghilterra, Francia, Spagna, Italia, Grecia e Libano, risalenti al periodo tra il primo e il quinto secolo dopo Cristo: raffigurazioni di cernie enormi, così grandi da poter inghiottire un uomo (tranquilli, le cernie non attaccano l’uomo, si tratta probabilmente di una licenza artistica), pescate in abbondanza sotto costa con arpioni e canne. Osservazioni corroborate da alcuni scritti di Plinio il Vecchio (Historia Naturalis) e Ovidio (Halieuticon Liber), che narrano di cernie pescate dalla costa, così tenaci da spezzare le lenze, così grandi da essere descritte come “mostri marini”

Il genoma personale, ovvero quando Twitter e la scienza si incontrano

CRONACA - Twitter e gli altri social network hanno senz'altro un forte impatto sul nostro modo di fruire le informazioni che ogni giorno circolano sul web. Selezionare un argomento di nostro interesse e raccontare in diretta un evento sono azioni a cui gli utenti di Twitter sono ormai abituati. E la scienza non sta certo a guardare. Sempre più spesso ai grandi convegni sono proprio i ricercatori a twittare o postare sui blog i commenti alle presentazioni dei colleghi. E anche i premi Nobel non si sottraggono alle regolo del web, come Dan Shechtman che ha ringraziato da Twitter i membri della Fondazione Nobel per avergli assegnato il premio.

Acqua al quadrato

IL PARCO DELLE BUFALE - Aqua nova è un rimedio omeopatico rivoluzionario, disponibile in diluizioni da 30 C e maggiori su richiesta, ottenuto attraverso una serie di esperimenti scientifici da un "gas di Brown". Prima che si concluda l'anno mondiale della Chimica, è necessario segnalare che i ricercatori Peter Fraser e Misha Norland hanno pubblicato, preceduta da considerazioni filosofiche, la procedura con la quale hanno ottenuto la tintura madre: Ossigeno e idrogeno sono stati prodotti in una cella elettrolitica, a partire da acqua distillata con aggiunta di idrossido di sodio quale elettrolita. Gli elettrodi sono stati energizzati con 12 volt a 20 ampere DC. Sulla superficie degli elettrodi, i gas - essendo di nuova formazione - erano mono-atomici
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