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Homo erectus campione di baseball

Il baseball potrebbe sembrare un gioco da ragazzi, ma è frutto di un finissimo lavoro a opera dell’evoluzione. Riuscire a lanciare con precisione una palla a velocità che si avvicinano ai 170 chilometri orari è una caratteristica umana che non condividiamo con nessun’altra specie.
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Ecco Romeosaurus, un nuovo genere di mosasauri italiani

Continua il periodo d'oro per la paleontologia italiana: alle specie di dinosauri e rettili marini mesozoici rinvenuti nei sedimenti rocciosi italiani, tra cui il recentissimo primo plesiosauride d'Italia, si aggiungono oggi due nuovi membri, due nuove specie di mosasauri vissuti tra 92 e 85 milioni di anni fa.
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L’origine della menopausa

LA VOCE DEL MASTER - Ciò che causa la menopausa nelle donne potrebbero essere gli uomini: lo ha spiegato uno studio pubblicato sulla rivista PLoS Computational Biology. Nel corso del tempo, i maschi umani hanno confermato la loro preferenza per le compagne più giovani, scelta che ha influenzato la continuazione della fertilità nelle donne più anziane. Mentre le teorie convenzionali sostengono che la menopausa impedisca alle donne di avere figli dopo una certa età, il nuovo modello evolutivo sviluppato da Singh e dai suoi collaboratori prevede invece che la stessa mancanza di riproduzione ne sia la causa. Dopo una certa età, la selezione naturale cessa di sedare delle mutazioni genetiche riguardanti alleli che, nelle donne giovani, favoriscono invece le performance riproduttive. La scelta di partner giovani da parte degli uomini, dunque, effettua un’ulteriore selezione che impedisce l’insorgere di queste mutazioni, aumentando l’aspettativa di vita sia dei maschi che delle femmine a discapito della fertilità di queste ultime.

La pianta che elimina il DNA spazzatura

A cosa serve il DNA spazzatura, quella parte di DNA non ricombinante che costituisce una bella fetta del nostro genoma e di quello degli altri organismi viventi? I genetisti se lo chiedono da tempo, ma non hanno ancora una chiara risposta. Il nome fa pensare a un ruolo tutt'altro che nobile, ma alcuni recenti studi suggeriscono che possa avere una certa importanza in alcuni processi biochimici, come ad esempio nella regolazione genica.
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Il segreto dell’apnea

I mammiferi acquatici, quali cetacei, pinnipedi, sirenidi, hanno una struttura corporea da animali terrestri, dovuta all'origine sulla terraferma dei loro progenitori, ma possiedono diversi adattamenti specifici che permettono loro di vivere in un ambiente del tutto diverso.

Largo ai giovani geni

CRONACA - Giovani e indispensabili: i geni - inteso come plurale di gene - imparano in fretta. Da Seattle, Stati Uniti, arriva la scoperta che un gene non deve per forza essersi evoluto per miliardi di anni per diventare fondamentale per un organismo. Sembra invece che anche geni 'giovani', evolutisi in tempi relativamente brevi, possano essere imprescindibili.

Pianta più piccola evolve prima

Nell’ambito dell’evoluzione, le dimensioni contano. La regola non è universalmente valida, ma sembra avere un peso importante all’interno del regno delle piante. Le specie di dimensioni minori evolvono più rapidamente di quelle più grandi, a un tasso fino a cinque volte maggiore. È la sorprendente scoperta di un team internazionale di biologi guidato da Robert Lanfear dell’Australian National University.
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L’identikit del primate più antico

Continua lo straordinario momento per la paleontologia nell'ambito dell'evoluzione dei primati: dopo la descrizione su Nature dei fossili della più antica scimmia antropomorfa finora nota (Rukwapithecus fleaglei) e della più antica scimmia del Vecchio Mondo finora nota (Nsungwepithecus gunnelli), originatesi subito dopo la separazione delle due linee evolutive intorno a 25 milioni di anni or sono, la medesima prestigiosa rivista inglese pubblica in questi giorni la scoperta del primate aplorrino (Subordine Haplorhini) più antico mai conosciuto. Tutti i primati attuali, ad eccezione di lemuri, galagoni e lori, che appartengono al Subordine Strepsirrhini, sono considerati primati aplorrini.
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Ritmo animale

LA VOCE DEL MASTER - Gli animali sembrano essere in grado di apprezzare la bellezza dell’arte e della musica tanto quanto noi. Un bel canto o abilità particolari possono dunque risultare fattori determinanti per la sopravvivenza, non solo per gli esseri umani ma anche per altre specie. I lamenti d’allarme e i canti delle scimmie, le costruzioni a pergolato degli uccelli giardinieri e le imitazioni canore dell’uccello lira, hanno contribuito a demolire quel piedistallo sul quale tendiamo a porci rispetto agli altri animali quando si parla di arte e percezione della bellezza. Se un pappagallo è in grado di apprezzare una canzone quanto un essere umano, rallegrandosi del ritmo e gorgheggiando la sua felicità, chiaramente la sensibilità artistica che un tempo si pensava nostra prerogativa non è più così unica. Ne abbiamo parlato con Cinzia Chiandetti, neuroscienziata e ricercatrice nell’ambito della cognizione animale.
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L’origine del guscio delle tartarughe

Tartarughe e testuggini (Ordine Testudines) sono tra i rettili di origine più antica ancora esistenti e oggi se ne contano oltre 200 specie suddivise in 74 generi. A parte rarissime eccezioni, tutte le specie sono accomunate dal possesso di un guscio, uno scudo protettivo composto da due parti, una nella regione dorsale del corpo, il carapace, e un'altra appiattita in quella ventrale, chiamata piastrone. Queste strutture sono poi tenute insieme da un ponte osseo e ricoperte da placche cornee chiamate scuti.
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