Il 2009, dopo una lunga epopea di disaccordi, dubbi, contrarietà e ....le Dolomiti sono state dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Il processo era cominciato già nel 1997, ma a causa di disaccordi fra i comuni interessati non era andato in porto.
Per ora è tutto in stand-by. L'Unione Europea ha rimandato il voto previsto a fine giugno sulla riduzione obbligatoria, a partire dal 2020, delle emissioni di CO2 dei nuovi veicoli. A far slittare il provvedimento è stata la Germania, preoccupata che gli obiettivi di riduzione potessero danneggiare le case automobilistiche tedesche.
La diffusione delle specie così dette “aliene” è una seria minaccia all’equilibrio e alla conservazione delle ecologie locali. Nuove malattie, virus, parassiti, competizione e predazione sono i rischi legati all’arrivo di specie estere, in habitat non preparati al loro avvento.
Tra le tante novità presentate dal MuSe di Trento – il nuovo Museo delle Scienze che ha aperto i battenti lo scorso weekend – desta grande curiosità la serra tropicale (Oggiscienza ne ha parlato qui), una ricostruzione di 600 metri quadri di un habitat proveniente da un luogo esotico e remoto, i Monti Udzungwa della Tanzania centro-meridionale.
Secondo il rapporto annuale sulla qualità delle acque di balneazione, presentato dall’Agenzia Europea per l’Ambiente, il 94% delle spiagge nell’Unione Europea soddisfa i requisiti minimi di qualità delle acque, e di queste il 78% presenta risultati eccellenti. Rispetto al 2011, il numero delle località che soddisfano le norme minime è aumentato del 2%.
Otto regioni, 1.800 chilometri di coste analizzate, oltre il 55% trasformato dall’urbanizzazione. È questa la fotografia scattata dal dossier di Legambiente “Salviamo le coste italiane”, che attraverso un lavoro di analisi e confronto delle immagini satellitari ha evidenziato le aree dove è stato modificato o addirittura cancellato il rapporto tra mare, paesaggi naturali e agricoli.
I ricercatori hanno scoperto che alle Hawaii il 20% dei pesci mangia plastica. Non dobbiamo stupirci. Dalle bottiglie fino alle micro-particelle, circa l’80% della spazzatura che si trova nei mari e negli oceani è plastica. Una grave minaccia per la biodiversità marina. Ma anche un veicolo attraverso cui gli interferenti endocrini possono penetrare nella catena alimentare, costituendo un potenziale pericolo per la salute umana