ATTUALITÀ

Cronaca, esteri, politica, economia, cultura, costume e sport. Quando la ricerca esce dai laboratori e incontra la società.

CRONACAIL PARCO DELLE BUFALE

Se l’omeopatia “fa la furba” sulle pagine di “la Repubblica”

NOTIZIE - Adesso mi arrabbio. Seriamente. Stamattina leggo su la Repubblica questo articolo. Sia chiaro: qui viene fatta una cosa illegale. In Italia vantare proprietà terapeutiche e fare pubblicità in questo senso a prodotti che farmaci non sono (e farmaci, nel nostro Paese, sono solo quei prodotti che hanno seguito un preciso iter clinico, che fornisca alle autorità competenti una serie di dati chimico-fisici, biologici, microbiologici, farmacologici, tossicologici e di sperimentazione clinica che ne provino scientificamente la sicurezza, la qualità e l’EFFICACIA) è VIETATO. Non c’è un solo prodotto omeopatico in Italia che sia registrato come farmaco (rientrano tutti nella categoria “integratori alimentari”). Nell’articolo su Repubblica però i rimedi omeopatici vengono persino definiti “vaccini immunostimolanti” e come se non bastasse si forniscono prescrizioni mediche specifiche per ogni malanno: cliccate sulle immagini, potrete leggere il nome del prodotto più adatto non solo a curare, ma addirittura a prevenire, ogni malanno (e come e quanto prenderne).
CRONACA

Le multinazionali petrolifere attaccano la California (a colpi di referendum)

NOTIZIE - Com’è verde la California. A differenza della maggior parte degli stati USA qui la sensibilità per la causa ambientale è radicata nella cosicenza dei cittadini e nelle amministrazioni. Tanto che in controtendenza assoluta rispetto alla Nazione, nel 2006 è stata varata una legge – L’Assembly Bill 32 – che prevede per il 2020 una riduzione delle emissioni antropiche di anidride carbonica ai livelli del 1990 (il che significa, rispetto a oggi, un taglio del 25%). Per il 2050 la legge prevede addirittura di arrivare all’80% delle emissioni misurate nel 1990. Stato virtuoso, la California – in media ogni cittadino californiano consuma la metà dell’energia dell’americano medio, senza alcun detrimento sulla qualità di vita – ma non immune dagli aggressivi attacchi delle compagnie petrolifere. Fra qualche settimana infatti i cittadini californiani saranno chiamati a rispondere a un referendum per approvare o respingere la Proposition 23, una legge che intende “congelare” l’AB 32.
POLITICA

Settimana dell’Open Access

POLITICA - Nel 2004 nascevano le prime riviste della Public Library of Science in accesso aperto, gratuite per chi le legge e a pagamento per chi ci scrive. L'obiezione era che rischiavano di pubblicare ricerche scadenti "per fare cassa". Oggi la qualità non pare aver sofferto e l'indipendenza dalla pubblicità consente per esempio al mensile Neglected Tropical Diseases di esistere, anche se ha tuttora bisogno di essere sovvenzionato della fondazione americana Betty e Gordon Moore. Da fuori, il vantaggio di Neglected Tropical Diseases è ovvio: anche nei paesi più poveri, gli addetti alla sanità possono scaricare da internet gli articoli di cui hanno bisogno. Ma per i ricercatori il vantaggio qual è?
COSTUME E SOCIETÀ

Guardatevi dal collega con la barba!

COSTUME - Sono andati a scavare un bel po' indietro nel tempo i giudici dell'IgNobel Prize per dare il premio ad uno studio pubblicato su Applied Microbiology. Era il 6 marzo 1967. La ricerca di Manuel Barbeito, Charles Mathews e Larry Taylor (dell'Industrial Health and Safety Office, Maryland) vincitrice dell'IgNobel Prize 2010 nella sezione della salute pubblica ha voluto indagare i segreti della barba dei tecnici di laboratorio per vedere le “schifezze” che vi si celano.
CRONACA

Le conseguenze del pompare acqua per estrarre gas

NOTIZIE - Grattare il fondo del barile non è sempre una buona idea. Si rischia di far venir su la rumenta. Il Governo statunitense si appresta a pompare milioni di litri d’acqua (e qualche sostanza chimica) nella formazione scistosa di Marcellus, che negli Stati Uniti è considerata la più grande riserva nazionale di gas naturale, ma quando si fa il solletico sulla pancia dei giganti (con sistemi empirici piuttosto rozzi e approssimativi) non si sa mai cosa può venire fuori. Nel caso specifico, secondo una ricerca condotta dal Tracy Bank, geologa dell’Università di Buffalo, si rischia di mobilizzare l’uranio contenuto naturalmente nello scisto.
COSTUME E SOCIETÀ

“Mi piace su…”: brillante, ma sarà anche efficace?

