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Uno spazio per parlare di inquinamento, biodiversità, politiche ambientali e molto altro.

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Zoonosi inversa

AMBIENTE - Dalla fine degli anni Novanta l'Acropora palmata forma l'ossatura delle grandi barriere coralline nei Caraibi e davanti alle coste della Florida, soffre di una necrosi a chiazze causata dal batterio Serratia marcescens. L'ha scoperto nel 1819 il farmacista padovano Bartolomeo Rizzo in macchie rosso sangue sopra della polenta ammuffita e l'ha chiamato così in onore di Serafino Serrati, il monaco toscano inventore di un battello a vapore. Fino agli anni Settanta del secolo scorso era ritenuto innocuo per gli esseri umani, di solito portatori sani. Poi è stata isolato in diverse infezioni, più pericolose quelle contratte negli ospedali, che si curano con gli antibiotici. Dal 2003 si sapeva che quel batterio era letale per l'Acropora. Nel frattempo l'80% ne è morto e il resto è classificato fra le specie a rischio di estinzione
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Sete e fame

AMBIENTE - Settimana mondiale della siccità sarebbe stato un nome più azzeccato, data quella in corso nel corno d'Africa, in Siberia orientale, nel sud-est degli Stati Uniti e in Messico, a Samoa e isole circostanti, nella parte più densamente popolata della Cina e mi fermo per non sconfortare chi rientra fresco e pimpante dalle vacanze. La Consulta internazionale per la ricerca agronomica (CGIAR) ha messo on line la documentazione su risorse idriche, ecosistemi e agricoltura, più una sintesi ampia e una stringata. Per alcuni paesi, africani soprattutto, i dati non sono molto aggiornati. Gli altri peggiorano un po' tutti: dall'inizio del secolo ogni anno da 5 a 10 milioni di ettari di terre coltivabili sono rese improduttive dal degrado dell'ecosistema; la carenza d'acqua non inquinata contribuisce all'aumento dei prezzi e delle persone che patiscono la fame. Tutto prevedibile, insomma
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La ripresa (ittica) è possibile

AMBIENTE - Finalmente una buona notizia. Se è ormai certo che i grandi stock di pesci commerciali sono oggi in declino e al limite della sussistenza, un recente articolo apparso su Nature qualche giorno fa afferma che non tutto è perduto. Secondo lo studio canadese, infatti, bloccare la pesca massiva può ancora permettere un recupero di ecosistemi sovrasfruttati, anche se non è ancora chiaro se si possa tornare all’ecosistema originario. Si tratta di una novità nel campo della conservazione poiché ad oggi ben poco si sapeva sulla possibilità di ripristino di ambienti compromessi e ciò creava ampi dibattiti e dubbi sulla validità di misure di mitigazione come la chiusura alla pesca di aree già compromesse o la reintroduzione di specie in aree che ne sono ormai prive.
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Riparte la caccia all’oro nero, a rischio le coste italiane

AMBIENTE - Trentamila chilometri quadrati di mare rischiano la realizzazione di nuove piattaforme petrolifere. L’allarme è lanciato da Legambiente che nel recente rapporto “Un mare di trivelle” ha fotografato la situazione della trivellazione marina nel nostro Paese. A guidare l’assalto sarebbero soprattutto le compagnie petrolifere straniere, attirate dalle condizioni molto vantaggiose per la ricerca e l'estrazione del petrolio. Al 31 maggio 2011 l'Italia ha rilasciato 117 permessi di ricerca di idrocarburi: 92 in terraferma e 25 in mare. Nuove trivelle che potrebbero, quindi, aggiungersi alle 9 piattaforme attuali. E il numero potrebbe aumentare ulteriormente: ci sono infatti 39 nuove richieste di ricerca al vaglio.
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Ri-quiz estivo

