AMBIENTE

Uno spazio per parlare di inquinamento, biodiversità, politiche ambientali e molto altro.

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George, l’armadillo darwiniano.

Lieto evento al Bioparco di Roma. Si chiama George e i genitori lo hanno "presentato" da pochi giorni allo staff e al pubblico del giardino zoologico. ANIMALI - Non ditelo ai bambini, ma anche se il papà di George si chiama Charlie e la mamma Emma in onore della famiglia Darwin, il fondatore della biologia contemporanea non avrebbe disdegnato fare una ricca colazione con il cucciolo di armadillo villoso (Chaetophractus villosus) che in questi giorni è la star del Bioparco. Trovammo che la Beagle non era giunta, ed in conseguenza...
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Le siringhe volanti

In Giappone, studiando la proboscide delle zanzare, è stata realizzata un nuovo tipo di siringa "indolore". Ogni giorno viene utilizzata da 600mila diabetici. Ce ne sono di piccole e più grandi, si nascondono e vi osservano, seguono la luce e cercano il vostro sangue, un piccolo sibilo e sferrano l’attacco. Sono le zanzare. Per molti un insetto inutile, fastidioso, un incubo nelle notti d’estate, per altri fonte d’ispirazione e guadagno. Tetsuya Oyauchi ingegnere della Terumo, un’azienda giapponese di strumenti medici, e Masayuki Okano, direttore di una piccola azienda di pressatura di metallo, sono riusciti...
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Com’era verde l’Antartico

NOTIZIE - Recuperare carote di sedimento marino in condizioni impervie, datare con difficoltà ogni strato del campione, smistare migliaia di piccolissimi granuli di polline, catalogarli e capire a quale specie vegetale apprtengono (appartenevano). Questo il lavoro titanico computo dal team multidisciplinare che segue il progetto SHALDRIL, il cui scopo è ricostruire la flora e il clima negli ultimi 36 milioni di anni nella Penisola Antartica, la parte più settentrionale del continente, l'ultima ad essere stata ricorperta dai ghiacci (negli ultimi 55 milioni di anni) e la prima a scongelarsi ai giorni nostri a seguito del riscaldamento globale. Il lavoro, finanziato dalla National Science Foundation statunitense, è iniziato nel 2002. Alcune carote di sedimento fangoso (lunghe circa 30 m) sono state prelevate nelle acque basse vicino alla costa della penisola da John Anderson, primo autore della ricerca della Rice University. Il sedimento poi è stato datato dal paleooceanografo Steven Bohaty, dell'Università di Southampton) e dal suo team. Julia Wellner (ora all'Università di Houston) ha invece analizzato le caratteristiche del sedimento per capire se si fosse formato sotto a uno strato di ghiaccio, in mare aperto o in un mix delle due condizioni
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Dalla tazzina ai funghi

AMBIENTE - Il caffè in Italia è una mania, ogni città ha il suo modo tipico di servirlo. Chi vi scrive per esempio abita a Trieste, città che vanta il consumo di questa bevanda fin dal Settecento. A Trieste il consumo è il doppio rispetto alla media nazionale ed esistono decine di varianti di caffè dai nomi più strampalati. La bella sorpresa è che dai resti del caffè, il nostro Paese potrebbe far soldi e creare posti di lavoro. Come? Utilizzando i fondi e gli scarti di lavorazione della tostatura per produrre funghi. Shuting Chang, professore di biologia all’Università di Hong Kong, che collabora al progetto Zeri (Zero Emission Research Initiative), da più di vent’anni sta svolgendo delle ricerche che dimostrano come il caffè sia un substrato ideale per la coltivazione di funghi. Il professor Chang ha ottenuto ottimi risultati soprattutto per la crescita degli ostrica, degli shitake e dei reishi. I suoi studi confermano che il chicco di caffè, dalla piantagione alla torrefazione, fino al consumatore è una coltura perfettamente monitorata, soggetta a controlli qualitativi che non hanno eguali tra gli altri prodotti agricoli e tutto gioca a favore dei funghi
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Autostrade oceaniche

