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Il naso emotivo del cane

WHAAT? Il venerdì causal della scienza - Gli odori sono una cosa meravigliosa (ok, non tutti). A chi non è mai capitato di emozionarsi un pochino, quando un profumo gli ha riportato alla mente, e al naso, il ricordo di un luogo, di un avvvenimento, di una persona? Be', sappiate che succede anche al vostro cane, e considerata la portata del suo naso l'emozione è anche più intensa.
CRONACAIN EVIDENZA

Chi, quanti e perché: tutti i dati della sperimentazione animale in Italia e Ue

CRONACA - Diminuisce il numero di animali impiegati per "scopi scientifici" in Europa: mezzo milione in meno nel 2011 rispetto al 2008. E lo stesso vale anche per l'Italia, nei cui laboratori sono stati utilizzati 82.500 animali in meno. Lo dicono i dati dell'ultimo rapporto della Commissione europea sulle statistiche della sperimentazione animale. Vale la pena dare un'occhiata, per capire meglio di che cosa parliamo esattamente quando parliamo di animali usati per la ricerca e la sperimentazione scientifica.

I cani rubano al buio

Sapersi mettere nei panni dell'altro comprendendone il punto di vista è una capacità unica, tipica solo dell'essere umano e dei primati. Questo è quello che gli psicologi hanno creduto fino ad oggi.

Generi di conforto

NOTIZIE - Deborah Custance è nota per esperimenti con gli scimpanzé che scimiottavano soltanto se, da soli, non trovavano la soluzione a un problema e dovevano impararla da altri. Smentito questo luogo comune, ha cercato di verificarne un altro: se Fido è capace di empatia e cerca davvero di confortarci quando siamo infelici.

Psyco (sic)

IL PARCO DELLE BUFALE - Dal Giornale dell'11 aprile si apprende che "Ora anche cani corrono dallo psicologo": Il marito ci ha lasciato e i figli stanno crescendo? Il lavoro ci annoia e uscire con le amiche non ha più il sapore di una volta? Allora ci rifugiamo in Fido, Fufi, Rocky, li subissiamo di coccole e attenzioni, li vestiamo alla moda, li omologhiamo al nostro stile di vita, e finiamo per caricarli di un eccessivo peso affettivo e di troppe responsabilità, affibbiando loro un ruolo che non gli appartiene. Il risultato è che i nostri amici a quattro zampe diventano vere e proprie spugne, assorbendo stress e fobie che sono più le nostre. Diagnosticata l'origine del problema, Tiziana Paolocci ne delinea le conseguenze cliniche ed economiche: cresce il numero degli esemplari che finiscono dallo psicologo, o meglio dal comportamentista, che li sottopone a veri e propri cicli di terapia. Ogni seduta costa dai 30 ai 100 euro, se si escludono poi i trattamenti con medicinali omeopatici, come i fiori di Bach o Australiani che aiutano a controllare i disturbi emozionali
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