Questa pubblicità per il "petrolio etico" estratto dalle sabbie bituminose dell'Alberta, Canada, inquinando suoli, laghi e fiumi è stata creata da: - WWF - Greenpeace - Alessandro Robecchi - The Onion - Il giovane politico canadese Alikahn Velshi, consulente in pubbliche relazioni per le multinazionali del "petrolio etico"?
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Kafka, gli orsi polari e i Monty Python

AMBIENTE - Nel 2001 Ian Thomas era stato licenziato in tronco perché sul sito dell’US Geological Survey, per il quale lavorava, aveva messo la mappa con i luoghi dove le caribù vanno a partorire nell’area 1002, un pezzo della Riserva nazionale artica, in Alaska, che il presidente George W. Bush destinava ai petrolieri. La sanzione ha scoraggiato molti suoi colleghi dal pubblicare alcunché di sgradito, con l'amministrazione Obama però, le cose sarebbero cambiate. Il mese scorso infatti era il governo canadese ad impedire alla genetista Kristi Miller di parlare con i giornalisti della sua ricerca, uscita su Science, sul declino dei salmoni nel fiume Fraser, in un'altra zona minacciata dall'estrazione di petrolio dalle sabbie bituminose. Poi è scoppiato il caso di Charles Monnett, il biologo del Bureau of Ocean Energy Management, Regulation and Enforcement (BOEMRE) in Alaska.
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Dalle balene ai nanopacemaker

Il professor Jorge Reynolds, studiando per trent'anni il cuore delle balene, è riuscito a realizzare il primo nanopacemaker. Questo strumento potrebbe essere la svolta per la cura delle cardiopatie ma per adesso non conquista il mercato. AMBIENTE - Dieta troppo grassa, eccesso di alcolici, fumo di sigaretta, mancanza di esercizio fisico e stress, sono queste le principali cause dei problemi cardiaci. Lo sentiamo spesso e forse né abbiamo fatto l’abitudine ma il dato è confermato da più parti: le cardiopatie causano il maggior numero di decessi rispetto a qualsiasi altra...
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Auto elettrica, l’Italia si muove?

Negli Stati Uniti esce Revenge of the electric car, l'ultimo film di Chris Paine sul ritorno dell'auto elettrica. In Italia arriva la proposta di tassare le bottiglie di plastica per lanciare una politica di incentici a favore delle autovetture elettriche. AMBIENTE - Perchè l’auto elettrica, più pulita e sostenibile, non si è imposta sul mercato? A questa domanda cercava di rispondere il regista americano Chris Paine con il film d' inchiesta del 2006 Who killed the electric car? Paine denunciava la fine oscura delle Ev1, macchine elettriche a emissione zero, veloci, belle ed...
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Amazzonia: culla per 1.220 nuove specie

Si chiama “Amazon alive” il report che il Wwf ha redatto per il grande pubblico e che ripercorre 10 anni di scoperte di nuove specie animali e vegetali. Tra queste il delfino rosa, due nuove specie di piraña vegetariani e coloratissime rane tossiche. AMBIENTE - Il Wwf ha reso pubblico il suo report sulle nuove specie rinvenute in Amazzonia in aree ad alta biodiversità, come il Borneo o il Congo, nel decennio tra il 1999 e il 2009. Sono esattamente 1.220. A conferma del fatto che, nonostante la presenza invadente...
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Se i satelliti confondono gli alberi

Uno studio dell'università di Cairns in Australia sconfessa i dati sulla crescita delle foreste forniti dal governo indiano.  I satelliti utilizzati non distinguono le foreste native dalle piantagioni. AMBIENTE - Le foreste dell’India sono aumentate del 5% negli ultimi dieci anni. È questo il dato ufficiale fornito dal rapporto The India State of Forest Report 2009, pubblicato dal  Forest Survey of India (FSI). Le foreste dell’India stanno scomparendo ad una velocità del 2,7% all’anno. È questo il risultato di uno studio pubblicato sulla rivista Conservation Letters da William Laurance, biologo presso...
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