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Gli OGM secondo Clini: due opinioni a confronto

JEKYLL - Un’apertura agli OGM, quella del ministro dell’Ambiente Corrado Clini, che ha fatto discutere. Sul piano politico, ma anche su quello tecnico e scientifico. Ma facciamo un passo indietro: il 14 marzo scorso il Corriere della sera ha pubblicato un’intervista nella quale il ministro auspicava un’inversione di tendenza nei confronti degli OGM: su questo tema, secondo Clini, l'Italia è troppo diffidente. Al di là del dibattito politico e istituzionale, comunque, l'intervista di Clini ha presentato diversi riferimenti scientifici non sempre precisi. La sua apertura agli OGM, quindi, è supportata da argomentazioni tecniche corrette? Ne abbiamo parlato con Riccardo Bocci, agronomo e coordinatore della Rete Semi Rurali, e Piero Morandini, ricercatore in Fisiologia vegetale dell'Università di Milano e docente di Biotecnologie Industriali vegetali.

Prove di gestione

[Repubblica Ceca, foreste danneggiate dalla pioggia acida - Crediti immagine: Nipik (pubblico dominio)] AMBIENTE - Fra le proposte di geo-ingegneria per fermare temporaneamente il riscaldamento globale, c'è quella di "gestire" la radiazione solare mandando di continuo nella stratosfera particelle di solfato in grado di rifletterla. Su Nature Climate Change, esce il primo modello che cerca di valutare i risultati per l'agricoltura. Mais, riso e frumento risentono in maniera diversa dei cambiamenti climatici: il mais è vulnerabile soprattutto alle siccità, il riso risente anche del maggior caldo notturno e il frumento dei giorni di "picchi di caldo diurno". Per ciascuno, conta altresì il periodo della crescita in cui l'eccesso di caldo e di siccità si produce. Il gruppo di Ken Caldeira pubblica le proiezioni della resa dei tre cereali nel caso di raddoppio della concentrazione di CO2 atmosferica e innalzamento conseguente della temperatura di 2°-3° C, calcolate secondo tre scenari e sommando due modelli climatici il CAM3.5 per quanto riguarda gli effetti climatici degli aerosol e l‘HadCM3L per le precipitazioni e le temperature.

Aria di casa tua

AMBIENTE - Nel mondo tira una brutta aria, soprattutto per le coltivazioni. Uno studio pubblicato su Biogeoscience fa capire una volta di più quanto i confini nazionali siano irrilevanti per l’inquinamento globale. La ricerca, per la prima volta con un dettaglio così specifico, dimostra l’influenza delle emissioni nocive tra un continente e l’altro. Stando ai dati dello studio, ogni anno l’Europa perde 1,2 milioni di tonnellate di grano a causa delle sostanze inquinanti derivanti dal Nord America. Un impatto finora del tutto sconosciuto, che fa capire quanto poco efficace sia ragionare a livello locale su dinamiche globali. È un po’ come un quadro impressionista: bisogna allontanarsi dal particolare, ed ecco che l’immagine appare più chiara.

Sostenitori del sostenibile

AMBIENTE - Capita a volte che il dibattito nasca in modo inatteso. È il caso del recente articolo intitolato “Beato te, contadino”, nel quale si descrive un’iniziativa inglese che mira a stimolare l’interesse del pubblico nei confronti dell’agricoltura locale e stagionale. Anche se né l’articolo né i promotori dell’iniziativa indicano questi due fattori come unici elementi a favore di una produzione eco-compatibile, alcuni lettori hanno messo in discussione la loro efficacia. Perché mai privilegiare dei prodotti stagionali e dalla filiera corta? È un dubbio legittimo, e così ci siamo rivolti a degli esperti. Lo abbiamo chiesto a Stefano Benedettelli, del Dipartimento delle Scienze delle Produzioni Vegetali del Suolo e dell'Ambiente Agroforestale dell’Università di Firenze, che precisa: “Non è criticabile il concetto della filiera corta a km 0, bisogna solo che ci sia un più efficiente sistema di trasporti e commercializzazione (consorzi di agricoltori che ritirano il prodotto, lo analizzano, lo controllano e poi lo distribuiscono). Inoltre disporre di produzioni ottenute in zona, permette di avere merce fresca e raccolta al momento della maturazione, non prima, fornendo un alimento più ricco di vitamine e qualitativamente migliore”.

