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Il destino delle Hawaii

AMBIENTE - Sabbia finissima, acque incontaminate, vedute paradisiache: non sorprende che le Hawaii siano una delle mete turistiche più ambite al mondo. Secondo una ricerca pubblicata su Geochimica et Cosmochimica Acta, anche queste meraviglie della natura sono destinate a sparire, erose e dissolte dagli elementi, ma la buona notizia è che manca ancora un milione e mezzo di anni, prima che le isole inizino a perdere la loro forma attuale. Per arrivare a questa conclusione il team di ricerca, guidato da Steve Nelson della Brigham Young University, ha speso mesi analizzando campioni di rocce prelevate nell'arcipelago. I ricercatori hanno scoperto così quale sarà il destino geologico di Oahu, la più popolosa delle isole hawaiiane e sede della capitale Honolulu
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AAA socievole Macaco Rhesus cercasi per serena convivenza

CRONACA - Se sei una scimmia socievole vieni da una famiglia di scimmie socievoli e hai più probabilità di riprodurti. È quanto emerge da uno studio della Duke University pubblicato su Nature Scientific Reports. Su unʼisola caraibica di fronte a Porto Rico vive tutta sola una specie di scimmia molto particolare, arrivata lì nel 1938 dallʼIndia: il Macaco Rhesus. In un ambiente favorevole alla ricerca, questa specie è stata studiata per 75 anni ottenendo tanto informazioni sul suo comportamento quanto interi alberi genealogici che arrivano fino alle scimmie di oggi. Da due anni a questa parte lo studio è stato approfondito, aggiungendo delle osservazioni sulle reti sociali dei primati e i risultati di alcuni test genetici; in sintesi? Il comportamento dei macachi sembra essere ereditario e la capacità di entrare in relazione e di giocare con gli altri migliora le probabilità di riprodursi.

Illusioni ottiche

Il sito Science Fraud è stato costretto a chiudere, con minacce legali e non. Avrebbe diffamato alcuni scienziati nel mettere in dubbio la correttezza di dati e sopratutto di immagini che avevano pubblicato nelle riviste bio-mediche.

Per una maggior aderenza su superfici bagnate

CRONACA - No, non sto facendo pubblicità a una nuova marca di pneumatici, sto parlando delle rughe che si formano sulle dita delle mani e dei piedi quando restano immerse nell'acqua per un certo periodo. Tempo fa è stata avanzata l'ipotesi che si tratti di un adattamento che migliora il "grip" della pelle su oggetti bagnati, ora uno studio ne ha misurato l'effetto. Che non si trattasse di una semplice reazione "fisica" della pelle all'acqua era noto da tempo: il raggrinzimento infatti è un fenomeno attivo guidato dal sistema nervoso autonomo. Le grinze tra l'altro di formano solo sull'epidermide delle zone che si trovano a contatto con delle superfici esterne e che in qualche modo le devono manipolare (i palmi delle mani e le piante dei piedi). Gli scienziati dunque hanno inziato a sospettare che un simile processo una qualche funzione la debba avere. Il primo ad avanzare l'ipotesi che le grinze migliorino il grip sul bagnato è stato Mark Changizi, direttore del settore di Human Cognition dei 2AI Labs. Changizi ci era arrivato osservando le foto di mani che mostravano le tipiche grinze: dall'analisi dei pattern lo scienziato ha trovato delle regolarità comuni nella forma delle grinze, e delle analogie con le reti di drenaggio dei liquidi, che facevano pensare a un meccanismo generale con una qualche funzione
CRONACA

Primo video del leggendario calamaro gigante in natura

CRONACA - Da secoli alimentano fantasie e leggende dei popoli legati al mare e fino a pochi anni fa solo marinai e pescatori hanno avuto la possibilità di incontrarne uno vivo. Stiamo parlando dei calamari giganti, leggendari organismi delle profondità oceaniche, le cui dimensioni corporee possono superare i 10 metri di lunghezza, anche se alcune fonti hanno descritto individui che raggiungevano i 20 metri. Dal punto di vista tassonomico appartengono alla famiglia Architeuthidae, composta dall'unico genere Architeuthis, anche se non si conosce il numero di specie preciso data la pochezza degli avvistamenti in natura e la scarsità delle informazioni sulle loro abitudini ecologiche. Infatti, sulla biologia di questi organismi la comunità scientifica possiede solo poche e frammentarie informazioni, tra cui che sono attivi predatori degli abissi, che presentano un accentuato dimorfismo sessuale di taglia (le femmine sono di dimensioni solitamente maggiori rispetto ai maschi) e che costituiscono la principale fonte di alimentazione del capodoglio (Physeter macrocephalus), un cetaceo cosmopolita che abita la maggior parte degli oceani del globo terrestre

Parkinson e gioco: colpa dei farmaci?

SALUTE - Alcune persone affette da Parkinson mostrano una spiccata tendenza al gioco d'azzardo e allo shopping compulsivo, con conseguenze spesso devastanti sul piano economico, sociale, familiare. Da tempo si ipotizza un ruolo dei farmaci che agiscono sul sistema dopaminergico spesso usati nel trattamento di questa malattia neurologica, ma una risposta definitiva manca ancora. Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Neurology supporta quest'ipotesi. Daniel Weintraub, dell'Università della Pennsylvania e colleghi hanno esaminato 168 individui con una diagnosi recente, non ancora sotto trattamento, e altre persone sane. I soggetti dovevano rispondere a un questionario che analizzava i loro comportamenti in diversi ambiti, compreso il gioco e le azioni compulsive in genere

Un giallo canarino

Due anni fa, il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell'Università di Bologna misurava per la prima volta l'energia in eccesso prodotta dal reattore Rossi-Focardi. Da allora il mondo e la custode si chiedono "con quale strumento?"

La salute degli italiani in Svizzera

SALUTE - Mai sentito parlare del "paradosso del migrante in salute" (healty migrant)? Pare che in genere le popolazioni immigrate in un altro paese abbiano tassi di mortalità inferiore e uno stato di salute generale migliore delle popolazioni residenti, nonostante normalmente gli immigrati godano di status economico e sociale (SES) inferiore ai padroni di casa (e il SES in generale è un buon predittore della salute: migliore la condizione soco-economica, migliori le condizioni di salute). Uno studio su BMC conferma questo dato: gli immigrati italiani di prima generazione in Svizzera stanno meglio degli svizzeri stessi, anche se il vantaggio diminuisce con l'età. Peccato che poi quelli i figli degli immigrati stiano peggio della media nazionale
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