COSTUME - Il commento di Bernard Cova, esperto di sociologia dei consumi, sulla sibillina campagna per la prevenzione del tumore al seno lanciata nelle scorse settimane su Facebook. “Mi piace sulla sedia in cucina”, “mi piace sul tavolo all'ingresso”, “mi piace sul pavimento in camera”. Chiunque abbia un profilo su Facebook si sarà probabilmente imbattuto, nelle ultime settimane, in una dichiarazione simile (o, se donna, ne avrà magari postata una lei stessa). E ora che ottobre è agli sgoccioli possiamo svelare l'arcano: non si è trattato di un outing di...
CRONACA

Poker d’assi: quattro italiani alla guida dell’LHC

INTERVISTE - Pierluigi Campana, portavoce di LHCb a partire dal prossimo maggio, ci scherza su: "Se misuriamo questa coincidenza con le leggi della statistica (la probabilità di fare poker e' circa l'1 per mille), un osservatore esterno direbbe che il mazzo di carte è truccato. Qual è la probabilità che, dovendo la UE assegnare le sedi diplomatiche ai suoi stati membri, all'Italia capitino contemporaneamente Washington, Berlino, Londra e Parigi? Zero, come si è visto. O che quattro squadre di calcio italiane vadano in semifinale di Champions League? Ancora zero".
CRONACA

Neanderthal: forse niente manufatti

NOTIZIE - I Neanderthal negli ultimi anni si sono rifatti il look. Non più bruti e un po’ stupidi, ma capaci di comportamenti moderni, come per esempio quello di creare oggetti dal valore simbolico, come gli ornamenti personali. Una delle scoperte che hanno rivoluzionato il nostro punto di vista su nostri scomparsi cugini ora viene però messa in dubbio da una nuova datazione al radiocarbonio.
CRONACA

Celenterati col jet-lag

NOTIZIE - Un'altra ricerca che potrebbe candidarsi per gli IgNobel 2011: anche gli anemoni di mare - uguale uguale ai cugini maggiori esseri umani - soffrono di jet-lag. Una ricerca pubblicata su PLoS One ha dimostrato che questi animali piuttosto primitivi regolano le attività fisiologiche seguendo i cicli circadiani (l’alternarsi quotidiano della notte e del giorno), esattamente come facciamo noi e la gran parte del regno animale, e che se questi cicli vengono alterati (come a noi succede quando viaggiamo per lunghe distanze) l’organismo ha bisogno di un certo periodo di tempo per riadattarsi. Adam Reitzel e colleghi hanno studiato il comportamento di alcuni geni dell’anemone, analoghi a quelli che regolano i cicli veglia sonno nell’essere umano. Alcuni esemplari raccolti in natura sono stati piazzati in delle vasche e sono stati sottoposti in maniera artificiale all’alternarsi di periodi di luce e di buio alterati rispetto al normale. Glia anemoni rispondevano particolarmente bene alla luce di colore blu e questo suggerisce che sono particolarmente adattati alla luce lunare. Proprio come gli esseri umani gli anemoni sembravano soffrire particolarmente a causa del jet-lag (cioè la difficoltà ad adattarsi a un nuovo ritmo luce-buio). Questo secondo gli autori suggerisce che certi aspetti dei ritmi circadiano sono condivisi da tutti gli animali e potrebbero esser presenti da più di 600 milioni di anni.
CRONACA

Il clima e la città

NOTIZIE - La più recente stima della Agenzia per l’Energia statunitense dichiara che ben il 71% delle emissioni di gas serra a uso energetico viene prodotto dalle aree urbane. Circa la metà della popolazione mondiale vive oggi in agglomerati urbani e la percentuale crescerà negli anni a venire (e si prevede soprattutto un’enorme crescita della porzione di territorio occupata da agglomerati urbani). Le città (spesso costruite sulle rive dei fiumi o del mare) sono inoltre particolarmente vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico. Allo stesso tempo sono proprio le città quelle che negli ultimi anni hanno contribuito a maggiormente all’adozione di politiche per contrastare il riscaldamento globale, sperimentando per esempio consumi energetici più efficienti, uso di fonti rinnovabili, ecc.
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