Beato te, contadino

GRICOLTURA - Se bazzicate su Facebook da almeno un anno appartenete a due categorie: quelli che con compulsività hanno tempestato gli amici richiedendo di diventare vicino di stalla o quelli che hanno mandato a quel paese gli amici ossessionati da Farmville. Ora (almeno per gli utenti inglesi) c’è un’alternativa reale al celeberrimo browser game, con tanto di letame, vacche, ortaggi e soldi veri. Si chiama MyFarm, ed è un grande esperimento per trasferire le logiche sociali del web alla produzione agricola vera e propria. Il luogo fisico è la fattoria di Wimpole Estate, nel Cambridgeshire, ma a gestirla sono circa diecimila utenti da casa, senza il rischio di sporcarsi le mani o annusare spiacevoli odori (non sia mai!). Le scelte, però, sono concrete e determinanti per il mantenimento degli standard di sostenibilità che l’azienda agricola si propone: dalla crescita del grano al nutrimento degli animali, passando per gli investimenti nei macchinari.

OggiScienza TV – Biodiversità e agricoltura

OggiScienza TV - Biodiversità e agricoltura Come far convivere la crescente richiesta di terreni da dedicare all'agricoltura con la necessità di mantenere la biodiversità mondiale? A questa domanda risponde uno studio pubblicato recentemente sulla rivista Science.

Sete e fame

AMBIENTE - Settimana mondiale della siccità sarebbe stato un nome più azzeccato, data quella in corso nel corno d'Africa, in Siberia orientale, nel sud-est degli Stati Uniti e in Messico, a Samoa e isole circostanti, nella parte più densamente popolata della Cina e mi fermo per non sconfortare chi rientra fresco e pimpante dalle vacanze. La Consulta internazionale per la ricerca agronomica (CGIAR) ha messo on line la documentazione su risorse idriche, ecosistemi e agricoltura, più una sintesi ampia e una stringata. Per alcuni paesi, africani soprattutto, i dati non sono molto aggiornati. Gli altri peggiorano un po' tutti: dall'inizio del secolo ogni anno da 5 a 10 milioni di ettari di terre coltivabili sono rese improduttive dal degrado dell'ecosistema; la carenza d'acqua non inquinata contribuisce all'aumento dei prezzi e delle persone che patiscono la fame. Tutto prevedibile, insomma

Si fa presto a dire clone

NOTIZIE - Pioppi con lo stesso DNA reagiscono diversamente alle stesse variabili ambientali, e maggiore è il tempo per cui due rami "clone" sono stati separati e sono cresciuti in luoghi diversi, maggiore è questa differenza di comportamento. Anche nell'essere umano gemelli con un identico corredo genetico possono reagire fisiologicamente in maniera diversa a certi stessi stimoli ambientali, per esempio possono mostrare probabilità diverse di sviluppare certe malattie. Lo stesso accadrebbe anche nel mondo vegetale.

Il manifesto del PDF

IL CORRIERE DELLA SERRA - I temi del nucleare e dell'acqua privata o pubblica sono collegati tra loro e alle emissioni di gas serra, al riscaldamento globale e al suo effetto sulle risorse idriche e sulle rese agricole. Con alcune amiche del PDF (Partito Delle Fifone) li colleghiamo pure al disarmo atomico, e vista l'aria bellicosa che si respira tra India e Pakistan e in altri posti, vogliamo più ricerca sui nuovi tipi di reattori, sopratutto quelli che riciclano l'uranio e magari il plutonio delle testate atomiche. Ragioniamo così. Con l'aumento della CO2 in atmosfera, gli eventi meteo "estremi" stanno diventando più frequenti. Se l'anno scorso è stato brutto, questo è partito male. In Europa occidentale, è in corso la quarta siccità dall'inizio del secolo, quella nel sud-est degli Stati Uniti è "senza precedente" nella loro (breve) storia. Quella cinese è la peggiore da mezzo secolo: il governo ha ordinato di aprire l'invaso delle Tre Gole, rinunciando a parte dell'energia elettrica prodotta dalla diga perché nell'ultimo tratto lo Yangtze era a secco, i trasporti fluviali bloccati, metà porto di Shanghai inutilizzabile
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