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Quasicristalli, ecco il Nobel per la chimica

CRONACA - È Daniel Shechtman, professore al Technion l'Istituto di Tecnologia di Israele, il vincitore del Nobel per la Chimica 2011. Il premio gli è stato assegnato per i suoi lavori sui quasi-cristalli. Shechtman (e il suo team di ricerca) sono stati i primi a riportare l'osservazione (e una descrizione ufficiale) di questo tipo di struttura, nel 1984. (In questo momento Schechtma non è ancora stato raggiunto al telefono, nonostante i tentativi del comitato). I quasi-cristalli (materiali con proprietà speciali, legate proprio alla loro geometria strutturale) sono strutture ordinate ma non periodiche (un cristallo normale è formato da una struttura periodica di uno o più atomi che viene ripetuta in ogni punto della griglia. Per questo motivo il cristallo ha il medesimo aspetto quando viene osservato da qualsiasi punto della griglia). Semplificando, dire che una disposizione di elementi è non-periodica significa dire che non ha simmetria translazionale e cioè che una copia della disposizione traslata non corrisponderà mai perfettamente all'originale

Wikipedia Italia chiuso per protesta

POLITICA - Si lo sappiamo questo è un giornale di scienza, e c'è chi si lamenta che ogni tanto ci occupiamo di cose che travalicano la pure divulgazione scientifica. Ci tengo a far notare che OggiScienza è un giornale che dalla sua nascita ha subito mostrato una forte vocazione per quanto riguarda i temi che si trovano all'intersezione di "Scienza&Società", vocazione di cui siamo pienamente coscienti e speriamo che anche i nostri lettori lo abbiano ben chiaro (inosmma se cercate divulgazione "pura" questo non è il posto giusto). Detto questo segnalo con un certo sconcerto la chiusura di uno dei siti al quale attingiamo di più quando si tratta di offrire approfondimenti scientifici ai nostri articoli (i link a questo servizio dalle nostre pagine sono innumerevoli): Wikipedia. Per la precisione Wikipedia.it, e cioè la versione italiana. se andate oggi sulla home italiana del nota enciclopedia partecipativa troverete un annuncio che in soldoni avverte che per ora i contenuti del servizio sono solo nascosti per una sorta di sciopero, ma che potrebbe darsi che presto vengano cancellati davvero. Il motivo, spiegano ancora i responsabili di Wikipedia.it, è che "purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni". Quello che preoccupa Wikipedia (e non solo) è soprattutto "l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine". La lesività dei contenuti però sarà valutata unicamente dal soggetto che chiede la rettifica, senza l'intervento di un giudice terzo, scrivono ancora.

La prova del Dna a processo

CRONACA - La sentenza di assoluzione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher si è giocata soprattutto sulle prove scientifiche. Quelle che per i pm erano evidenze schiaccianti di colpevolezza, tanto da valere la condanna in primo grado nel 2009 per entrambi gli imputati, 26 anni a lei, 25 a lui, sono state giudicate prove inattendibili per la Corte di assise d'appello. Il verdetto è stato completamente ribaltato per una diversa, e opposta, valutazione dei test del Dna. Come sempre più spesso accade, la “prova delle prove”, anziché rappresentare un inconfutabile elemento del dibattimento giudiziario, diventa oggetto di asprissime battaglie.

Cacciatori di supernove

CRONACA - Il secondo Nobel dell'anno va alla ricerca sulle supernove e a come ci hanno permesso di capire che l'Universo si espande con un moto accelerato. Anche questa volta il premio va diviso in tre: Saul Perlmutter, Brian Schmidt e Adam Riess sono i vincitori di quest'anno. I tre scienziati (in due gruppi di ricerca diversi) hanno scoperto (nel 1998) che l'espansione dell'Universo sta accellerando, al contrario di quanto si aspettavano - un po' come lanciare una palla verso il cielo, spiegano, e invece di vederla cadere, l'hanno vista allontanarsi a sempre maggior e velocità).
CRONACA

Neutrinomania, in teoria

CRONACA - Passata la sbornia? A dieci giorni dalla notizia dei neutrini superveloci, in un momento di riflessione scientifica e mediatica, abbiamo deciso di fare un giro negli ipercliccati Archivi, dove dopo solo due giorni dalla pubblicazione dei risultati dell’esperimento OPERA, sono apparsi i primi articoli di natura teorica.

