I grandi carnivori sono in crisi. Leoni, linci, orsi e lupi stanno diventando sempre più rari nei loro ecosistemi naturali, a causa soprattutto della persecuzione ad opera dell’uomo, della frammentazione degli habitat e delle prede in costante diminuzione.
Ancora una volta la Cina si rivela scenario di importanti ritrovamenti fossili: quello che viene portato alla ribalta in questi giorni dalla rivista Nature è un vertebrato risalente a 165 milioni di anni fa, che condivide molte caratteristiche con i mammiferi pur non essendo un esponente di questo gruppo.
I mammiferi possono scegliere. Leoni, gazzelle, cavalli e primati sono in possesso di un meccanismo che permette loro di tenere sotto controllo il sesso della prole - e in particolare la proporzione fra i sessi - per assicurarsi un maggiore successo riproduttivo. E' un importante vantaggio adattativo, e il merito va soprattutto alle femmine.
RICERCA - L'ultimo numero di Science pubblica il più aggiornato ed imponente sforzo riguardante la ricostruzione dell'intera filogenesi dei mammiferi...
AMBIENTE - Le specie aliene sono che arrivando da ecosistemi lontani possono avere un impatto devastante sulle specie locali (spesso perché non hanno competitori o predatori). Uno studio pubblicato di recente su Integrative Zoology a opera di un gruppo di ricercatori dell'ISPRA offre un quadro dettagliato delle specie aliene di mammiferi in Europa, dal neolitico a oggi, e ne valuta anche l'impatto sulla biodiversità del vecchio continente.
Sorprenderà sapere che almeno il 22% dei mammiferi europei è alieno (due sono le definizioni di alieno usate in questa studio: introdotto in Europa da paesi extra-europei, e introdotto in una regione europea da un'altra regione europea), per un totale di 117 specie