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Soffrire di meno cancellando il ricordo

CRONACA - In un film del 2004, Eternal sunshine of the spotless mind, tradotto in italiano con l'orrido titolo "Se mi lasci ti cancello", la protagonista ricorreva a una clinica un po' particolare per farsi cancellare dalla memoria una precedente storia d'amore. La possibilità di cancellare dei ricordi dalla mente di una persona è meno fantascientifica di quanto sembri: alla luce di un recente studio di un'università canadese, sembra che si sia arrivati a cancellare dai neuroni le tracce lasciate da eventi dolorosi precedenti, e che influiscono sulla percezione del dolore

OggiScienza TV – Una gran brutta aria per le città

OGGISCIENZA TV - Mobilità sostenibile, due parole che racchiudono la "ricetta" per ridurre mali comuni a molte realtà urbane come il traffico, l’inquinamento atmosferico e quello acustico. E che si tratti di problemi niente affatto risolti ce lo conferma il dossier annuale di Legambiente che si occupa di questi temi, Mal’Aria. Qui alcune proposte di ACI e Legambiente per la mobilità sostenibile. Ne parla Viviana Valentini, dell’ufficio scientifico di Legambiente

MrPod – La fisica è (anche) donna

MRPOD - La fisica è stata storicamente un ambiente in cui le donne hanno avuto poco spazio. Fra i fisici famosi del secolo scorso, solo Marie Curie è entrata nell'immaginario comune, insieme ad Einstein, Botlzmann, Feynman e tanti altri uomini. Oggi però le cose cambiano e ci sono sempre più donne anche nelle posizioni di maggior responsabilità nella fisica nucleare e delle particelle (e all'Italia in questo spetta un primato). Noi abbiamo sentito Patrizia Rossi, dell'INFN, neonominata vicedirettore della Divisione fisica dei Jefferson Lab, in Virginia, negli Stati Uniti, e Fabiola Gianotti, responsabile dell'esperimento ATLAS di LHC, al Cern di Ginevra.

Consigli per il risparmio

SPECIALE MILLUMINODIMENO - Ogni kilowattora conta, conta ogni kilowattora. Con questo gioco di parole l’Enea ha lanciato un e-book per sensibilizzare i cittadini sull’efficienza energetica, suggerendo una serie di semplici azioni che possono fare la differenza in termini di consumi energetici. Prima di capire dove possiamo risparmiare, dobbiamo sapere dove finisce l’energia che utilizziamo. Secondo i calcoli dell’Enea, il fabbisogno medio di energia di una famiglia deriva per il 54% dal riscaldamento, per il 31% dal trasporto, per il 7% dalla produzione di acqua calda e infine per il 3-8% dall’utilizzo di apparecchi domestici e dispositivi elettronici.
AMBIENTE

Road to evolution

AMBIENTE - La vita degli animali a ridosso dei fitti reticoli stradali è tutt'altro che semplice, non solo per l'elevata probabilità di rimanere schiacciati dai veicoli sfreccianti e per la frammentazione dell'habitat che ne limita le capacità di dispersione, ma anche a causa dell'impoverimento delle condizioni ecologiche nelle aree limitrofe. Le condizioni imposte dalla continua antropizzazione dell'ambiente possono quindi fungere, oltre che da fattori che limitano la sopravvivenza e/o le prestazioni degli organismi nell'immediato, anche da nuovi agenti selettivi che potrebbero determinare profonde modificazioni delle popolazioni nel corso del tempo. Un'interessante conferma di ciò giunge dalle pagine di Scientific Report, la rivista open access del gruppo editoriale di Nature, e riguarda un piccolo anfibio, la salamandra maculata (Ambystoma maculatum) nel Connecticut.

Il cibo biologico è migliore?

AMBIENTE E SALUTE - Siamo disposti a spendere quasi il doppio, come rivela un’indagine di Altroconsumo, per acquistare prodotti da agricoltura biologica. Perché li consideriamo più genuini, più buoni, più rispettosi del pianeta. Quando li portiamo in tavola, ci sentiamo in armonia con la natura. A ben vedere, però, le cose non stanno esattamente così. Biologico non è sinonimo di sostenibile (non sempre, perlomeno) e neppure garanzia di qualità nutrizionali superiori (anche se è proprio questo l’equivoco su cui fanno leva le campagne di marketing).

OggiScienza TV – Verso Rio+20

SPECIALE MILLUMINODIMENO - Garantire i fabbisogni delle attuali generazioni senza compromettere le possibilità delle generazioni future. È questo l’appello che arriva dall'High-Level Panel for Global Sustainability delle nazioni Unite, a seguito del rapporto “Resilient People Resilient Planet: A future worth choosing”. Frutto del lavoro di un anno questo documento riassume la situazione economica e sociale degli stati membri e propone una strada da percorrere per un futuro più sostenibile, equo e solidale. Ne parliamo con Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia.

L’unione fa la foresta

LA VOCE DEL MASTER - Viviamo in un’Europa unita, in cui beni e persone si muovono senza più frontiere, ma le politiche ambientali dei vari paesi restano ancora molto diverse e ognuna limitata all’interno dei confini nazionali. Sotto l’egida della Commissione Europea e con un budget di circa nove milioni di euro, nasce Il progetto “Trees4Future”. Per la prima volta si aprono alla collaborazione internazionale infrastrutture come banche dati, strumenti di analisi e modelli di previsione nel campo dei beni forestali.

Fukushima, più rischio in seguito al sisma

CRONACA - Secondo una ricerca pubblicata oggi su Solid Earth, le violente scosse dell'anno scorso nella zona attorno alla centrale nucleare di Fukushima hanno provocato il riattivarsi di una faglia sismica nelle vicinanze della centrale, aumentando la probabilità di nuove scosse violente. Gli autori del paper spiegano che la scossa dello scorso 11 marzo (avvenuta a 160 km di distanza dalla centrale) ha innescato un meccanismo che ha stimolato le faglie esistenti nella zona. Secondo i dati analizzati da Dapeng Zaho, dell'Università di Tohoku, e colleghi sotto la zona di Iwaki e sotto quella di Fukushima-Daiichi sono presenti faglie attive simili, e purtroppo quanto sta succedendo a Iwaki, a 60 km dalla centrale di Fukushima, non fa ben sperare
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