Bellezza inaspettata

FOTOGRAFIA - Da una muffa mucillaginosa non ci si aspetta molto. E si sbaglia. Questa galleria di immagini rivela la sorprendente bellezza di questi (si fa per dire ) umili organismi. Che non soprendono solo nell'aspetto, ma anche nella biologia. Si tratta infatti di di organismi unicellulari - antichissimi, studi di prossima pubblicazione dimostrano che si sono evoluti ben 600 milioni di anni fa, e altri studi preliminari suggeriscono che l'antenato comune di tutte le specie sia ben più antico -, che però talvolta decidono di "mettersi d'accordo" formando colonie visibili ad occhio nudo (un tipo si aggrega in corpi multicellulari, in grado addirittura di spostaersi sul terreno, un altro tipo si fonde a formare dei network giganti di protoplasma pulsante). La galleria qui sopra è stata raccolta da Flickr (gli utenti hanno gentilmente concesso l'uso delle immagini secondo una licenza Creative Commons), i crediti sono segnalati qui sotto: Myorama (qui e qui) / Wade Franklin / lamanyana / randomtruth / Nein09 / Cotinis / boobook48 / frankenstoen

Robo-stormi

FUTURO - Commentando a Maggio una delle scoperte del suo team di ricerca, l'emergere del comportamento altruista in un popolazione di robot Dario Floreano affermava: Siamo in grado di prendere questo esperimento e usarlo per estrarre un algoritmo che possa essere usato per fare evolvere la cooperazione in ogni tipo di robot [...]. Stiamo usando questo algoritmo altruistico per migliorare i sistemi di controllo dei nostri robot volanti e stiamo osservando che questo permette loro di cooperare e volare in stormo con più successo di prima. Ora Floreano e colleghi hanno appena presentato ufficialmente gli ultimi (strabilianti) risultati del progetto SMAVNET alla International Conference on Intelligent Robots and Systems tenutasi a San Francisco tra il 25 e il 30 settembre. SMAVNET sta appunto per Swarming Micro Air Vehicle Networks, e usa algoritmi ispirati al mondo naturale per sviluppare software in grado di pilotare (quasi) autonomamente piccoli velivoli, in modo da ottenere un comportamento simile a quello osservato negli sciami e negli stormi di uccelli. Da tempo gli sciami attirano la curiosità dei biologi, perché da poche, semplici regole, evolutivamente fissate, seguite da ogni membro, emerge un schema coordinato molto complesso.

Olfatto paterno

CRONACA - Su Nature esce una ricerca di Yael Grosjean et al. di Lausanne (CH), Dijon (Francia) e Cambridge (UK) sugli amori della Drosophila melanogaster. Un po' come i premi IgNobel, prima fa sorridere e poi pensare - sopratutto le persone di sesso femminile - ai meccanismi affinati in alcune specie e non in altre nel corso dell'evoluzione. Da presidente del Drosophila melanogaster’s Genetics & Neurosciences Fan Club, la scrivente è consapevole che potrebbe nutrire un pregiudizio favorevole a quell'organismo. Per non esagerare con l'entusiasmo, si limita pertanto a tradurre dall'originale con poche precisazioni (link aggiunti): Descriviamo qui una nuova funzione di corteggiamento svolta dal ricettore ionotropico 84a (IR84a), un membro della famiglia dei recettori chemiosensori ionotropici del glutammato, in una popolazione - non caratterizzata in precedenza - di neuroni olfattivi positivi per il gene FRU maschile
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Al museo del futuro, ritorno alle origini

ARTE, MUSICA E SPETTACOLI - C’è un luogo sulle rive del Danubio, a metà strada fra Vienna e Salisburgo, dove è possibile chattare con un androide al telefono o accarezzare un piccolo di foca robotico, scavare nei sogni delle macchine o scattare una foto alla propria retina per mandarla agli amici; qui, i viaggi nello spazio cosmico sono all’ordine del giorno e non c’è da stupirsi se ci si imbatte in un essere umano dotato di protesi caudale. Questo stesso luogo, ogni anno da ormai più di 30 anni, verso la fine dell’estate, si trasforma in un punto di riferimento per i navigatori di tutto il mondo che solcano i mari dell’arte, della scienza e della tecnologia d’avanguardia: non importa da quale porto siete partiti, quali passioni o quale età avete, l’Ars Electronica Center, il museo del futuro di Linz, e il suo Festival riusciranno certamente a stimolare il vostro interesse.
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