AMBIENTE

Uno spazio per parlare di inquinamento, biodiversità, politiche ambientali e molto altro.

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Alternativa pulita per pannolini sporchi

AMBIENTE - I pannolini usa e getta, in cellulosa mista a polietilene, polipropilene ecc., sono inquinanti e nelle discariche ci mettono decenni a disintegrarsi. Su Waste Management, Rosa María Espinosa-Valdemar e altre ricercatrici dell’UNAM, a Città del Messico, propongono una soluzione commestibile.
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Biodiverso e conveniente: complesso, ma possibile

SOCIETÀ - Non solo: secondo il gruppo, quando agli abitanti di un'area forestale è permesso di stabilire le regole sulla gestione dell'ambiente in cui vivono, è più probabile che questo produca maggiori benefici economici per le famiglie, e che sia anche caratterizzato da una maggiore biodiversità. Lauren Persha, Arun Agrawal e Ashwini Chhatre hanno raccolto dati di più di ottanta siti forestali in sei paesi tropicali, per testare come la partecipazione locale si rifletta sui benefici economici e sociali tratti dalle foreste. I benefici sociali includono l'accesso ai prodotti della foresta a cui si affidano le famiglie per la loro sussistenza, come legna da ardere, mangime per il bestiame e legname per le abitazioni. Il principale beneficio economico è una maggiore biodiversità nelle foreste tropicali. I risultati del gruppo sono stati pubblicati sull'ultimo numero di Science.
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Come un pulcino bagnato (e anche peggio)

AMBIENTE - Questo è un video composto dalle immagini raccolte dal Servizio della Pesca e della Fauna Selvatica degli Stati Uniti (Fish and Wildlife Service Pacific Region, USFWS) in uno degli atolli corallini più remoti del pianeta, l’atollo di Midway, dopo il passaggio dello tsunami scatenatosi l’11 marzo in seguito a un terromoto di magnitudo 9 al largo di Sendai (Giappone). Sebbene sia solo un puntino in mezzo all’oceano, l'atollo appartiene al più vasto parco marino del mondo, dal nome alquanto esotico ed impronunciabile di Papahānaumokuākea. Si tratta di una riserva recentemente istituita dal governo americano, che si sviluppa lungo quasi tutte le isole hawaiana
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Livello 6?

OTO - È di qualche ora fa la notizia che l’esplosione della centrale di Fukushima di ieri è stata classificata di livello 6 nella scala Ines (International Nuclear and Radiological Event Scale), ovvero la classificazione internazionale degli incidenti nucleari e radiologici, creata nel 1989 dall’Aiea, Agenzia internazionale per l’energia atomica, e dall’Agenzia per l’energia nucleare dell’OCSE. La scala contempla 7 livelli, con un range che va dai ‘guasti’ (scala da 1 a 3) agli incidenti gravi e molto gravi (6 e 7). Quest’ultimi ad oggi riguardano la tragedia di Chernobyl nel 1986 (livello 7) e il meno noto incidente avvenuto a Kyshtym in Unione Sovietica (livello 6), dove in una fabbrica di armi nucleari negli Urali, una cisterna contenente scorie radioattive prende fuoco ed esplode, contaminando migliaia di chilometri quadrati di terreno.
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Dal mangime alla pelliccia: il visone fa male all’ambiente

AMBIENTE - La produzione di pellicce è un attività a basso impatto ambientale. Così dice da tempo l'industria delle pellicce, che giustifica questa affermazione citando le misure che sarebbero adottate da molte aziende per la riduzione di emissioni di CO2 e dei consumi di acqua o energia. Ma lo studio appena concluso e reso pubblico da alcune associazioni animaliste europee (l'italiana LAV-Lega Anti Vivsezione, la belga GAIA-Azione Globale per i Diritti degli Animali e l'olandese Bont voor Dieren) smentisce clamorosamente queste affermazioni. Va detto che le citate associazioni non governative non hanno condotto in prima persona la ricerca in merito all'impatto ambientale della produzione di pellicce (in questo caso specificatamente quelle di visone), ma l'hanno commissionata a CE Delft, un centro di ricerca specializzato e indipendente.
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Siccità passate e catastrofi future