AMBIENTE - In questi giorni sono apparsi su Nature i risultati di uno dei più consistenti progetti biologici mai finanziati ad oggi, denominato progetto TOPP (Tagging of Pacific Predators), che negli ultimi 10 anni ha coinvolto più di 75 fra biologi, oceanografi, ingegneri e informatici. Un’indagine di portata senza precedenti, assimilabile ad quelle che coinvolgono per lo più la fisica e l’astronomia, che ha permesso di comprendere i tragitti percorsi da 23 specie diverse di predatori marini dell’Oceano Pacifico, visibili anche qui Attraverso l’applicazione di alcune piccole trasmittenti sul dorso degli animali, quest’ultimi stati letteralmente spiati via satellite per conoscerne le migrazioni e gli habitat più frequentati. Dai medesimi ‘tag’ elettronici sono state ottenute anche informazioni riguardanti la temperatura dell’acqua, salinità e la profondità degli spostamenti effettuati.
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Il cervello più antico

ANIMALI - Il primo cervello comparso sulla Terra potrebbe essere molto più antico di quanto creduto finora: addirittura 200 o 300 milioni di anni più vecchio. La prova? Nella minuscola larva di un idrozoo, Clava multicornis, uno cnidario e dunque parente stretto di meduse, coralli e anemoni di mare, diffuso soprattutto nelle acque del mare del Nord e del canale della Manica. Stiamo parlando di una larva d'aspetto vermiforme, con un corpo affusolato ma leggermente rigonfio a un'estremità, capace di muoversi sul fondo marino strisciando su quella che potremmo definire parte ventrale (benché gli cnidari siano privi di un sistema digerente, e dunque di un ventre propriamente detto). Una larva che, dicono gli esperti, tende a muoversi seguendo stimoli luminosi (fototropismo), pur non avendo occhi
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Body snatchers

Questo post fa parte del IV° Carnevale della biodiversità, il cui argomento è "Alieni fra noi". Il Carnevale èospitato da Renato Bruni, sul suo blog Erba Volant, dove potete trovare anche tutti gli altri blog della "manifestazione".  In informatica un cracker  (spesso erroneamente confuso con hacker) è una persona che sfrutta a proprio vantaggio le falle nella sicurezza di programmi e interi sistemi operativi. Quando l'impresa ha successo, i computer presi di mira iniziano a lavorare non più per i legitimi proprietari ma per il cracker. Se il cracker si spinge...
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L’incredibile autopsia del dinosauro Ciro

http://www.flickr.com/photos/oggiscienza/sets/72157627012664016/show/ ANIMALI - Ha vissuto solo pochi giorni, 110 milioni di anni fa, il piccolo esemplare di Scipionyx samniticus detto “Ciro”, rinvenuto nel 1980 a Pietraroja in provincia di Benevento. Il mare lo inghiottì che era neonato eppure, fossilizzandosi, Ciro ha consegnato la sua breve esistenza all'eternità. Il primo dinosauro trovato in Italia è anche quello meglio conservato al mondo. È l’unico di cui siano rimasti integri organi interni e tessuti molli, come rivela un'incredibile autopsia effettuata sul suo corpicino, 50 centimetri di lunghezza per appena 200 grammi di peso,...
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Come creare un dinosauro da un pollo

Basta riattivare geni ancestrali rimasti silenti nel Dna dei pennuti. Così, secondo il paleontologo statunitense Jack Horner, sarebbe possibile riavvolgere il nastro dell'evoluzione e resuscitare i grandi estinti. Dal Sasso: "Accanimento biologico". ANIMALI - Ricordate Jurassic Park? Nel film campione d'incassi di Steven Spielberg, tratto dall'omonimo romanzo di Michael Crichton, un gruppo di scienziati riusciva a riportare in vita i dinosauri con la tecnica della clonazione, utilizzando il Dna recuperato grazie al sangue succhiato da una zanzara, rimasta poi imbalsamata nell'ambra per milioni di anni. Avete sempre pensato che fosse...
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Galline empatiche

ANIMALI - Ogni anno in Europa vengono allevati oltre 400 milioni di galline ovaiole, di cui 50 milioni solo in Italia. Di queste il 68% vive nelle gabbie minuscole degli allevamenti intensivi in uno spazio pro capite della dimensione di un foglio A4, con tutto ciò che ne comporta: sofferenza fisica, deformazioni dovute alla mancanza di spazio per l'apertura delle ali, sovrappopolamento, stress psicologico, ferite da combattimento. Come le galline ovaiole, anche polli da carne, mucche, agnelli e altri animali vivono condizioni di sofferenza emotiva oltre che fisica. È evidente, quindi, che gli studi sul “benessere” degli animali di allevamento intensivo (o da laboratorio), il cosiddetto “animal welfare”, sono diventati un'esigenza assoluta in una società che vuole definirsi “civile”.
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