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Uno spazio per parlare di inquinamento, biodiversità, politiche ambientali e molto altro.

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Con un batterio il cotone combatte gli insetti

CRONACA - Sugli OGM la questione è sempre aperta. E così anche sul cotone geneticamente modificato con un batterio, il Bacillus thuringiensis, noto come “cotone BT”. Alcune ricerche in ambito economico dimostrerebbero che i benefici di queste coltivazioni sul benessere dei Paesi in Via di Sviluppo non sono poi così rilevanti, ma, stando ad un recente articolo pubblicato su PNAS in India l'utilizzo di questo genere di coltivazione avrebbe permesso un incremento del guadagno del 50%. Gli autori della ricerca sostengono, infatti, che i precedenti studi hanno valutato un impatto...
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Il dado dell’estate

Una ricerca dell'Istituto Goddard della NASA, uscita sui PNAS, analizza le temperature estive degli ultimi sessant'anni e conferma che ondate di calore, siccità e incendi son diventate più frequenti. Le emissioni di gas serra hanno "truccato" la distribuzione casuale della variabilità.
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Sprint finali

Per poter essere inclusi nel V rapporto dell'IPCC, gli articoli di ricerca sul clima devono essere stati sottoposti a una rivista entro il 31 luglio 2012 e approvato entro marzo 2013. Ma la scorsa settimana due auto-pubblicazioni partecipavano a una gara diversa.
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Acqua potabile, ma con qualche eccezione

AMBIENTE - Quasi un milione di italiani ricevono un'acqua potabile non sicura e di scarsa qualità. Dai rubinetti delle loro case esce un'acqua con tracce di arsenico, boro e fluoruri oltre i limiti stabiliti dalla legge. La denuncia arriva dal dossier di Legambiente e Cittadinanzattiva "Acque in deroga" che traccia la mappa delle località fuorilegge, ricostruendo la questione delle deroghe dal 2003 a oggi. Attualmente i comuni interessati da deroghe sono 112, concentrati in tre regioni (Lazio, Toscana e Campania). Fino a qualche anno erano molte di più: tra il 2003 e il 2009, infatti, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto hanno richiesto le deroghe, triennali e rinnovabili due volte, concesse dal ministero della Salute e, nel secondo rinnovo, dalla Commissione europea. Le deroghe ancora in vigore sono molto vicine alla scadenza: entro la fine del 2012 i comuni dovranno mettersi in regola. Gli interventi e i fondi necessari per ripristinare la qualità delle acque sono stati pianificati, ma in alcune realtà territoriali i lavori procedono a rilento. Del resto, come denuncia Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente "lo strumento della deroga, inizialmente previsto solo come misura transitoria per dare tempo alle autorità competenti di realizzare gli interventi necessari si è trasformato in un espediente per prendere tempo e alzare i limiti di legge rispetto ad alcune sostanze fuori parametro''. Una cattiva abitudine che si è arrestata grazie alla Commissione europea, che nel 2010 ha bocciato la concessione del terzo triennio in deroga.
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Cambio climatico, un pro e un contro

AMBIENTE - Mentre continua, a colpi di articoli scientifici, il dibattito sulle conseguenze del cambio climatico (si veda qui e qui), noi facciamo la nostra parte dando un colpo al cerchio e uno alla botte. Vi presentiamo quindi due articoli pubblicati negli ultimi tempi: uno, un po’ datato ma ancora attuale (della metà di luglio), sui benefici che l’agricoltura di alcuni paesi in via di sviluppo (Pvs) trarrebbe dalla modifica delle condizioni climatiche; l’altro, molto più recente, sulle conseguenze del cambio climatico sull’incidenza del rischio di tumori alla pelle. E non solo, perché anche l’agricoltura…
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Come la crema anti-rughe

Su Nature esce una valutazione dei risultati ottenuti dalle principali riserve tropicali nel proteggere la biodiversità durante gli ultimi 20-30 anni . Un fallimento?
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Tendenze climatiche – II

AMBIENTE - Le vittime e i danni degli "eventi meteo estremi" aggravati dal riscaldamento globale hanno fatto tornare di attualità i progetti di geo-ingegneria del clima. Su Nature escono nuovi risultati di un esperimento europeo e l'anno prossimo in Florida inizierà uno degli esperimenti finanziati dal Fund for Innovative Climate and Energy Research di Bill Gates.
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Tendenze climatiche – I

Tendenze delle emissioni globali 2011 è l’inventario delle emissioni di CO2 che il gruppo europeo dell'Emissions Database for Global Atmospheric Research, noto come EDGAR al Joint Research Centre di Ispra, pubblica per rovinarci le vacanze e in alternativa per farci sentire i più virtuosi.
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Il triangolo no (virus, alghe e coralli)

Le sclerattinie o madrepore, le cui forme coloniali danno origine alle ben note barriere coralline, forniscono rifugio e nutrimento alle alghe unicellulari zooxanthelle, che a loro volta contribuiscono alla costruzione del reef e al reperimento di energia. Ma a chi dare la colpa se questa forma di simbiosi subisce stress e destabilizzazione fino all’erosione di circa l’80% della barriera corallina? È un fenomeno che si osserva da circa 30-40 anni, senza che ancora sia stato trovato un meccanismo che lo spieghi del tutto. AMBIENTE - Le sclerattinie o madrepore, le cui forme coloniali danno origine alle ben note barriere coralline, forniscono rifugio e nutrimento alle alghe unicellulari zooxanthelle, che a loro volta contribuiscono alla costruzione del reef e al reperimento di energia. Ma a chi dare la colpa se questa forma di simbiosi subisce stress e destabilizzazione fino all’erosione di circa l’80% della barriera corallina? È un fenomeno che si osserva da circa 30-40 anni, senza che ancora sia stato trovato un meccanismo che lo spieghi del tutto. Le ipotesi più accreditate parlano di virus, e su questa idea si stanno muovendo i ricercatori grazie al ritrovamento di materiale genetico appartenente a due virus (per esempio DNA codificante per le proteine del capside, la struttura proteica che contiene l’acido nucleico virale) all’interno di campioni di alga unicellulare e di corallo
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Aria sporca in Europa

AMBEINTE - Per una volta l'Italia ce l'ha fatta. Il nostro Paese ha rispettato i limiti di emissione indicati dalla direttiva NEC (National Emission Ceilings) che tiene sotto osservazione i quattro principali inquinati dell'aria: anidride solforosa, ossidi di azoto, composti organici non metanici e ammoniaca. Purtroppo la maggior parte degli Stati europei non sono stati così virtuosi. Secondo i recenti dati ufficiali dell'Agenzia europea per l'ambiente riferiti al 2010, ben 14 Paesi hanno superato uno o più limiti di emissione, in alcuni casi anche di molto. Spagna e Germania hanno superato, rispettivamente, tre e due dei quattro valori considerati. Negli altri Paesi considerati, ad eccezione della Finlandia, sono stati gli ossidi di azoto a far registrare il maggior numero di superamenti dei limiti. Tra i fattori che hanno contribuito a questa situazione, un ruolo da protagonista spetta al settore dei trasporti, che è responsabile di circa il 40% del totale delle emissioni in Europa. Queste sostanze inquinanti possono causare problemi respiratori, oltre a contribuire all'acidificazione del suolo e delle acqua superficiali. Per questi motivi l'attuale revisione delle politiche ambientali dell'Unione Europea potrebbe portare all'individuazione di limiti di emissione più severi per il 2020 e all'introduzione di una soglia massima anche per le particelle sottili. Misure necessarie per ridurre l'impatto negativo sull'uomo e sull'ambiente delle sostanze inquinanti.
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