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SALUTE

Meno piante, più allergie

SALUTE - Da una parte allergie e malattie autoimmuni, che sono in aumento. Dall'altra la biodiversità che, al contrario, è in rapido declino. E se i due trend fossero collegati? L'allergologo Tari Haahtela dell'Università di Helsinki non ha dubbi: il collegamento esiste e passa anche per un altro elemento, cioè la varietà dei batteri che vivono sulla nostra pelle. Haahtela parla di "ipotesi biodiversità": l'idea è che il ridotto contatto delle persone con l'ambiente naturale alteri i circuiti di regolazione dell'attività immunitaria e che questo spiani la strada a quei disturbi in cui il sistema immunitario prende di mira sostanze innocue (allergie) o lo stesso organismo a cui appartiene (autoimmunità). Un'ipotesi che sembra trovare conferma nei risultati di un'indagine condotta dal medico (e collaboratori) su un centinaio di adolescenti finlandesi
CRONACA

Geni pigmei

CRONACA - Uno studio su PLos Genetics ha isolato alcuni geni che provocherebbero la bassa statura dei pigmei e ha osservato segni di selezione naturale su questi geni, avanzando ipotesi che le pressioni selettive che potrebbero aver portato queste popolazioni ad avere una statura media molto bassa siano collegate alla riproduzione e al sistema immunitario. Sarah Tishkoff dell'Università della Pennsylvania e colleghi hanno condotto uno studio di associazione genome-wide coinvolgendo le popolazioni di pigmei dell'Africa occidentale in Cameroon. I ricercatori hanno identificato alcuni geni come buoni candidati per la bassa statura sul cromosoma 3, in particolare due, DOCK3 e CISH. CISH in particolare è un gene che è anche associato alla sucettibilità alle malattie infettive. Secondo i ricercatori è plausibile che l'ambiente in cui vivono i pigmei abbia selezionato varianti genetiche in grado di garantire un sistema immunitario molto robusto
SALUTE

Dormire bene per restare in forma

SALUTE - La cosa peggior al mondo? Cercare di dormire e non riuscire a farlo. Lo sosteneva lo scrittore Francis Scott Fitzgerald. E non pochi oggi gli darebbero ragione. Visto che un sonno non adeguatamente ristoratore può influire, negativamente, sul benessere fisico, mentale ed emotivo delle persone e, secondo la World Association of Sleep Medicine, il 45% della popolazione mondiale ha problemi con il riposo notturno. Numerose ricerche scientifiche, del resto, hanno dimostrato l’importanza del dormire bene. E altro che chi dorme non piglia pesci. Uno studio pubblicato su Plos One sottolinea che chiudere gli occhi dopo aver appreso qualcosa di nuovo fa bene alla memoria. Al contrario, uno studio pubblicato su Sleep sostiene che tra gli adolescenti una deprivazione cronica del sonno può incrementare il rischio di suicidio. Sugli Archives of Internal Medicine si possono leggere invece i risultati di una ricerca che accerta gli effetti benefici, sul sistema immunitario, del dormire bene: tiene alla larga il raffreddore.
SALUTE

Staminali, immunità e sclerosi multipla

SALUTE - Per malattie complesse e sfuggenti come la sclerosi multipla, si sa, è difficile - per non dire impossibile - trovare d'un botto la soluzione miracolosa, il magic bullet che risolve tutto. Quello che si può fare è continuare imperterriti con la ricerca, accumulando un passo alla volta conoscenze utili per cercare di mettere a punto nuove terapie, che magari non saranno LA CURA definitiva, ma armi in più nell'arsenale del medico e a fianco dei pazienti. Va in questa direzione il lavoro sulle cellule staminali mesenchimali, staminali adulte presenti in differenti tessuti (midollo osseo, sangue del cordone ombelicale, grasso ecc.) e capaci di differenziarsi in vari tipi di cellule, portato avanti da alcuni anni da un gruppo di ricerca guidato dal neurologo Antonio Uccelli, dell'Università di Genova. Uccelli e colleghi hanno appena pubblicato su Pnas uno studio che conferma, per la prima volta in vivo su un modello animale, il ruolo di queste cellule nella modulazione dell'attività del sistema immunitario, illustrando in dettaglio i meccanismi di questa interazione. Il risultato rappresenta un ulteriore sostegno teorico per una sperimentazione internazionale sull'impiego di staminali mesenchimali nella sclerosi multipla che partirà nel 2012, proprio sotto la supervisione di Uccelli
CRONACASALUTE

Vaccini per il cancro: prove in corso

Il nuovo approccio terapeutico proposto nell'ultimo numero della rivista Nature Medicine sfrutta il sistema immunitario del paziente per eliminare le cellule tumorali, senza ricorrere alla chemioterapia e alla radioterapia. Una lotta senza effetti collaterali, che se effettivamente arrivasse in clinica potrebbe rivoluzionare la terapia oncologica. Istruire il nostro sistema immunitario ad aggredire le cellule tumorali non è certo un gioco da ragazzi. Prima di tutto è necessario conoscere quello che si chiama antigene che ci permetta di distinguere le cellule tumorali da quelle sane, come una bandierina issata sulla membrana cellulare... verde è buono, rosso è cattivo. La storia però non è così semplice. Gli epitopi sono tanti e nel corso della sua evoluzione, il tumore evolve e si modifica e quindi quella che oggi può essere una buona strategia, domani potrebbe non esserlo più. È una lotta ad armi impari, ma Alan Melcher e Richard Vile sembrano oggi aver ottenuto risultati più che incoraggianti nell'immunoterapia contro il tumore.
CRONACA

Asma infantile: vado a vivere in campagna

NOTIZIE - Le statistiche dimostrano che i bambini che crescono in campagna hanno un’incidenza minore di disturbi asmatici rispetto ai coetanei cittadini. Uno studio epidemiologico tedesco conferma questa osservazione e dimostra che in campagna i bambini sono esposti a una varietà maggiore di microorganismi e funghi, e questo stimolerebbe l’effetto protettivo del sistema immunitario. Markus Ege e Erika von Mutius dell’ospedale infantile von Hauner (dell’Università di Monaco) hanno raccolto la polvere presente nelle camerette di una gran numero di bambini e hanno analizzato la presenza di microorganismi e funghi. I bambini (tutti bavaresi) sono stati selezionati attraverso degli studi epidemiologici a livello europeo (GABRIEL e PARSIFAL) in modo da comparare ragazzi di città e altri che vivono nelle aree rurali.
CRONACA

Fuoco amico per il batterio

NOTIZIE - Provate a immaginare come vi sentireste ad andarvene in giro portando in braccio una cassa piena di tritolo. Così (se avesse modo di provare delle emozioni) si deve sentire lo Streptococcus Pyogenes, un batterio che causa una serie di malattie comuni (a volte lievi , a volte gravi fio alla morte). Il batterio in questione (ma non è l’unico) contiene all’interno della parete cellulare una riserva di tossina (chiamamta Streptococcus Pyogenes beta-NAD+ glicodrolase – SPN) che normalmente usa per neutralizzare le cellule nemiche (vedi gli anticorpi del sistema immunitario dell’organismo infetto). Questa tossina però, senza un’antitossina – anch’essa contenuta all’interno del corpo cellulare del batterio, che inattiva il “veleno” legandosi ad esso – potrebbe essergli a fatale.
LIBRI

Alla ricerca del buio

Visti i costi dell’energia elettrica, cosa può esistere più a buon mercato del buio? Eppure sta diventando un lusso: per...
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