Dallo studio di un’antica siccità, emergono nuovi indizi sui rischi del riscaldamento globale AMBIENTE - Quanto possono essere gravi le conseguenze di un cambiamento climatico? I climatologi hanno elaborato previsioni più o meno inquietanti, a seconda di quanto aumenteranno le temperature medie globali. Parliamo di una variazione di pochi gradi, sufficienti però a innescare catastrofi naturali e potenzialmente a cambiare il volto del pianeta. Ad alimentare le inquietudini contribuiscono ora i risultati di una ricerca pubblicata su Science. Dallo studio di un’antica e disastrosa siccità, infatti, emergono nuovi indizi, e...
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Ancora minacce per le barriere coralline mondiali

MARE - Sono state paragonate ai canarini che un tempo venivano usati nelle miniere di carbone come sistema di allarme poichè la presenza di gas tossici avrebbe ucciso loro prima dei minatori. Sono le barriere coralline, un importante indicatore dello stato di salute dei nostri oceani, che come canarini in presenza di monossido di carbonio stanno diventando sempre più morte e silenziose. Secondo Reefs at Risk Revisited, il più recente ed esaustivo aggiornamento sullo stato di salute di questo ecosistema marino, più del 60% delle barriere coralline mondiali è attualmente minacciata dalla pesca eccessiva, dallo sviluppo non controllato dell'edilizia costiera e dall'inquinamento. A livello locale, le azioni più invasive sono rappresentate dall'uso di esplosivi per la pesca, dall’ingresso nelle acqua marine di eccessivi sedimenti dovuti a deforestazione e dalla cattiva gestione del territorio, da cui consegue un input eccessivo di nutrienti originati dall'agricoltura e di materiali tossici
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Il meteo non è più quello di una volta

Alluvioni nelle Marche. Nubifragi al Sud. Bora a Trieste. Gelo e neve bassa quota. Da giorni il maltempo imperversa da un capo all’altro dell’Italia. “La situazione migliorerà nel week-end, ma alla fine della prossima settimana ci aspettiamo un’altra ondata di precipitazioni, anche se le temperature tenderanno a salire”, prevede Giampiero Maracchi, direttore dell’Istituto di biometeorologia del CNR. Che sta succedendo? È normale che piova così tanto o forse la natura si sta in qualche modo ribellando? “Non ci sono più dubbi che il riscaldamento globale del pianeta sia il responsabile...
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Sei nata paperina che cosa ci vuoi far

AMBIENTE - Moby Duck. Avete letto bene, non è un errore di battitura. Si tratta invece del titolo di un libro-inchiesta recentemente pubblicato, che narra l’epopea di decine di migliaia paperelle da bagno e altri simili giocattoli gommosi alle prese con i flutti dell’immenso Oceano Pacifico invece delle ben più quiete sponde di una vasca da bagno casalinga. L’ha scritto l’americano Donovan Hohn, insegnante di letteratura inglese, affascinato da una storia che ha il variopinto sapore della tragedia ambientale ma anche dell’esplorazione avventurosa, della scoperta scientifica e dell’indagine sociologica. Tutto inizia nel gennaio 1992, quando a causa di una tempesta un cargo carico di animaletti di plastica appena usciti da una fabbrica di Hong Kong perde tre containers, che si rovesciano in mare e liberano il loro contenuto (29mila pezzi!). Da allora, tante papere, tartarughe, castori, rane e altri colorati animali “nuotano” tra le onde, restii ad affondare e resistenti alla degradazione da parte di micro-organismi batterici, come purtroppo avviene per gran parte della plastica
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A parte il tonno rosso

Le misure sulla pesca della Commissione Europea continuano a cambiare nel tentativo di evitare lo sfruttamento insostenibile delle risorse ittiche. Dal 1 marzo, sono in discussione le catture da rigettare in mare perché eccedono le quote o le dimensioni stabilite per le specie tutelate. AMBIENTE - L'anno scorso, il Consiglio internazionale per l'esplorazione marina calcolava che a seconda delle specie e delle ecoregioni dell'Atlantico e del mare del Nord, i pescherecci dei paesi UE scartavano dal 30 all'80% delle catture, metà delle quali morte. Lo spreco - enorme, solo nel...
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